Grande preoccupazione in Confindustria per la richiesta della Regione Lombardia, non ancora confermata e che potrebbe concludersi con un nulla di fatto, di esasperare le misure di contenimento del contagio da Coronavirus fino a prevedere il fermo totale delle fabbriche e dei trasporti.
«Il giusto e necessario proposito di fronteggiare l’emergenza sanitaria – si legge in una nota rilasciata dalla Confederazione degli industriali – non può e non dove aggravare l’emergenza economica che sta già piegando l’intero sistema produttivo del Paese».
Senza contare che, secondo Viale dell’Astronomia, i provvedimenti contenitivi finora varati dal Governo, se rispettati scrupolosamente da ognuno di noi, potrebbero essere la soluzione alla grave situazione che stiamo vivendo, contemperando esigenze diverse ed evitando di provocare danni economici che potrebbero rivelarsi irreparabili.
«L’immagine dell’Italia nel mondo, già fortemente compromessa – prosegue Confindustria – ne uscirebbe tra l’altro definitivamente distrutta con un effetto di spiazzamento per le nostre imprese che non potrà che ripercuotersi sui fatturati e l’occupazione».
Con spirito collaborativo e con l’obiettivo di contrastare nel modo più efficace possibile gli effetti negativi del Coronavirus in campo economico, la Confederazione guidata da Vincenzo Boccia ha inviato al Governo una nota nella quale ribadisce l’urgenza d’intervenire con politiche anticicliche fondate sul rilancio degli investimenti pubblici, l’adozione di misure per garantire liquidità alle imprese, l’ampliamento dell’uso degli ammortizzatori sociali, interventi di carattere fiscale.