Cimberio ottiene la certificazione volontaria della parità di genere

È stato consegnato a Cimberio il certificato rilasciato da Icim, Ente di Certificazione di Icim Group, che attesta la certificazione volontaria della Parità di Genere secondo la UNI/PdR 125:2022, la norma pensata per accompagnare e incentivare le aziende nell’adottare politiche per l’inclusività, la valorizzazione delle diversità e per la riduzione del gap di genere, proprio come previsto dal quinto obiettivo dell’Agenda Onu 2030 e dalla Missione 5 del PNRR (inclusione e coesione).

Cimberio, azienda specializzata nella produzione di valvole e componentistica in ottone per i settori termoidraulico, climatizzazione, reti di distribuzione gas e acquedottistica è il primo gruppo metalmeccanico del territorio e tra i primi in Italia in un settore industriale tradizionalmente considerato appannaggio maschile.







La consegna del certificato è avvenuta presso la sede dell’azienda a San Maurizio d’Opaglio (NO) ed è il risultato di un processo conseguito grazie alla verifica da parte di Icim di tutti i requisiti nelle sei aree di valutazione (KPI) previste nella norma (cultura e strategia, governance, processi HR, opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda, equità remunerativa e tutela della genitorialità).

Diversi studi ormai mostrano come le aziende più inclusive siano in grado di attrarre e mantenere i migliori talenti e di creare un valore più elevato: la parità di genere non è solo, dunque, una questione etica ma è un motore di crescita economica. Un efficace sistema di gestione aziendale della parità di genere comporta, infatti, un miglioramento delle performance aziendali e individuali, attraverso un processo di valorizzazione delle caratteristiche personali e professionali di ogni collaboratore e collaboratrice.
Incentivare l’equilibrio di genere garantisce inoltre una serie di benefici intangibili, tra i quali la spinta all’innovazione e la crescita della reputazione nel mercato*.

La certificazione della parità di genere si inserisce nella sfera della Responsabilità Sociale d’Impresa e, per questo, deve coinvolgere in prima battuta i vertici dell’azienda.

L’azienda ha voluto percorrere e certificare quanto in realtà era già un dato di fatto al suo interno, grazie a politiche sociali e di recruiting innovative e aperte che hanno portato la Cimberio a iniziare il percorso per la certificazione partendo da una situazione di inclusività già reale.

Roberto Cimberio, ceo di Cimberio: «Il primo commento che mi viene in mente pensando a questa certificazione è: bellissimo! In effetti sono davvero contento di avere certificato quello che in questa azienda è sempre stato una realtà, un’idea condivisa a tutti i livelli. La parità di genere è un affare serio e qui in Cimberio lo abbiamo sempre preso seriamente, nella consapevolezza di vivere in un settore che si porta dietro una tara culturale che lo vuole prettamente riservato agli uomini. Credo invece, e ne siamo un esempio, che anche un’azienda come la nostra possa portare avanti politiche serie che vedono uomini e donne impiegati con l’obiettivo di coglierne le rispettive caratteristiche e peculiarità, esaltandole e assecondandole. Questa certificazione ci regala più consapevolezza all’interno dell’azienda e ci pone in modo differente verso l’esterno: chi viene a lavorare qui, uomo o donna, ha le stesse possibilità e lo stesso trattamento. Ringrazio personalmente chi ha seguito l’iter della certificazione, e chi ci ha dato la possibilità di dare un crisma di ufficialità al nostro modo di essere azienda».

Per essere accreditato da Accredia al rilascio della certificazione alle imprese, anche Icim ha dovuto adottare la PdR 125: per la prima volta, infatti – coerentemente ai principi ispiratori della norma – anche gli organismi di certificazione sono stati vincolati a utilizzare il medesimo sistema di gestione per la parità di genere. Una novità che non ha trovato Icim impreparato, dal momento che l’intero Icim Group aveva già ha avviato un percorso riorganizzativo mettendo le persone al centro dello sviluppo aziendale, valorizzandone le differenze e le competenze nei diversi ruoli quali elementi di crescita, sviluppo e inclusività.

Dice Federico Pasqui, amministratore delegato di Icim: «Siamo orgogliosi di consegnare il Certificato “Parità di genere” a una realtà come Cimberio, che appartiene al mondo della meccanica, lo stesso che ha visto la nascita, ormai più di trent’anni fa, del nostro Ente di Certificazione che ora si è evoluto in più ampio Gruppo con competenze trasversali nella consulenza, le prove, la formazione, al servizio delle imprese che si trovano ad affrontare la transizione digitale ed ecologica. La certificazione della parità di genere – continua Pasqui – è lo strumento operativo che incentiva l’adozione di policy e misure concrete verso l’inclusività e la valorizzazione delle diversità, ma riconosce, al contempo, l’importanza di comportamenti già largamente applicati nelle aziende: è un punto di arrivo e di nuova partenza. – E conclude – È un tema che riguarda tutto il mondo del lavoro ed è un pilastro della sostenibilità sociale».














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