Crescita per Covi Industrial Vehicle Automation, che inaugura una nuova sede e aumenta il numero dei dipendenti

Il buon andamento del primo trimestre 2022 (+48) fa prevedere ricavi finali per l’intero anno superiori ai 10 milioni di euro

La sede di Covi a Padova

Covi Industrial Vehicle Automation, realtà padovana specializzata nella produzione di cablaggi elettrici e sistemi elettrici per l’automazione, cavalca la crescita. Nel 2021 il fatturato è cresciuto del 40%, toccando la soglia degli 8 milioni di euro, e nel il primo trimestre del 2022 ha registrato una crescita del 48% rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio.

I risultati positivi hanno spinto l’azienda ad aprire un nuovo quartier generale, a Saletto di Vigodarzere, e a incrementare l’organico, che dalle 40 unità del 2019 è passato a 55. Altre 10 assunzioni sono previste per il 2022. È stata potenziato anche il secondo stabilimento Covi, di Reggio Emilia, aperto nella Motor Valley emiliana nel 2018, dove i dipendenti sono saliti da 6 a 15 unità.







La nuova sede di Covi è interamente riscaldata e raffreddata con sistemi tecnologici di ultima generazione in grado di garantire riduzioni nei consumi fino al 30%, un miglior utilizzo dell’energia disponibile e un suo recupero in ottica “Low Emission Company”.  Tutto il parco veicoli aziendali sarà gradualmente riconvertito in full electric o hybrid per ridurre l’impatto ambientale. È prevista una riduzione del 50% dell’utilizzo di imballi e confezioni di carta e cartone, una riduzione consapevole della presenza della plastica all’interno dei propri stabilimenti, l’installazione progressiva di corpi illuminanti full led. Una porzione importante dell’area esterna sarà dedicata ad area verde piantumata.

Gli investimenti hanno riguardato non solo il nuovo capannone padovano, ma anche i processi produttivi: è stato potenziato l’ufficio Ricerca e Sviluppo, che oggi si concentra in particolare sull’elettrificazione dei mezzi, per fornire alla clientela le centraline elettroniche e nuovi sistemi in grado di dialogare con i powetrain ibridi, elettrici e a idrogeno. A questo scopo, è stata allestita una “sala prototipi” nella quale vengono messi a punto veicoli con funzioni innovative, studiate ad hoc con il cliente, in base alle esigenze specifiche e alle prestazioni che ogni veicolo deve avere. È stata potenziata la digitalizzazione dell’azienda, con l’implementazione di un nuovo sistema gestionale che permetterà di avere un controllo più preciso e veloce di tutte le aree aziendali. L’investimento complessivo è stato di 2 milioni di euro.

«In questi ultimi anni, nonostante il Covid e l’incertezza data dai mercati internazionali, siamo riusciti a crescere, grazie agli investimenti fatti», afferma Dimitri Casanova, presidente di COvi. ½Abbiamo usufruito delle agevolazioni 4.0 sugli impianti tecnologici messe a disposizione dal Mise, investito sulla produttività, sulla qualità dei nostri prodotti, sulla digitalizzazione di impresa e sulle persone in una visione ottimistica del futuro. Il carico ordini fortunatamente è molto importante, tanto che abbiamo in previsione di assumere da qui a fine anno altre dieci persone, ed è una previsione conservativa alla luce delle problematiche sanitarie, energetiche e geopolitiche in corso, ma potremmo anche ipotizzare di alzare la soglia a 20 nuove assunzioni. Con l’aumento dei veicoli a funzionamento elettrico o ibrido è fondamentale restare al passo con i tempi evolvendo e innovando. I clienti oggi richiedono competenze tecniche sempre più specifiche, grande reattività e una progettazione a monte che sia complessivamente sostenibile nel tempo, in grado di garantire l’interconnessione e il dialogo tra tutte le parti elettriche ed elettroniche presenti a bordo veicolo».

Due di queste assunzioni sono già programmate per le prossime settimane: si tratta di due ingegneri per l’area R&S specializzati in informatica e automazione da assegnare all’ambito Mobile Electronics.

«Resta il problema della manodopera specializzata che non si trova – conclude il presidente di Covi -. Credo che, a questo punto, l’unica strada percorribile sia quella di creare le competenze necessarie alle nostre aziende dall’interno, è per questo motivo che da qui a fine anno andremo a dare vita ad una nostra Academy interna la cui mission sarà quella di formare e far crescere giovani talenti da inserire successivamente in COVI, è una strada costosa, ma che siamo certi darà i propri risultati nel tempo in termini di competenze e competitività».














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