Digitalizzazione, chi si ferma è perduto! A Sps il Plug&play di Alleantia per l’impresa manifatturiera

di Piero Macrì ♦︎ Grazie a 5.000 driver la software house connette macchinari e apparati manifatturieri e industriali di ogni ordine e grado. Più di 20 connettori software certificati per integrare i più diffusi software aziendali. Obiettivo: unificare i layer della piramide informativa dell’industry 4.0 secondo un approccio “secured by design”. Vodafone Industrial Connect: black box per l’IoT industriale. L’hub di comunicazione interaziendale: sicurezza embedded by default. Tutte le novità a Sps, stand A011. Ne abbiamo parlato con Antonio Conati Barbaro

Trasferire le informazioni dove e quando servono, risolvendo e automatizzando le operazioni di import-export dei dati di una smart factory. Oltre 5.000 driver per connettere Plug&Play macchinari e apparati manifatturieri e industriali di ogni ordine e grado. Più di 20 connettori software certificati per integrare i più diffusi software aziendali. Obiettivo di Alleantia è unificare i layer della piramide informativa dell’industry 4.0, dalle macchine all’edge, dai server aziendali al cloud, secondo un approccio “secured by design”.

«Da microcosmo di fabbrica l’Industrial Iot si deve allargare fino a comprendere la dimensione d’impresa nel suo complesso. Con la nostra piattaforma estendiamo il paradigma dell’integrazione per digitalizzare i processi, a partire dalla supply chain, mettendo in sicurezza i dati che alimentano i flussi di comunicazione tra i diversi dipartimenti aziendali», afferma Antonio Conati Barbaro, co- founder e chief operating officer di Alleantia.







La software house risolve, dunque, il problema dell’integrazione dei dati IoT con il livello business, automatizzando la creazione di workflow di processo abilitanti controllo di produzione e qualità. Il software Alleantia acquisisce, converte e normalizza i dati provenienti dallo shopfloor trasferendoli alle più varie applicazioni enterprise attraverso canali protetti. «In questo modo i dati non sono più confinati nel perimetro di produzione ma vengono consumati all’interno dei più svariati framework applicativi dell’utente», dice Antonio Conati Barbaro. E’ questo il messaggio che Alleantia porta in Sps, dove sarà presente presso lo stand Vodafone (pad 4 A011) con la Vodafone Industrial Connect, la black box per l’IoT industriale che può essere installata con la stessa semplicità di una Vodafone Station.

Antonio Conati Barbaro, co- founder e chief operating officer di Alleantia

Un progetto multibrand che vede protagoniste cinque aziende con uno specifico dominio di competenze “best in class”: la connettività è Vodafone, l’integrazione software è Alleantia, l’Edge computing è Cisco, l’analisi dati è sviluppata da Sas e il cloud da Microsoft. Una soluzione flessibile e scalabile. Ed estensibile. Vic può infatti integrare software industriale come mes e plm e anche applicazioni enterprise, tipicamente erp o crm. Tutto questo grazie alla tecnologia Plug&play di Alleantia, che rappresenta il tool per la connessione any to any in ambiente d’impresa manifatturiera. Al manager di Alleantia abbiamo chiesto quali sono gli sviluppi futuri su cui sta lavorando la software house e quali le possibili evoluzioni del mercato dell’Industrial IoT.

«Stiamo lavorando per rendere più sicure le soluzioni, realizzando comunicazioni crittografate per i bus di campo ed offrendo connessione al cloud con software certificato, racconta Antonio Conati Barbaro. Con Cisco lavoriamo poi per realizzare soluzioni bundled con loro dispositivi hardware che, come nel caso della Vic, diventano apparati blindati cui nessuno può accedere». Gli attuali sviluppi e impegni di Alleantia si focalizzano, inoltre, nel rendere disponibili dati più uniformi e standardizzati. «Con nostri system integrator siamo impegnati nel creare data set per avere un migliore tracciamento della produzione, rendendo disponibili informazioni non soltanto per un aumento della produttività ma per poter scambiare informazioni con le applicazioni d’impresa. Vogliamo che la piattaforma diventi un hub di comunicazione interaziendale in grado di rilasciare informazioni sempre più ricche e diversificate, utili tanto al responsabile di fabbrica quanto alla componente dell’It», dice Barbaro.

 

Digitalizzazione, chi si ferma è perduto. La nuova frontiera è lo sviluppo di una supply chain flessibile e resiliente

Il software Alleantia acquisisce, converte e normalizza i dati provenienti dallo shopfloor trasferendoli alle più varie applicazioni enterprise attraverso canali protetti

«Siamo in un momento di transizione, dice Antonio Conati Barbaro. Non ci sono più gli incentivi fiscali a fare da driver agli investimenti e la digitalizzazione d’impresa, per la maggior parte delle pmi del manifatturiero, è ancora tutta da scrivere. Chi si ferma è perduto. Sono poche le aziende che hanno colto il potenziale delle tecnologie industry 4.0 per una digitalizzazione a 360 gradi, non limitata e confinata alla sola area di fabbrica. Eppure, il mercato spinge in quella direzione. Una delle priorità è, infatti, la digitalizzazione delle supply chain, dell’automotive così come di altri importanti settori. L’hanno ben capito i tedeschi che hanno avviato importanti iniziative su scala nazionale».

In questo scenario la parola d’ordine è flessibilità: serve a garantire resilienza, risolvendo imprevisti che si possono verificare lungo l’intera catena del valore. Le latenze nella produzione sono infatti causa di ritardi e imprevisti nella fornitura. Occorre porvi rimedio. E il punto di partenza è sempre lo stesso: avere un hub di comunicazione tra mondo Ot e It per abilitare flussi di dati, dal basso verso l’alto, che rendano intellegibile in real time l’ambiente di produzione. «I fondamentali della digitalizzazione sono le tecnologie industrial IoT abilitanti la connettività tra ambiente di produzione e livelli applicativi d’impresa, dice Antonio Conati Barbaro. L’edge computing è solo il primo passo. Dati acquisiti in officina, allo shop floor, devono essere esportati all’erp, alla componente It che rende disponibili i dati per dare visibilità e tracciamento su tutta la catena di produzione».

 

Le imprese che non perseguono obiettivi di digitalizzazione corrono il rischio di essere escluse dalle grandi filiere del mercato

La soluzione di Alleantia consta di oltre 5.000 driver per connettere Plug&Play macchinari e apparati manifatturieri e industriali di ogni ordine e grado. E da più di 20 connettori software certificati per integrare i più diffusi software aziendali

Un fornitore non riesce a consegnare un certo componente? Bene, devo riuscire ad avere delle alternative, individuando nel più breve tempo possibile altri fornitori. Cosa che riesco a fare soltanto se ho una catena digitalmente integrata. «Chi non perseguirà un percorso di digitalizzazione esteso sarà meno competitivo, afferma Antonio Conati Barbaro. C’è chi dice che se un’impresa non sarà sufficientemente digitalizzata sconterà un gap di produttività medio del 20%». Insomma, se il livello di digitalizzazione è scarso si rischia di essere tagliati fuori dai circuiti di produzione primari. Un messaggio che interessa in particolare l’industria italiana, che in massima parte è fatta da fornitori mentre gli oem sono davvero pochi.

«Occorre prepararsi, dice Barbaro. Solo e soltanto se si fornirà trasparenza sui dati di produzione e tracciabilità di processo si potrà mantenere un livello di competitività allineato ai nuovi scenari di mercato». Un processo ineludibile, considerato che si va affermando la certificazione di filiera in ottica di sostenibilità. «I dati che definiscono l’indice green di un tier one sono quelli che vengono resi disponibili da un’infrastruttura industrial IoT. Migliorare l’efficienza energetica? Lo posso fare intervenendo sull’efficienza complessiva dei beni di produzione con soluzioni di macchine connesse», afferma il manager di Alleantia. La prospettiva futura è, quindi, quella di un green Iot, un insieme di tecnologie di edge computing per la generazione e circolazione di dati a supporto della sostenibilità di filiera.

 

Integrazione di intere linee di produzione, dalle macchine ai robot, dall’edge al cloud

Obiettivo di Alleantia è unificare i layer della piramide informativa dell’industry 4.0, dalle macchine all’edge, dai server aziendali al cloud, secondo un approccio “secured by design”.

Iot integration, dalla fabbrica al cloud. «Siamo nati per semplificare questo processo. Nella dimensione dell’Iot siamo considerati da Gartner uno dei top player. Abbiamo la tecnologia abilitante le macchine connesse, dice Antonio Conati Barbaro. Grazie a oltre 5.000 driver colleghiamo Plug&Play qualsiasi dispositivo industriale, macchine o robot. Non è più solo digitalizzazione di macchina, ma di intere linee di produzione. Quali i colli di bottiglia che rallentano la produzione, quali i malfunzionamenti che causano fermi imprevisti.

E’ stato dimostrato che frequenti micro interruzioni possono portare a ridurre la produttività di più punti percentuale, si stima si possa arrivare oltre il 10%. Peccato che siano informazioni che si conoscano soltanto quando si inizia a utilizzare la tecnologia che permette di acquisire e analizzare i dati macchina. E per l’estensione verso l’alto abbiamo oltre 20 connettori alle piattaforme applicative più diffuse, on premise e in cloud. Vengono utilizzati da nostri partner system integrator per sviluppare delle soluzioni complete».

 

La costruzione di un hub di comunicazione interaziendale non può prescindere dalla sicurezza, che deve essere embedded by default

L’integrazione dell’ambiente di fabbrica con i livelli applicativi implica la capacità di rendere sicuri macchine e sistemi e i flussi dati che viaggiano da un punto all’altro dell’impresa connessa. Quest’ultima è più complessa che mai: non ha più un perimetro fisico, ma si estende in virtuale verso il cloud e i partner in business

L’integrazione dell’ambiente di fabbrica con i livelli applicativi implica la capacità di rendere sicuri macchine e sistemi e i flussi dati che viaggiano da un punto all’altro dell’impresa connessa. Quest’ultima è più complessa che mai: non ha più un perimetro fisico, ma si estende in virtuale verso il cloud e i partner in business. I clienti che si avventurano in progetti di trasformazione digitale ne sono consapevoli? Sono disposti a spendere per avere sistemi sicuri?

«Le statistiche ci dicono che la propensione ad investimenti di questo tipo sia ancora scarsa. Eppure, considerato che il nuovo regolamento macchine dell’unione europea, nasce dal presupposto che la macchina sia connessa, dovrei mettere in conto che la macchina non debba essere solo sensorizzata ma protetta by default», dice Antonio Conati Barbaro. Insomma, la sicurezza non è un’opzione. È una necessità. Da una parte infrastruttura edge, gateway, router e server, che devono avere embedded una propria sicurezza, progettati in una logica secured by design, dall’altra i dati che viaggiano tra i diversi punto di approdo e smistamento dei dati, che vanno protetti.

 

Semplificazione di gestione e comunicazioni diversificate: la piattaforma Iot come broker di informazioni per la creazione di servizi digitali

L’obiettivo di Alleantia è aumentare il numero di macchine connesse, rendere disponibile un sempre maggior numero di connettori Ot e It. La software house sta anche lavorando per semplificare la gestione degli apparati edge, centralizzando più gateway e più connessioni in un unico sistema

«Il nostro obiettivo è aumentare il numero di macchine connesse, rendere disponibile un sempre maggior numero di connettori Ot e It, racconta Barbaro. Stiamo anche lavorando per semplificare la gestione degli apparati edge, centralizzando più gateway e più connessioni in un unico sistema». L’idea di base è fare evolvere la piattaforma in un broker di flussi di comunicazioni diversificate per favorire la creazione di data lake, contenitori dove le aziende possono pescare e integrare dati relativamente a singoli processi, di supply chain, per esempio.

Quindi, dati più uniformi e più intelligenti, che possano essere integrati e utilizzati in una dimensione extra-fabbrica per dare modo di creare opportunità di sviluppo di soluzioni da parte di service provider. «Ci stiamo sempre più impegnando affinché i dati raccolti possano produrre informazioni affidabili e sicure, sufficientemente intelligenti da poter essere utilizzate per creare una più ampia conoscenza, abilitando nuovi workflow applicativi e algoritmi, realizzando così il gateway layer per il mondo applicativo», afferma Barbaro. Alleantia aspetta tutti i visitatori di Sps allo stand A011














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