Il progetto di Enel per sfruttare le aree inutilizzate delle centrali elettriche

I primi siti a essere riconvertiti, La Spezia e Livorno, saranno operativi a partire dal 2021

Il riutilizzo di strutture esistenti, nel rispetto dei principi dell’economia circolare, permetterà notevoli vantaggi ambientali, grazie all’estensione della vita delle aree che verranno riconvertite
Il riutilizzo di strutture esistenti, nel rispetto dei principi dell’economia circolare, permetterà notevoli vantaggi ambientali, grazie all’estensione della vita delle aree che verranno riconvertite

Cosa si potrebbe fare per sfruttare gli spazi inutilizzati adiacenti alle centrali elettriche? L’idea di Enel è quella di trasformarle in aree doganali, per lo meno nel caso delle centrali situate nelle vicinanze di porti, aeroporti e interporti, e a tal proposito ha creato una società ad-hoc.

Il progetto permetterà di rispettare maggiormente l’ambiente, riconvertendo aree altrimenti abbandonati, e di creare nuovi posti di lavoro. L’obiettivo di Enel è infatti quello di intercettare parte dei flussi di container che transitano nel Mediterraneo e che – a causa dell’assenza di infrastrutture – proseguono verso il Nord Europa, dove avviene lo sdoganamento per poi essere trasferiti verso le destinazioni finali. I depositi doganali vengono utilizzati per sospendere l’imposizione tributaria delle merci in importazione, in attesa del trasporto e della consegna a destinazione finale. Ciò permette di effettuare lo stoccaggio, la manutenzione e la riparazione dei container oltre alle attività di distribuzione e smistamento e all’eventuale trasformazione in loco delle merci.







I primi due siti pilota saranno le centrali Eugenio Montale a La Spezia e Marzocco a Livorno, e potrebbero essere operativi nei primi mesi del 2021.

«La realizzazione di una rete di depositi doganali testimonia la vicinanza di Enel alle comunità in cui opera e conferma il nostro impegno nella ricerca di nuove soluzioni per l’utilizzo delle aree e degli impianti che hanno terminato il proprio ciclo di vita e che non verranno più usati a scopi energetici», ha dichiarato Carlo Tamburi, Direttore di Enel Italia. «La costituzione della nuova società oltre a migliorare l’infrastruttura logistica del Paese, legata alla movimentazione e allo stoccaggio delle merci, rappresenterà un esempio concreto di economia circolare grazie al riutilizzo di infrastrutture esistenti e alla creazione di concrete opportunità di sviluppo per il territorio».














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