Con OTFT e Flexterra SAES punta al mercato mondiale dei display flessibili di nuova generazione

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di Filippo Astone ♦ Quintessenza dell’innovazione manifatturiera. Questa tecnologia sostituirà l’ e-paper in uso per gli e-book e vanta molte applicazioni : dai wearable devices ai nuovi schermi televisivi fino alla cartellonistica attiva. Al via una newco con Polyera.

Smartphone arrotolabili, tablet che si adattano alla forma delle nostre tasche, smartwatch flessibili ed e-reader che come i loro antenati di carta avranno anche la caratteristica di poter essere piegati. Sono alcuni esempi della direzione che stanno prendendo i wearable devices, verso la meta della maggior maneggevolezza e leggibilità.  E’ a questo mercato che punta l’italiana Saes, quotata in Borsa, grazie alla nuova tecnologia OTFT e alla newco Flexterra.







Si tratta di una storia interessante, nella quale l’Italia ribadisce il suo primato nell’innovazione manifatturiera. E nella produzione di beni intermedi ad alto valore aggiunto, quelli che non si vedono ma che concorrono in modo decisivo alla produzione di beni finali competivi. Saes Group, che un tempo si chiamava Saes Getters, è stata per 40 anni leader nella produzione dei getter per fare il vuoto nei tubi catodici per gli apparecchi  televisivi, vendendo ai grandi brand internazionali tecnologie indispensabili per stare sul mercato. Nel tempo si è evoluta, precedendo i cambiamenti del mercato ma continuando ad avere un ruolo chiave nella produzione di componenti decisivi, per l’industria dell’entertainment ma anche per altri settori contigui, focalizzandosi sulle  tecnologie diffuse nel settore dei display piatti, in particolare nel settore della retroilluminazione per LCD.

OTFT sta per Organic Thin Film Transistors, ovvero transistor organici flessibili. L’ industrializzazione, produzione e commercializzazione di questi materiali rappresenta il prossimo obbiettivo per Saes Group,  che ha sempre avuto nell’ R&S, cui destina il 10 per cento annuo del fatturato, l’elemento motore del suo sviluppo. I nuovi dispositivi consentiranno la produzione di display flessibili, che hanno un  enorme potenziale applicativo in svariati settori di mercato.

Massimo Della Porta
Massimo Della Porta,Presidente e AD Saes Group

Saes Group

Fondato nel 1940, e  guidato da Massimo Della Porta, Saes Group si definisce “ Advanced functional material company”. Inventa e produce internamente nuove famiglie e nuovi composti di materiali “funzionali”(vedi scheda a fondo pagina). Tra gli ultimi progetti in corso d’opera ci sono quelli destinati al packaging alimentare, con compositi polimerici funzionali, un’innovativa classe di getter: consentono, se applicati su uno strato di plastica per uso alimentare, di difendere i cibi freschi da agenti esterni e dai gas generati dagli alimenti stessi, con il vantaggio di allungare i tempi di conservazione di carni e verdure sugli scaffali dei supermercati, preservandone più a lungo la freschezza. L’ultimo ambito su cui si esercita una innovazione orientata alla diversificazione tecnologica come scelta strategica è appunto quello dei display flessibili.

Saes Group e il packaging alimentare

La Newco Flexterra: Saes group e Polyera insieme

Per procedere alla realizzazione dei nuovi dispositivi è stata avviata la costituzione di una newco, Flexterra, il cui capitale sarà detenuto da SAES e dagli investitori di Polyera, società operante sia negli Stati Uniti, sia a Taiwan,  e già partner di SAES nello sviluppo di applicazioni di elettronica organica. La newco avrà sede a Skokie, (vicino a Chicago, Illinois, Stati Uniti) e deterrà l’intero capitale di una costituenda società a Taiwan, per la produzione di materiali avanzati e l’assistenza a clienti (localizzati in massima parte in Asia).

Unione di know how

Lo sviluppo della tecnologia dei display flessibili si basa su competenze di chimica organica e scienza dei materiali già presenti in SAES dal 2008, finalizzate  alla crescita della propria piattaforma tecnologica nei polimeri funzionali relativamente al mondo dell’organic electronics e del packaging avanzato. Queste competenze verranno combinate con l’esperienza di Polyera nel settore dei transistor organici a film sottile, che questa società ha sviluppato a partire dal 2005.

Le realizzazioni future

I primi prodotti realizzati in base all’accordo saranno indirizzati a sostituire il mercato dei display elettroforetici (EPD), spesso indicati come e-paper, ( il cosiddetto “inchiostro elettroforetico”, che riproduce l’apparenza del normale inchiostro di stampa su un foglio di carta) e che attualmente trovano il loro principale utilizzo negli e-book. In seguito si passerà a un ampio spettro di future applicazioni, in larga parte ancora inesplorato, nel campo della “printed electronics”, quali ad esempio wearable devices, cartellonistica attiva, OLED (Organic Light Emitting Diodes, gli schermi flessibili che sostituiranno i Led nel 2020) e OLET interamente flessibili,  che  aprono a  importanti mercati potenziali.

I particolari finanziari dell’accordo

Polyera conferirà a Flexterra asset tangibili e intangibili dalla stessa detenuti per un valore pari a $14 milioni e riceverà, a fronte del conferimento in natura, azioni di Flexterra Series A privilegiate. SAES effettuerà in favore di Flexterra versamenti in denaro ed in natura realizzati in fasi diverse per un totale di 16 milioni.A fronte di ciascun versamento SAES riceverà, a propria volta, azioni Flexterra Series A privilegiate.

SAESLOGO

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                                                                                        SAES Group

Pioniere nello sviluppo della tecnologia getter, il Gruppo SAES® è leader mondiale in una molteplicità di applicazioni scientifiche ed industriali che richiedono condizioni di alto vuoto o di gas ultra puri. In oltre 70 anni di attività, le soluzioni getter del Gruppo hanno sostenuto l’innovazione tecnologica nelle industrie dell’information display e dell’illuminazione, nei complessi sistemi ad alto vuoto e nell’isolamento termico basato sul vuoto, in tecnologie che spaziano dai tubi di potenza sotto-vuoto di grandi dimensioni sino ai dispositivi miniaturizzati come i sistemi microelettronici e micromeccanici realizzati su silicio. Il Gruppo detiene inoltre una posizione di leadership nella purificazione di gas ultra puri per l’industria dei semiconduttori e per altre industrie high-tech.

Dal 2004, sfruttando le competenze acquisite nel campo della metallurgia speciale e della scienza dei materiali, il Gruppo SAES ha ampliato il proprio campo di attività rivolgendosi al mercato dei materiali avanzati, in particolare quello delle leghe a memoria di forma, una famiglia di materiali caratterizzati da super-elasticità e dalla proprietà di assumere forme predefinite quando sottoposti a trattamento termico. Queste speciali leghe, che oggi trovano principale applicazione nel comparto biomedicale, si adattano perfettamente anche alla realizzazione di dispositivi di attuazione per il settore industriale (domotica, industria del bianco, elettronica di consumo e settore automotive).

Più recentemente, SAES ha ampliato il proprio business sviluppando componenti le cui proprietà di tipo getter, tradizionalmente dovute allo sfruttamento di speciali caratteristiche di alcuni metalli, sono invece generate tramite processi di tipo chimico. Grazie a questi nuovi sviluppi, SAES si sta evolvendo, aggiungendo alle competenze di metallurgia speciale quelle di chimica avanzata.Una capacità produttiva totale distribuita in dodici stabilimenti, una rete commerciale e di assistenza tecnica operativa a livello mondiale, oltre 1.000 dipendenti consentono al Gruppo di combinare competenze ed esperienze multi-culturali e di essere una realtà aziendale a tutti gli effetti globale.

Saes Getters ha chiuso i primi nove mesi del 2016 con un fatturato pari a 131,3 milioni di euro, in crescita del 6,6% rispetto a 123,1 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2015. Il margine operativo lordo consolidato è stato pari a 24,6 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016, il 18,7 del fatturato rispetto a 21,4 milioni di euro dello stesso periodo del 2015 (pari al 17,4% del fatturato). L’utile netto consolidato dei primi nove mesi del 2016 è state pari a 9,1 milioni di euro in crescita del 15,6% rispetto a un utile netto di 7,9 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015.Per i risultati finanziari dettagliati  cliccare qui   .

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