Ricavi al massimo storico per Banca Ifis nel primo semestre. Utile in crescita del 31,5%

Per il 2021 l'istituto prevede ricavi fra i 540 e 560 milioni di euro e un utile netto tra 80 e 90 milioni

Frederik Geertman, amministratore delegato di Banca Ifis

Nel primo semestre del 2021 Banca Ifis ha registrato ricavi record per 292,6 milioni di euro, il massimo storico al netto della Ppa. Record anche per i recuperi di cassa dei portafogli Npl acquistati pari a 170 milioni di euro. In un contesto macro-economico in miglioramento, oltre il 70% dei clienti che aveva richiesto la moratoria ha ripreso regolarmente i pagamenti. L’utile netto arriva a 48,3 milioni di euro, in crescita del 31,5% rispetto allo stesso periodo 2020.

«Segnali positivi, legati alla ripresa, arrivano anche dal monitoraggio dei crediti in moratoria dove il 70% dei clienti ha ripreso i regolari pagamenti», dichiara Frederik Geertman, amministratore delegato di Banca Ifis. «I rimanenti crediti in moratoria, pari a 221 milioni di euro, sono principalmente costituiti da crediti in leasing, con sottostante veicoli e beni strumentali e mutui principalmente garantiti dallo Stato. Dal punto di vista strategico, prosegue il programma di digitalizzazione e omnicanalità dei servizi business. Dopo l’apertura nel mese di luglio di “Ifis4business” ad alcuni grandi clienti factoring, nei prossimi mesi estenderemo l’accesso alla piattaforma a tutta la nostra clientela factoring ed, entro il primo semestre 2022, a tutti i prodotti a portafoglio. Questo ci permetterà di raggiungere i clienti con modalità omnicanale, arricchendo ulteriormente la customer experience, oltre a offrire nuove opportunità in termini di marketing. Nei primi sei mesi dell’anno, i recuperi di cassa sui portafogli Npl acquistati hanno raggiunto il massimo storico e si attestano a 170 milioni di euro, +45,4% rispetto ai 116,9 milioni del primo semestre 2020. I recuperi hanno beneficiato di precise azioni manageriali volte a incrementare la produttività del nostro servicing e a ridurre le tempistiche di recupero delle posizioni caratterizzate da maggiore incertezza. Nel secondo trimestre 2021, nel segno di un’ulteriore prudenza riguardo agli impatti di lungo termine del Covid-19, abbiamo avviato la revisione del nostro portafoglio Npl e di quello commerciale, principalmente sulle posizioni con elevato vintage. L’analisi, tutt’ora in corso, ha portato ad accantonamenti prudenziali per 9 milioni di euro sul portafoglio Npl e 5 milioni di euro sul portafoglio commerciale, già inclusi nei risultati del secondo trimestre. La review del portafoglio della Banca terminerà nel secondo semestre 2021. Rispetto alle previsioni per l’anno in corso, sono convinto della capacità della Banca di creare utili sostenibili e ricorrenti: per il 2021 stimiamo un margine di intermediazione compreso tra 540 e 560 milioni di euro e un utile di esercizio compreso tra 80 e 90 milioni di euro, assumendo uno scenario in progressivo miglioramento del contesto macroeconomico, nessuno shock legato a nuovi lockdown negli Stati Uniti, in Europa o in Italia e il continuato supporto dei Governi e delle banche centrali alla ripresa economica».







Risultati primo semestre 2021

• Il Margine di intermediazione è in crescita a 292,6 milioni di euro (+37,5% rispetto al 30.06.2020) e beneficia sia di migliori performance del Settore Npl sia della dinamicità del Settore Commercial & Corporate Banking.

• I Costi operativi ammontano a 178,2 milioni di euro (+14,6% rispetto al 30.06.2020) per maggiori costi variabili legati all’attività legale del settore Npl, l’inclusione a perimetro di Farbanca e le progettualità Ict.

• L’utile netto della Capogruppo pari a 48,3 milioni di euro cresce a doppia cifra (+31,5%) rispetto ai 36,8 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. Un risultato ancora più importante se si considera che il primo semestre 2020 beneficiava di una plusvalenza straordinaria di 24,2 milioni di euro e il relativo effetto fiscale per la cessione dell’immobile milanese di Corso Venezia.

• Costo del credito pari a 42,6 milioni di euro, inclusi accantonamenti per 9 milioni di euro nel portafoglio Npl e 5 milioni di euro su crediti, per gli effetti di lungo termine legati al Covid-19.

• Solida posizione di liquidità: circa 1,9 miliardi di euro al 30 giugno 2021 di riserve e attivi liberi finanziabili in BCE (LCR superiore a 1.700%)

• Raccolta retail stabile a 4,5 miliardi di euro. In aumento rispetto al 31 dicembre 2020 la quota vincolata oltre 18 mesi, la cui incidenza sul totale è pari al 30,6%














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