Nei settori industriale, minerario, infrastrutture pubbliche, tlc il Covid non ha accelerato la digitalizzazione: 61% dei progetti rallentati

Secondo Accenture il problema non è dovuto al Covid, ma alla mancanza di una cultura basata sui dati, che pone un freno all'innovazione

Che il Covid abbia dato una spinta alla digitalizzazione delle imprese è un mantra che sentiamo ripetere da ormai un anno, ma siamo sicuri che sia davvero così? Dipende dai punti di vista, oltre che dal settore che si prende in esame. Se dal punto di vista dello smart working e della digitalizzazione di alcuni processi effettivamente la pandemia ha dato uno scossone a svariate realtà, in altri settori si è visto il risultato opposto: il 61% dei progetti di operatori del settore industriale, minerario, di infrastrutture pubbliche e di telecomunicazioni ha subito dei rallentamenti. Non solo: secondo il 35% dei fornitori di servizi di ingegneria, approvvigionamento e costruzione (Epc), la portata dei progetti in corso sarà probabilmente modificata, con stime riviste verso il basso.

A sostenere questa tesi è Accenture col suo rapporto Building Value with Capital Projects, redatto intervistando più di 700 dirigenti a livello mondiale. Il dato che emerge è che nonostante siano stati effettuati numerosi progetti per rendere più “digitale” il settore dell’industria pesante, nella maggior parte dei casi non sono stati raggiunti gli obiettivi: solamente il 32-44% del campione ha indicato di aver ottenuto risultasti in linea con le aspettative.







La causa, c’è da dire, non è il Covid in sé, ma il fallimento strategico nel costruire un ambiente operativo adeguato capace di sfruttare il vero potenziale del processo di digitalizzazione e informatizzazione realizzato, oltre alla mancanza di adeguati incentivi per creare una cultura aziendale data-centrica.

Il problema secondo Accenture è che nella maggior parte dei casi questi grandi progetti erano mirati alla raccolta e condivisione dati e alla realizzazione di un’infrastruttura digitale. Che è solo il primo passo di un serio processo di trasformazione digitale: queste informazioni vanno poi trasformate in insights, informazioin strategiche che aiutino i decision maker a fare le scelte giuste. E questo, a quanto pare, non è avvenuto. Manca insomma una cultura del dato. Come superare l’impasse? Accenture suggerisce quattro azioni per aumentare il ritorno sugli investimenti e far crescere il margine operativo degli Epc:

  • Il coinvolgimento del top level dell’azienda nella creazione e diffusione di una cultura data-centrica. Nella maggior parte dei casi in cui gli operatori industriali (57%) e gli EPC (60%) ottengono risultati migliori, la digitalizzazione e l’utilizzo di dati nei progetti fanno capo ad alte figure dirigenziali in azienda come il CEO o il COO
  • Infrastruttura e capacità di condivisione dei dati. Gli operatori del settore che hanno ottenuto i risultati migliori e che hanno investito notevoli capitali negli ultimi cinque anni sono quelli che utilizzano piattaforme cloud, condividono una grande quantità di dati e utilizzano tecnologie innovative come droni o realtà aumentata. Gli Epc outperformer hanno spesso investito molto su tecnologie IoT industriali per rendere le catene di approvvigionamento più intelligenti e predittive.
  • Talento incentrato sui dati. Le competenze restano un punto fondamentale per gli operatori del settore che hanno la necessità di formare i propri dipendenti sull’utilizzo dei dati per utilizzare al meglio programmi e infrastrutture digitali su cui hanno investito, migliorare la produttività ed essere compliant con le nuove questioni normative. Gli EPC più performanti hanno formato una serie di professionisti specializzati per trasferire sul campo alla forza lavoro le competenze digitali di cui hanno bisogno, con l’obiettivo di aiutarli a eseguire i progetti e raggiungere i risultati con più efficienza, sicurezza e tempi certi.
  • Contratti basati sugli incentivi. Si rende necessario sottoscrivere dei contratti con indicati dei kpi per incentivare le parti coinvolte nel progetto a raggiungere obiettivi finanziari, ambientali e di responsabilità sociale. Questi contratti favoriscono la collaborazione e un’adozione più rigorosa di soluzioni guidate dai dati e di analisi avanzate per raggiungere il successo comune.

Per supportare le esigenze di queste imprese, Accenture lo scorso anno ha aperto a Milano l’Industry X Innovation Center for Engineering, una struttura che si pone l’obiettivo di supportare le imprese nell’adozione di un nuovo approccio alla progettazione, alla costruzione e alla gestione delle opere, per migliorarne l’efficienza, la funzionalità e la sicurezza, utilizzando un approccio strategico basato sulle soluzioni digitali.














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