Gli investimenti in R&S e ingegneria sono un fattore critico di successo in tutti i settori in cui è rilevante l’innovazione di processo e di prodotto (aerospazio, energia, automotive, macchinari, infrastrutture e trasporti, etc.) e in tutti i mercati avanzati. Lo sono ancora di più per Paesi come Italia in cui la dimensione delle aziende e la disponibilità di risorse è più limitata.
La leva R&S è assolutamente centrale per la creazione di valore: non a caso, durante le passate recessioni, la crescita della spesa in ingegneria e R&S è stata più resistente della crescita del pil. Ma come organizzare la funzione R&S e l’ambito ingegneristico della propria azienda? Quali strategie adottare? Quali priorità? E quali rischi evitare? L’argomento è stato discusso nel corso del webinar che potete vedere qui, organizzato da Industria Italiana e Bain prendendo spunto dall’Engineering and R&D report 2023 di Bain.
L’evento, moderato dal direttore di Industria Italiana Filippo Astone con la partecipazione di Roberto Prioreschi e Pierluigi Serlenga, rispettivamente regional managing partner Semea e managing partner Italy di Bain, ha raccontato alcune case history di successo in tema di investimenti in ricerca e sviluppo, e analizza le opzioni strategiche a disposizione delle varie aziende, con particolare attenzione ai settori manufacturing ed energy. In particolare, al webinar hanno preso parte: Nicoletta Mastropietro, chief digital & innovation officer A2A; Roberto Vavassori, chief pubblic affair e membro del cda di Brembo; Andrea Camisani, group reserach director di Camozzi; Micaela Di Trana, vice president marketing and R&D di Fedrigoni; Matteo Ragazzi, director of engineering and hdo di Leonardo Elicotteri; Pierangelo Misani, executive vice president research and development and cyber di Pirelli; Filippo Abbà, chief techonogy and innovation officer di Saipem.
Dal webinar è emerso che tra le priorità nell’orientamento alla spesa in R&S ci sono: il time-to-market (rilevante per il 65% degli intervistati), la necessità di accelerare nella trasformazione digitale, l’orientamento alla transizione ecologica (con impatto su prodotti/servizi e processi interni) e il miglioramento della “brand equity” e dell’attrattività sul mercato del lavoro. Anche l’outsourcing è considerata una leva cruciale per migliorare il posizionamento delle aziende sul fronte R&S: l’83% degli intervistati prevede un incremento rilevante nei livelli di esternalizzazione.