Hybrid learning: il Politecnico di Milano sperimenta nuove modalità didattiche col supporto di Cisco

Il sistema si basa sulle soluzioni audio e video dell'azienda e sulla piattaforma Webex

Lo schema della soluzione hybrid learning di Cisco.
Lo schema della soluzione hybrid learning di Cisco.

Cisco ha accettato una difficile sfida: garantire agli studenti del Politecnico di Milano la stessa qualità della didattica sia a chi segue le lezioni in aula, sia a chi è collegato da remoto. Per raggiungere l’obiettivo, è stata implementata una soluzione basata sulle soluzioni audio e video di Cisco e sulla piattaforma Cisco Webex, che si integra con Moodle e altre soluzioni utilizzate nell’università milanese. Un sistema che è stato già implementato all’interno di 340 aule del Polimi in soli 40 giorni e che consente la connessione contemporanea di 1.000 partecipanti.

Le telecamere intelligenti seguiranno i movimenti degli insegnanti, che potranno spostarsi liberamente all’interno dell’aula e appoggiarsi agli strumenti che trovano più comodi: la classica lavagna, un PC, un tablet o una tavoletta grafica.







«In tutti i campi, e quello dell’apprendimento non fa eccezione, dobbiamo immaginare un futuro diverso: la crisi sanitaria ha imposto nuovi paradigmi, evidenziando la necessità di progettare nuovi modi di lavorare, di apprendere, di interagire», spiega Agostino Santoni, amministratore delegato di Cisco Italia. «L’esclusivo utilizzo del digitale è stata una soluzione perfetta in una situazione di grandissima emergenza: l’esperienza, in particolare in ambito scolastico, ci ha insegnato che non possiamo prescindere da un approccio ibrido che unisca fisico e digitale, che coinvolga maggiormente le persone, affinché tutti gli studenti possano sentirsi partecipi, indipendentemente dal fatto che si trovino in aula o che siano collegati da remoto. Quello che abbiamo realizzato insieme al Politecnico di Milano è un esempio concreto di questa nostra visione».

«Il Politecnico di Milano sta per offrire alla propria comunità una grande opportunità. Non si tratta solo di garantire la continuità di apprendimento a chi non può raggiungere l’aula per problematiche legate alla pandemia, ma di ideare e mettere in campo nuovi modi di insegnare e di apprendere», ha dichiarato Ferruccio Resta, rettore del Politecnico di Milano. «Modalità che valorizzino il meglio dei contributi che vengono dal mondo digitale e dalla presenza fisica diventando un ulteriore motivo di attrattività del nostro Ateneo a livello internazionale. Nelle nostre “aule estese”, frequentate cioè in contemporanea da studenti presenti fisicamente e connessi online, sta per nascere una nuova didattica che sarà il risultato di una collaborazione attiva e creativa tra studenti e docenti e soprattutto tra i docenti stessi. Le aule estese che abbiamo realizzato sono un ottimo esempio di collaborazione tra una grande istituzione e una grande impresa: senza una collaborazione intensa tra gli esperti di Cisco e quelli del Politecnico sia sul piano progettuale che su quello operativo, non avremmo mai raggiunto risultati di questo livello».

 














Articolo precedenteLa gamma di moduli di sicurezza Pilz di Rs Components
Articolo successivoArriva la nuova versione di Easy Config System (Socomec) per la configurazione dei sistemi di monitoraggio






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui