Fusione nucleare: Ansaldo contribuirà alla realizzazione del Divertor Tokamak Test Facility

Un accordo da 21 milioni che prevede il supporto tecnico-gestionale alla realizzazione relativo ad attività di Architectural Engineer, Ingegneria Specialistica e Project Management, Supervisione Lavori e assistenza alla costruzione e commissioning

Rendering del Divertor Tokamak Test (Dtt)

Si torna a discutere di nucleare in Europa e contemporaneamente si punta ad accelerare la ricerca verso la fusione nucleare, una tecnologia che garantirà energia sostenibile a costi contenuti. Fra gli attori principali del settore ci sono Eni ed Enea, che solo al lavoro sulla realizzazione del Divertor Tokamak Test (Dtt) Facility, al quale contribuirà anche Ansaldo Nucleare.

L’azienda guidata da Luca Manuelli ha infatti vinto un contratto del valore di oltre 21 milioni di euro per la gestione di servizi  multidisciplinari di supporto tecnico-gestionale finalizzati alla realizzazione del Dtt. L’accordo prevede il supporto tecnico-gestionale alla realizzazione relativo ad attività di Architectural Engineer,  Ingegneria Specialistica e Project Management, Supervisione Lavori e assistenza alla costruzione e commissioning. 







Nello specifico, il Dtt è la macchina Tokamak (dal costo stimato di circa 600 milioni di euro), che Enea ed Enirealizzeranno a Frascati  nei prossimi sette anni, con finanziamento sostanzialmente nazionale (10% fornito dalla EU). Parliamo di un progetta che mira a creare un divertore in grado di espellere l’energia – per lo più calore – e i prodotti della fusione nucleare che  si generano all’interno del tokamak. È una macchina molto flessibile negli scenari operativi e rappresenta un significativo  avanzamento, in termini di prestazioni, rispetto alle macchine attuali concepite oltre 40 anni fa. La missione del Dtt è  quella di qualificare i prototipi di divertore per Demo (la macchina dimostrativa di fusione nucleare che seguirà Iter),  ma il suo esercizio permetterà anche di far crescere nuove generazioni di scienziati, in grado poi di lavorare su Iter e Demo.

«La firma di questo contratto ci riempie di orgoglio perché nella roadmap della fusione Ansaldo Nucleare consolida  ulteriormente il proprio posizionamento di leader nella filiera industriale italiana, già avviata grazie alla collaborazione  da molti anni con i principali programmi di fusione, in particolare Iter», commenta Luca Manuelli, amministratore delegato  di Ansaldo Nucleare. «Questo progetto è un importante passo verso il nuovo approccio del nucleare sostenibile, quello  del new clear: in questa visione il nucleare diventa un pilastro della transizione energetica nelle sue diverse  manifestazione tecnologiche e applicative, legate attualmente al decommissioning, alla fusione nei prossimi decenni e,  in una dimensione temporale più prossima, al tema dei mini reattori».














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