Abb: nuovi investimenti sulle infrastrutture per mobilità elettrica

di Marco de' Francesco ♦︎ La multinazionale svizzero-svedese ha investito recentemente 40 milioni per la realizzazione di due stabilimenti: uno in Toscana, per la produzione dei sistemi di ricarica, l'altro in Olanda per la mobilità sostenibile. L'azienda guidata in Italia da Gianluca Lilli ha appena realizzato il gran premio di formula E di Roma ed è pronta ad aumentare la sua presenza anche nel reparto corse. Ne abbiamo parlato con i principali protagonisti

Abb, multinazionale svizzero-svedese dell’energia e dell’automazione, guidata in Italia da Gianluca Lilli, intende rafforzare la propria posizione di leadership assoluta nel settore della mobilità elettrica e sostenibile. Lo dimostra l’investimento di 30 milioni di euro per il nuovo stabilimento di San Giovanni Valdarno (Arezzo), che produce l’intera gamma dei sistemi di ricarica sia in corrente continua. Il nuovo stabilimento sarà operativo alla fine dell’anno in corso, continuando ad essere centro di eccellenza Abb per la e-mobility a livello globale.

Lo dimostra un altro investimento, quello di 10 milioni per il centro di ricerca e sviluppo dedicato alla mobilità elettrica. Sarà operativo sempre entro la fine del 2021 nel TU Delft Campus di Heertjeslaan, nei Paesi Bassi. E lo dimostra l’impegno della multinazionale nell’Abb Fia Formula E, iniziato nel gennaio del 2018, campionato mondiale di auto completamente elettriche. Quest’ultimo non rappresenta infatti solo una vetrina per promuovere i valori di sostenibilità che Abb porta avanti; consente di testare su pista soluzioni d’avanguardia, da portare successivamente nella vita di tutti i giorni.







Il presidente della divisione E-Mobility di Abb Frank Muehlon

L’articolo trae spunto da una conferenza online tenuta in occasione dell’E-Prix Roma 2021 (10 e 11 aprile) nel contesto del citato campionato mondiale. Hanno partecipato il presidente della divisione E-Mobility Frank Muehlon, l’E-mobility lead manager della Divisione E-mobility Antonio De Bellis, il pilota e ambasciatore di Abb nel campionato Sébastien Buemi e la sustainability director di Formula E Julia Pallé.

 

La strategia Abb nel mercato della ricarica dei veicoli elettrici

1.Abb intende guidare l’innovazione in un settore in rapida crescita

Abb è entrata nel mercato della ricarica dei veicoli elettrici 11 anni fa, quasi ante litteram, e da allora ha venduto più di 20mila sistemi di ricarica veloci in corrente continua in più di 80 Paesi. La multinazionale ha contribuito a dare forma ad una nuova industria. Nel 2013 è stata la prima azienda a sviluppare reti di caricabatterie da 50 kW, che sono state installate in numerose nazioni. A questo prodotto è stato abbinato a un servizio cloud-based per il monitoraggio remoto e l’assistenza, che è stata un vero e proprio cambiamento radicale per la connettività.

Più recentemente, nel 2018, è stata la prima a lanciare la tecnologia di ricarica Abb da 350 kW con raffreddamento a liquido, che offre una maggiore potenza e velocità di ricarica. Due anni fa l’azienda ha ricevuto il premio Global E-mobility Leader 2019 per il suo ruolo a sostegno dell’adozione di soluzioni di trasporto sostenibile a livello internazionale. Dall’anno scorso Abb fornisce una soluzione integrata di e-mobility al primo terminal di spedizione completamente automatizzato di Singapore, nonché sistemi di ricarica a Mongolia e Pakistan, mercati emergenti in questo campo.

L’E-mobility lead manager della Divisione E-mobility di Abb Antonio De Bellis

Del citato stabilimento toscano e del centro di ricerca e sviluppo olandese parleremo fra poco. Si può anticipare che Abb, anche grazie a questi ultimi investimenti, intende premere l’acceleratore sulla mobilità elettrica, perché l’evoluzione del settore è folgorante. D’altra parte, le 20 principali case automobilistiche del mondo hanno speso circa 100 miliardi in ricerca e sviluppo solo nell’ultimo anno per accelerare la loro transizione verso la produzione e lo sviluppo di veicoli elettrici e autonomi. Inoltre, secondo un’indagine di Boston Consulting Group, entro il 2030 i veicoli elettrici rappresenteranno circa un quarto di tutte le automobili e dei camion su strada e il 50-60% delle vendite di nuove automobili. Per dirla con De Bellis, «uno tsunami sta per verificarsi, e ci faremo trovare pronti».

 

2. Non solo auto, ma camion, flotte e trasporto pubblico

Per Muehlon le cose stanno così: «Camion elettrici, flotte completamente green, alti livelli di autonomia, infrastrutture di ricarica estese: questa è la rivoluzione che deve avvenire, auspicata da lungo tempo. Non siamo ancora arrivati a questo punto, ma lo slancio è enorme». Inoltre, sempre per Muehlon «se si guarda al trasporto pubblico nelle aree metropolitane, in particolare agli autobus, ci si rende subito conto che la qualità della vita all’interno di una città dipende da questi metodi di trasporto».

 

3. Abb e il campionato Abb Formula E

Il vincitore dell’Abb Rome E-Prix Stoffel Vandoorne

Che importanza può avere un campionato di macchine elettriche da corsa per una multinazionale che non ha bisogno di farsi conoscere? Anzitutto, pone l’accento sulle tematiche sulle quali Abb spinge moltissimo. È stato creato con lo scopo primario di accelerare la promozione dell’adozione, a livello globale, di veicoli elettrici, aumentando la consapevolezza dei vantaggi di questo genere di guida. Porta un modello culturale nelle più importanti città del mondo. Scenari che offrono la piattaforma ideale per evidenziare le tecnologie di Abb per la mobilità elettrica, le smart cities, la sostenibilità e le soluzioni energetiche, amplificate dal fascino del campionato. Oggi, metà della popolazione mondiale vive nelle città e si prevede che entro il 2050 questa cifra salirà al 68%.

E poi, come ha sottolineato Muehlon, è in questo contesto di frontiera che si testano le tecnologie che diventeranno in seguito di uso comune. È l’avanguardia. «Un mondo in cui si guarda avanti, al futuro». Entro la stagione 9 della serie, nel 2022-23, Abb sarà il fornitore ufficiale della tecnologia di ricarica per le auto Gen3 del campionato. Si sviluppano soluzioni fondate su unità portatili in grado di caricare più auto contemporaneamente. Si avanza sul fronte della digitalizzazione e dell’elaborazione intelligente dei dati.

Peraltro, nella Stagione 6, Abb ha avviato una partnership con il produttore di automobili Porsche, per promuovere congiuntamente la mobilità elettrica. Riguarda, rende noto Abb, «l’esclusività merceologica, i diritti di branding e sui contenuti, le esperienze Porsche e la collaborazione sui temi della mobilità elettrica».

4. La sostenibilità

La sostenibilità è il collante culturale dell’azione di Abb in tema di elettrificazione. D’altra parte, per Abb, sviluppo sostenibile significa progresso verso un mondo più sano e prospero per le generazioni future. Ciò vuol dire bilanciare le esigenze della società, dell’ambiente e dell’economia. Le nuove tecnologie sono lo strumento grazie al quale questo scenario prende forma. Di rimando, la sostenibilità «è nel Dna del campionato di Formula E» – ha affermato la Pallé; rispetto a questo tema, ha continuato «noi abbiamo un approccio olistico, che riguarda le emissioni, ma anche questioni sociali, legate al benessere delle persone e all’inclusività».

 

Il Campione “Ambasciatore” Di Abb

L’ambasciatore di Abb Sebastien Buemi

Come si è detto Buemi, insieme al pilota collaudatore svizzero Simona De Silvestro, è “ambasciatore” della multinazionale in Abb Formula E. In sostanza, aiuta l’azienda a trasmettere i suoi valori chiave intorno alla e-mobility e alla sostenibilità. Per Buemi «non è in discussione se l’e-mobility sarà il futuro, ma quando questo si tradurrà in realtà. Si stanno sviluppando molte nuove tecnologie, ad esempio quelle relative alla stazione di ricarica, che aiutano la gente a sentirsi più sicura e confidente con la nuova mobilità. E siccome tutti abbiamo bisogno di muoverci e di farlo velocemente, si percepisce un interesse crescente sull’argomento». Lo stabilimento toscano diventerà il centro di produzione per tutta la gamma di stazioni di ricarica di Abb e riferimento a livello mondiale

1. A fine anno, il nuovo impianto sarà operativo

L’impianto toscano, la cui “prima pietra” è stata simbolicamente posata a luglio scorso, avrà dimensioni superiori a quelle di un campo da calcio: 16mila metri quadrati. Produrrà l’intero portafoglio di sistemi di ricarica per veicoli elettrici in corrente continua (Dc) di Abb, da quelli per uso domestico a quelli per l’installazione in aree pubbliche e a quelli dedicati al trasporto pubblico urbano. Fungerà da centro di eccellenza della multinazionale a livello globale, e pertanto contribuirà a sostenere ulteriormente la crescita e l’innovazione di Abb nel settore della mobilità elettrica.

L’ampiezza del portafoglio non deve sorprendere. Per De Bellis «oggi, più che sul singolo prodotto, si punta su una soluzione più estesa; perché ad esempio, quando si tratta di elettrificare un’intera flotta, emergono complessità che vanno risolte al contempo».

2. Un impianto permeato dalla tecnologia digitale di Abb

La struttura potrà contare sull’apporto digitale di una delle soluzioni di Abb Ability. Questa soluzione è una piattaforma internet industriale integrata e al contempo un’infrastruttura su Cloud – che consente alle aziende clienti di aggregare i propri dati provenienti dallo shopfloor, per analisi dei big data, per quelle predittive sugli asset e per generare scenari e trend di performance e di produttività.

In pratica, grazie a questa soluzione Abb Ability l’impianto avrà una visibilità completa e l’ottimizzazione della realizzazione di ogni singolo prodotto rendendo interconnessi i sistemi di gestione automatizzata del magazzino con i reparti della fabbrica. Al sistema informativo della fabbrica saranno collegate apparecchiature automatizzate per l’assemblaggio di circuiti stampati e sistemi di monitoraggio e test.

Il centro di ricerca e sviluppo olandese

Sarà completamente sostenibile. Per Muehlon «qui abbiamo la possibilità di testare insieme veicoli e caricatori. La struttura è anche costruita in modo da poter testare guidandoli autobus o camion al suo interno».

Un’altra attività “iconica” di Abb in termini di e-mobility in Italia

La sustainability director di Formula E Julia Pallé

Abb Italia, ha fornito una soluzione di ricarica per mobilità sostenibile “chiavi in mano” ad Atm, l’azienda trasporti milanesi, impegnata nella transizione full electric della sua intera flotta di mezzi pubblici entro il 2030.

La soluzione include 15 caricatori “Terra 124” installati presso il Deposito Atm di San Donato. Consentono agli e-bus di restare in servizio senza la necessità di una ricarica intermedia durante il giorno. La fornitura ha riguardato la progettazione, la realizzazione dell’infrastruttura elettrica, il collegamento del sistema di ricarica alla sottostazione Atm, l’installazione di Esm (EcoFlex Energy Storage Module da 324 kWh che consentirà di testare sperimentalmente il potenziale futuro riutilizzo dei pacchi batteria degli e-bus, dando loro una seconda vita come accumulatori stazionari) nonché di Evss (EV Site Solution, ottimizzare il processo di ricarica riducendo al minimo la richiesta di energia).

Atm gestisce 158 linee di autobus che coprono una rete di 1.550 km. Si stima che la conversione degli autobus, una volta completata, comporterà una riduzione dei consumi di gasolio pari a 30 milioni di litri all’anno e una di emissioni di anidride carbonica pari a 75mila tonnellate all’anno.














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