Assodel, nel primo trimestre cala il fatturato dei semiconduttori a 230 milioni (-4,5%)

Secondo l’Associazione, per il Q1 il comparto dell’elettronica italiana ha registrato dati accettabili. Ma il Covid rende il futuro incerto

Il primo trimestre dell’anno si chiude con risultati contrastanti ma ancora ragionevoli per l’elettronica italiana, soprattutto se comparati con una situazione economica generale decisamente difficile. È quanto emerge dall’ultimo rapporto di mercato Assodel (Associazione Distretti Elettronica – Italia) che, durante l’incontro associativo del 19 maggio, organizzato per la prima volta in modalità virtuale, ha presentato numeri e trend del comparto della componentistica elettronica per i primi mesi dell’anno.

 







Semiconduttori

Secondo i dati Assodel, i semiconduttori hanno chiuso il primo trimestre 2020 a poco meno di 230 milioni di euro con una decrescita, sul primo trimestre dell’anno scorso, del -4,5%. I componenti per la potenza – MOSFET, IGBT, Diodi e Power IC – hanno registrato le prestazioni migliori, con una crescita in controtendenza del +5%, distaccando il mercato totale di quasi dieci punti percentuali. A fronte di una performance alquanto scarsa del fatturato, l’ordinato ha fatto registrare un rapporto sul fatturato – book-to-bill – di 1,20.

Un dato che non ha sorpreso Maurizio Maitti, Presidente di Assodel, che ha così commentato: «Nei primi mesi dell’anno ci siamo tutti prodigati a raccogliere ordini per evitare stock out e problemi di approvvigionamenti in fase di rilancio, ipotizzando che il problema virus sarebbe rimasto circoscritto alle produzioni asiatiche. In seguito, il lockdown generalizzato ha di fatto reso vana ogni precedente previsione e indotto il mercato (clienti in questo caso) a riposizionarsi, sia in termini di organizzazione produttiva che di approvvigionamenti».

Storico di ordinato (booking), fatturato (billing) e del relativo rapporto book-to-bill per i semiconduttori.
Fonte Assodel

 

IP&E stabili

Il comparto dei passivi ha registrato, trimestre su trimestre, una crescita del fatturato del 35% che lo ha portato a 109 milioni di euro, un livello che non si vedeva da tempo. Ma il rapporto sul Q1 2019 è stato segnato da un risultato negativo: -2,9%. Il B2B per i passivi è stato decisamente meno brillante di quello dei semiconduttori e si è attestato a 1,01, appena sopra la soglia di parità. Sempre il Presidente ha fatto presente, a giustificazione della differenza accentuata rispetto agli attivi, che: «la situazione degli IP&E, da sempre molto meno stressata sulle consegne, non ha visto la necessità di spingere l’ordinato».

 

Sistemi in crescita

I sistemi sono stati l’unico comparto a chiudere con un indice tendenziale positivo di +2,8% rispetto al primo trimestre 2019. Tra i migliori, i sistemi per il wireless che hanno registrato un +58%. Sebbene positivi nel tendenziale, i sistemi hanno riportato un indice B2B sotto l’unità: 0,97.

Storico di ordinato, fatturato e del relativo rapporto B2B (book-to-bill) per il totale mercato della distribuzione. Fonte Assodel

 

Incertezza, ma anche un cauto ottimismo, per il futuro

È il trimestre corrente (Q2) a sollevare preoccupazioni tra i soci Assodel. La maggior parte dei partecipanti ha riportato di avere registrato un ordinato, sia su aprile che su maggio, inferiore del 40% sui livelli di performance attesi. Questo impatterà in modo significativo sulle performance del secondo e terzo trimestre. Maurizio Maitti ha confermato: «Il Booking di Q2 risentirà di una forte contrazione e solo dopo l’estate potremo assistere a un ritorno alla normalità». Nessuno ha riportato cancellazioni o rischeduling massicci, ma solo qualche caso limitato. Anche sul fronte dei pagamenti, pur avendo alzato la soglia di attenzione, (il gruppo credito programma gli incontri su base mensile anziché trimestrale) non si sentono, per il momento, impatti particolarmente negativi. Ma tutti sono pronti – evidentemente esiste il timore concreto – ad «ascoltare le esigenze dei clienti e a trovare insieme a loro la soluzione ai problemi contingenti». Nessuno ha azzardato previsioni sulla chiusura di questo anno che vede un inizio così problematico e un possibile sviluppo ancora tutto da capire. «Nessuno si è espresso in merito alle aspettative future, come si poteva immaginare, però registro con favore che ci sia più positività che negatività all’interno del nostro panel. – ha detto ancora Maurizio Maitti – D’altra parte, l’elettronica è sempre più pervasiva e l’era post Covid-19 vedrà la tecnologia sempre più presente nelle nostre vite, quindi per il nostro mondo possiamo prevedere molte nuove opportunità».














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