Alerion Clean Power, gruppo industriale elettrico quotato alla Borsa di Milano e specializzato nel settore della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, prova a riorganizzare il proprio capitale, attraverso un aumento di capitale massimo di 300 milioni di euro, che dovrebbe avvenire entro la fine di giugno.
“Il Consiglio di Amministrazione di Alerion Clean Power S.p.A., riunitosi in data 7 maggio 2021, ha deliberato di avviare le attività funzionali e propedeutiche al collocamento delle azioni”, annuncia la società in una nota, specificando che queste “saranno emesse nell’ambito della possibile esecuzione della delega ad aumento di capitale sociale a pagamento e con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’art. 2441, comma 5, del codice civile conferita dall’assemblea degli azionisti in data 26 marzo 2021 per un controvalore complessivo massimo fino ad Euro 300 milioni (l’“Aumento di Capitale”). La Società stima che l’Aumento di Capitale possa essere eseguito entro il primo semestre del 2021”.
Gli obiettivi della società energetica
Il nuovo denaro servirà a catalizzare gli obiettivi del piano industriale: il Gruppo energetico punta a diventare uno dei principali operatori nel settore delle fonti rinnovabili, attraverso il raddoppio della capacità installata, fino a 1,5 GW al 2023, con la diversificazione tecnologica nel settore fotovoltaico, e la crescita in Europa. Proprio nell’ottica di espansione, la società guidata dal presidente e ceo Josef Gostner ha firmato, ne giorni scorsi, un accordo con Monsson Alma, società leader nello sviluppo di progetti eolici in Romania, per lo sviluppo di tre impianti eolici in Romania con una potenza massima di circa 350 MW.
I numeri di Alerion Clean Power
La società energetica ha chiuso un primo trimestre 2021 con una produzione elettrica degli impianti consolidati integralmente pari a 340,7 Gwh, rispetto ai a 303,6 GWh dello stesso periodo dello scorso anno. La capacità installata lorda degli impianti operativi, tra gennaio e maggio 2021, invece è passata a 750,8 MW.
In rialzo anche i numeri prettamente economici. I ricavi operativi sono pari a 39,5 milioni di euro, in aumento di circa il 25,8% rispetto ai 31,4 milioni di euro del primo trimestre 2020. L’ebitda sale del 37,9% a 35,7 milioni, mentre l’indebitamento finanziario netto, al 31 marzo di quest’anno, scende di 9 milioni rispetto ai 491 milioni al 31 dicembre 2020, attestandosi a 482 milioni. Il titolo della società, scrive MF-Milano Finanza, nell’arco degli ultimi 12 mesi è balzato del 180%.
