AideXa è la prima fintech europea destinata alle pmi a ottenere la licenza bancaria

Banca AideXa mira a supportare le piccole e medie imprese che si apprestano a cavalcare l‘imminente ripresa della domanda interna

Roberto Nicastro e Federico Sforza, fondatori di Banca AideXa

AideXa, fintech europea dedicata esclusivamente  alle piccole e medie imprese,  ha ottenuto la licenza bancaria, e ora si è trasformata in Banca AideXa. Un traguardo importante per l’azienda fondata da Roberto Nicastro e Federico Sforza, che ora si possono differenziare dagli altri operatori del settore che nella maggior parte dei casi sono intermediari finanziari, istituti di pagamento o istituti di pagamento elettronici.

La licenza bancaria consentirà alla fintech di supportare ancora meglio quelle pmi che si apprestano a cavalcare l‘imminente ripresa della domanda interna grazie a maggiori risorse. In questa fase le imprese stanno per fronteggiare nuove esigenze di capitale circolante per sostenere la ripartenza dei fatturati, la ricostituzione del magazzino, l’assunzione di dipendenti stagionali, la rinnovata partecipazione alle fiere di settore, investimenti di manutenzione non più differibili o anche il maturare di impegni finanziari che erano stati rinviati in fase Covid quali scadenze fiscali o il “dopo-moratoria”.







Banca AideXa potrà ora offrire servizi bancari tradizionali quali l’apertura di conti correnti, l’emissione di carte di credito e di debito, pagamenti, il cambio di valuta estera ed altri servizi tipici del settore. Tra i servizi semplici, veloci e trasparenti che potranno essere forniti in futuro vi sono, oltre a nuove tipologie di finanziamento, un conto corrente sviluppato ad hoc per gli imprenditori, che sfrutterà le possibilità innovative offerte dall’open banking per proporre servizi a valore aggiunto.

I servizi tradizionali del settore bancario affiancheranno ed arricchiranno ulteriormente l’offerta di Banca AideXa in ambito fintech: a fine 2020, infatti, è stato lanciato il finanziamento X Instant, un prestito istantaneo per le imprese che è stato sviluppato proprio nei mesi del Covid pensando a come supportarle nel momento della ripartenza, quel momento tanto atteso che è ora arrivato. Grazie alla rivoluzione dell’open banking, bastano 20 minuti per scoprire le condizioni del finanziamento e solo 48 ore per vedersi l’importo accreditato sul conto corrente dell’impresa.

L’open banking e la normativa Psd2 danno la possibilità alle imprese di condividere i propri dati finanziari a soggetti terzi per erogare servizi più efficienti, creando di fatto una situazione di concorrenza all’interno del sistema creditizio, a beneficio dell’imprenditore. Il diritto alla condivisione dei dati consente all’impresa di condividere liberamente le proprie transazioni bancarie con partner finanziari e, per esempio, di ottenere un finanziamento istantaneo senza dover preparare numerosi documenti tipici di una richiesta di affidamento ovvero servizi finanziari ad alto valore aggiunto per l’imprenditore.














Articolo precedenteIl Covid non limita la crescita di Bracchi, che aumenta il fatturato e arriva a soglia 140 milioni
Articolo successivoLa strategia di sostenibilità Maire Tecnimont ruota attorno all’innovazione tecnologica ed economico-sociale






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui