Advantech: l’AIoT al centro della strategia di co-creation

Secondo Gartner il settore dell'Ia applicato all'Internet of Things varrà 450 miliardi di dollari entro il 2025

Con la maturazione dei concetti di Intelligenza Artificiale (Ia) e Internet of Things (IoT), è inevitabile che i due mondi siano confluiti nell’AIoT, Artificial Intelligence of Things. La conseguenza di questa evoluzione è che i formati tecnologici tradizionali stanno cambiando, da hardware e software rigidamente definiti, utilizzati per consentire una automazione puntuale dei processi, a forme di automazione più fluide e specifiche per ciascuna applicazione. Queste nuove forme sfruttano sia il software sia l’hardware per realizzare un’automazione più agile e reattiva, guidata dall’Ia e progettata per gli scopi di un’applicazione verticale, piuttosto che per essere riutilizzata trasversalmente su funzioni aziendali simili.

Jash Bansidhar, amministratore delegato
di Advantech Europe.

«Bisogna pensare all’evoluzione dell’automazione come a una piramide composta da diversi livelli integrati fra loro che si trasforma in un’entità più simile a un essere umano, con diverse connessioni fra diversi livelli che automatizzano diversi aspetti» spiega Jash Bansidhar, amministratore delegato di Advantech Europe. «Siamo all’alba dell’AIoT, che vede l’introduzione di diversi algoritmi di IA che possono essere eseguiti a diversi livelli all’interno dei segmenti IoT».







In sostanza, si tratta di applicare l’Ia ai numerosi e variegati processi associati agli oggetti connessi, per spezzare la tradizionale struttura di automazione “hub and spoke”. «Proveniamo da un contesto che ha messo a nostra disposizione un’amplissima gamma di dispositivi Ict per utilizzatori industriali e, su questa base di dispositivi, abbiamo innestato pile di software sulle quali le persone possono costruire i loro ambienti verticali»” aggiunge Bansidhar. «È da lì che siamo partiti… ma l’automazione industriale tradizionale non avrà più senso nel futuro pianeta intelligente, pertanto hardware e software si dovranno evolvere in una soluzione integrata sotto forma di app che sia plug-and-play».

Bansidhar vede anche l’esigenza di democratizzare le funzionalità in modo che le necessità più comuni possano essere rese disponibili alle app IoT verticali. A tale scopo Advantech ha lanciato la strategia della “co-creazione” per consentire agli specialisti settoriali di costruire soluzioni per ambiti verticali e aggiungere tecnologie orizzontali comuni alle funzionalità specifiche da loro offerte. Questo collegamento fra esperti verticali e abilitatori IoT è fondamentale per realizzare il pianeta intelligente e applicazioni come le smart city.

Funzionalità come l’edge computing vanno a braccetto con l’AIoT perché consentono di utilizzare l’AIoT per raccogliere informazioni ed elaborarle nell’edge, alimentando e potenziando in questo modo le funzionalità di automazione. «L’automazione tradizionale continua ad esistere» conferma Bansidhar. «Molti ingressi vengono ancora prodotti e visualizzati con l’automazione tradizionale, pertanto c’è il problema di integrare i sistemi di automazione esistenti nell’AIoT. L’unico modo per farlo è costruire una sorta di schermo sopra i livelli di automazione esistenti, che sia in grado di visualizzare gli indicatori chiave (KPI) sulla base dei quali prendere le decisioni, tramite un dashboard in cloud».

«È qui che entra in gioco l’edge computing» aggiunge. «Nell’edge si possono adottare diverse pratiche per digitalizzare e spostare stack proprietari nel mondo IoT. La trasformazione di IT e OT, ad esempio, avviene nell’edge».

Naturalmente, è essenziale realizzare un ambiente sicuro protetto contro gli attacchi informatici, pertanto le aziende hanno bisogno di funzionalità come i firewall per proteggere i loro sistemi. È una svolta sostanziale per la maggior parte dell’OT (automazione) che è sempre stata scollegata da sistemi esterni o in cloud. Advantech ha lavorato molto per offrire soluzioni che consentano ai clienti di appoggiarsi su infrastrutture cloud pubbliche per l’AIoT.

L’azienda ha fatto investimenti rilevanti per sviluppare l’ecosistema AIoT in modo che offra le funzionalità necessarie. «Abbiamo lanciato il nostro fondo per l’ecosistema AIoT con un capitale di 50 milioni di dollari da immettere in startup e scale-up, oltre che in aziende in settori specifici che possono costruire app AIoT», dice Bansidhar. «Siamo convinti che, lanciando soluzioni integrate e dispositivi hardware per app IoT, potremo accelerare l’implementazione di analisi intelligenti, produzioni intelligenti e città intelligenti. Così, in un batter d’occhio, il mercato avrà la possibilità di accedere a competenze di settore e velocizzare l’adozione dell’AIoT».

Bansidhar considera questo approccio un catalizzatore fondamentale per l’industria e sottolinea l’entità della posta in palio. La società di analisi Gartner prevede che il settore AIoT varrà 450 miliardi di dollari entro il 2025, a dimostrazione che l’interconnessione fra IA, IoT, app e processi settoriali specifici che Advantech sta perseguendo non sarà solo un mercato vastissimo, ma un potente stimolo per l’industria in generale.

«Sono moderatamente ottimista» afferma Bansidhar. «La nostra strategia di co-creation, basata sulla collaborazione con esperti di settore, mette a disposizione del mondo industriale prodotti standardizzati pronti all’uso, e io sono convinto che noi potremo tirare le fila di tutto e accelerare la realizzazione di scenari di implementazione basati sull’edge. I nostri partner traggono beneficio dalla nostra presenza su scala mondiale e dalla nostra copertura completa della struttura hardware e software. Questo è ciò che libererà il vero potenziale dell’AIoT e porterà alla realizzazione di un mondo intelligente».














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