Accordo in arrivo tra Stellantis e Governo per la Gigafactory a Termoli

Palazzo Chigi è pronta a sostenere l'investimento per lo stabilimento di batterie e celle in Molise con un contributo da 370 milioni euro

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Direttamente dalle pagine de La Repubblica arriva un’importante anticipazione che riguarda la prima Gigafactory di Stellantis sul suolo italiano. Ormai manca solo l’ufficialità ma sembra che la realizzazione della prima fabbrica di batterie e celle di Stellantis in Italia (terza in Europa) verrà realizzata a Termoli, nonostante le titubanze espresse un paio di settimane fa da Carlos Tavares, ceo di Stellantis. L’accordo prevede un investimento di oltre 2,5 miliardi di euro da parte di Stellantis e un contributo pubblico da parte dello Stato Italiano di circa 370 milioni per riconvertire le linee produttive dello stabilimento termolese di proprietà della Fiat.

In base a quanto anticipato da La Repubblica, nella giornata di mercoledì 9 febbraio a Palazzo Chigi il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti incontrerà il sottosegretario alla presidenza Roberto Garofoli e gli altri ministri, Daniele Franco dell’Economia, Enrico Giovannini della Transizione Energetica e Roberto Cingolani della Transizione Ecologica per varare una serie di misure ad hoc a sostegno del settore dell’automotive. Tra queste dovrebbe esserci il contributo a favore di Stellantis per la Gigafactory di Termoli: con questo accordo non sarebbero a rischio i circa 2.400 lavoratori (senza contare l’indotto) dell’impianto in Molise. Per il gruppo Stellantis quella di Termoli sarà la terza Gigafactory presente in Europa dopo quelle di Douvrin in Francia e quella di Kaiserslautern in Germania.







Sempre secondo le anticipazioni fornite da La Repubblica, il Ministero dello Sviluppo Economico starebbe per varare una serie di incentivi non solo per l’acquisto di auto elettriche ma anche una serie di misure per l’acquisto di macchinari e per il trasferimento tecnologico, oltre a fondi nazionali per l’innovazione, contratti di sviluppo e altro ancora.














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