Anie Automazione fa il punto sulla situazione del settore. I progetti e le iniziative per Sps Italia 2024

Per il 2024 Anie prevede un leggero rimbalzo (+0.5%), mentre l'anno successivo stima una crescita dell'1,3%, inferiore rispetto a quella del biennio 2021-2022

Uno scatto dell'edizione 2023 di Sps Italia

Anie Automazione conferma la sua presenza a Sps italia 2024, la fiera dedicata al mondo dell’automazione e della digitalizzazione industriale che si terrà a Parla dal 28 al 30 maggio. E non sarà presente solo in fiera. L’associazione infatti contribuirà anche alle tre tavole rotonde previste nel programma Sps on Tour.

Si inizia il 7 febbraio ad Ancona, con un intervento di Duilio Perna, presidente dell’Area Meccatronica e Automazione Discreta. A seguire il 23 marzo, a Padova, Fabio Massimo Marchetti, cice presidente di Anie Automazione con delega alla digitalizzazione e
Presidente WG Software Industriale, contribuirà al dibattito sul ruolo delle tecnologie digitali per migliorare la qualità. L’ultimo appuntamento con Sps on Tour è previsto per il 17 aprile a Torino, dove Maria Chiara Franceschetti, vice presidente dell’associazione
con delega alla sostenibilità affronterà il tema dei nuovi orizzonti del manifatturiero e della sostenibilità di questo comparto.







Durante la manifestazione, invece, Anie organizzerà alcuni momenti di approfondimento.
Il primo appuntamento sarà con i dati del comparto e la presentazione della nuova edizione dell’Osservatorio dell’Industria Italiana dell’Automazione 2024. In agenda ci saranno anche la presentazione del nuovo white paper dell’Area Interconnesione e Controllo e un’anticipazione delle novità in programma ai forum di Anie dedicati alla visione industriale e all’industria digitale.

«Anie Automazione rinnova la sua presenza a Sps Italia. Confermato il nostro spazio istituzionale nel District 4.0; stiamo ora lavorando per definire i contenuti della collaborazione con OPC UA Foundation che sarà estesa quest’anno anche all’Associazione VDMA Automation, e alle novità editoriali che presenteremo in fiera tra cui una Guida sull’evoluzione delle tecnologie per interconnessione e controllo e la nuova edizione dell’Osservatorio 2023 con i dati del comparto. Secondo le ultime stime, prosegue il trend di crescita post pandemia del comparto, seppure con un aumento più contenuto del fatturato legato ad un andamento più frenato dell’ordinato nella seconda metà dell’anno. In generale, nonostante il permanere delle tensioni geopolitiche, i soci si esprimono con toni positivi per il 2024 grazie anche ad auspicati incrementi della domanda conseguente al nuovo piano di incentivi 5.0», afferma Andrea Bianchi, presidente di Anie Automazione.

Analisi di mercato: previsioni per il manifatturiero

Secondo i dati di Asi Prometeia IntesaSanPaolo, il settore manifatturiero, il settore manifatturiero chiuderà l’anno con bilanci positivi. I fatturati dell’industria italiana sono rimasti sui livelli molto elevati del 2022, trainati da inflazione e dall’export, tanto che nel 2023 è stato raggiunto un fatturato di 1.169 miliardi, in leggero calo dello 0,6% rispetto al precedente anno. I settori legati alla transizione digitale ed energetica hanno invece chiuso l’anno in positivo.

Per il 2024 si prevede un leggero rimbalzo (+0.5%), mentre l’anno successivo stima una crescita dell’1,3%, inferiore rispetto a quella del biennio 2021-2022. I motivi sono da ricercare negli effetti delle politiche monetarie restrittive e nella situazione geopolitica, che potrebbe influenzare significativamente i prezzi dei prodotti energetici.

I fondi europei avranno un ruolo chiave nella crescita, sostenendo gli investimenti in Ict e nella transizione energetica. Investimenti che sosterranno anche il commercio internazionale.

I dati di preconsuntivo 2023 rilevati da ANIE Automazione sono positivi (+12%) sebbene si rilevi una crescita più contenuta del fatturato rispetto al 2022

Per quanto riguarda il comparto dell’automazione, i dati di preconsuntivo 2023 rilevati da Anie Automazione sono positivi (+12%) sebbene si rilevi una crescita più contenuta del fatturato rispetto al 2022. I motivi sono essenzialmente legati ad un andamento più frenato dell’ordinato nella seconda metà dell’anno, per gli alti livelli di stock nei magazzini di chi esprime la domanda.














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