Flash Battery: Deloitte Italia la inserisce per la seconda volta fra le Best Managed Companies

L'azienda reggiana combina manifattura e tecnologia per la produzione di batterie al litio e mira a espandersi sul mercato transalpino

Per il secondo anno consecutivo Flash Battery è fra le Best Managed Companies di Deloitte.

Flash Battery è stata fondata a Reggio Emilia nel 2012 e nel 2019 ha raggiunto un fatturato di 14 milioni di euro. Progetta e produce batterie al litio che vanno a equipaggiare sia vetture elettrice sia macchine industriali, e negli ultimi anni ha goduto di parecchie soddisfazioni: nel 2019 e nel 2020 è stata premiata dalla Regione Emilia-Romagna come Miglior impresa under 40 e ora, per il secondo anno consecutivo, è stata riconosciuta da Deloitte come una delle Best Managed Companies italiane. Un riconoscimento che è andato solo a 59 imprese del Paese premiate da Deloitte sulla base di strategia, competenze e innovazione, responsabilità sociale d’impresa, impegno e cultura aziendale, governance e misurazione delle performance e internazionalizzazione.
Flash Battery ha recentemente siglato una partnership con Efa France, leader europeo nelle tecnologie per l’elettrificazione con l’obiettivo di espandersi anche oltre le Alpi.

«La nostra soddisfazione si lega soprattutto al riconoscimento ottenuto su alcuni elementi che vanno oltre la crescita del fatturato, pressoché raddoppiato nel 2019 e in crescita anche nel 2020 nonostante la pandemia, con una previsione di oltre 14 milioni», ha dichiarato Marco Righi, fondatore e ceo di Flash Battery. «In particolare, sono stati valutati molto importanti i fattori di innovazione riscontrati su processi e prodotti, la forte crescita degli scambi con i Paesi esteri (54 quelli in cui Flash Battery esporta) e una responsabilità sociale che si traduce, innanzitutto, in una forte attenzione alle risorse umane. Su questo versante, peraltro, anche nel pieno della pandemia non abbiamo fatto ricorso ad ammortizzatori sociali che potevano risultare indispensabili per altre aziende ed altri lavoratori; contemporaneamente, nei primi otto mesi del 2020 abbiamo proceduto a 13 nuove assunzioni (i dipendenti si sono così portati a 56, con un incremento del 25% da inizio anno) e i nostri collaboratori hanno massicciamente aderito all’invito a donare ore di ferie a quanti correvano il rischio di vedere azzerato o fortemente eroso il patrimonio di ore di riposo accumulate».




















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