La connettività in azienda? Passa da 5G, soluzioni integrate e… Con WindTre Business

di Piero Macrì ♦︎ La telco si propone come unico interlocutore per le imprese: offre servizi di security, cloud, collaboration, data analytics, private network e IoT. Canali distributivi e di gestione dei clienti differenziati per profili di business. Focus su efficienza energetica e smart IoT. Ne parliamo con Mauro Cucci

La telefonia non è più la gallina dalle uova d’oro. E’ un mercato competitivo ma non remunerativo. Per tutti gli operatori la parola d’ordine è accelerare il processo di trasformazione e sviluppo oltre il core business tradizionale, puntando su cloud e servizi alle imprese. Insomma, mentre le telco investivano in infrastruttura, ormai vista dai clienti come una pura commodity, i veri soldi li hanno fatti i grandi provider di servizi digitali. Un fenomeno che sollecita le telco a guardare a nuovi modelli industriali. Per WindTre Business, divisione del gruppo dedicata alle imprese, la strategia è basata sull’offerta di soluzioni integrate, on top alla connettività ultrabroadband, erogabili attraverso la propria infrastruttura Cloud presente a Milano e Roma o in partnership con le infrastrutture pubbliche degli hyperscaler. Rete fissa (Ftth e Fttc attraverso la propria infrastruttura e diverse aziende partner), mobile (4G e 5G) e declinazioni ibride come Fwa (Fixed Wireless Access) sono le tecnologie abilitanti. Centrale, in questa prospettiva, il ruolo delle reti 5G. Andranno a creare innumerevoli servizi in svariati ambiti applicativi, in primis quello manifatturiero. Monitoraggio a distanza di persone e asset, interazione robot collaborativi, soluzioni di realtà aumentata per il supporto alla forza lavoro sul campo, soluzioni evolute di videosorveglianza e sicurezza.

Con le opportunità introdotte del 5G sarà importante riuscire a giocare un ruolo di primo piano nell’offerta di servizi e applicazioni IoT verticali. Una digital transformation che richiede competenze specialistiche di cybersecurity, big data, intelligenza artificiale, internet of things e cloud computing. Con la fusione tra Wind e H3G nel 2016 e la nascita del brand WindTre nel marzo 2020 l’operatore telco italiano, sotto la guida di Jeffrey Hedberg, ha valorizzato le sinergie tra le due società, modernizzando la rete, i sistemi, i canali e la gestione dei clienti delle due entità. Da aprile è previsto il passaggio di consegne: a ricoprire la carica di amministratore delegato saranno Gianluca Corti e Benoit Hanssen, rispettivamente chief commercial officer e chief technology officer. La loro gestione congiunta – si legge nella nota rilasciata dal gruppo – rafforzerà la leadership dell’azienda nel mercato mobile e, nello stesso tempo, accelererà lo sviluppo in campi diversi dal core business tradizionale.







Con un fatturato di circa 5 miliardi di euro la telco di proprietà del gruppo di Hong Kong Ck Hutchison affronta la modernizzazione della rete con due obiettivi di sostenibilità: quello ambientale, con il goal di ridurre del 70% le emissioni unitarie di traffico per raggiungere la carbon neutrality entro il 2030, e quello economico, con un modello di business supportato da soluzioni e servizi cloud. Tra le aziende a usufruire dei servizi di WindTre, Telepass e Rossignol. Il ceo di Telepass Gabriele Benedetto, in una recente campagna pubblicitaria, sottolinea come, grazie alla velocità e all’affidabilità della connettività offerta da WindTre Business, aziende e veicoli possano essere connessi attraverso servizi di telematica avanzata mentre Simone Mancini, head of marketing di Rossignol, ribadisce l’importanza di una rete a supporto delle interazioni con i clienti. Per capire come sta evolvendo l’offerta della divisione business Industria Italiana si è confrontata con Mauro Cucci, Direttore BU Business Sme & Microbusiness di WindTre.

 

Monetizzare l’aumento esponenziale del traffico

Con la fusione tra Wind e H3G nel 2016 e la nascita del brand WindTre nel marzo 2020 l’operatore telco italiano, sotto la guida di Jeffrey Hedberg, ha valorizzato le sinergie tra le due società, modernizzando la rete, i sistemi, i canali e la gestione dei clienti delle due entità

Connettività mobile e fissa non garantiscono di per sé la sostenibilità delle telco. In dieci anni, secondo l’ultimo rapporto Asstel, l’associazione di categoria, l’intera filiera ha perso 12 miliardi di euro. L’aggiornamento e manutenzione delle infrastrutture costano. Nel 2020 questa voce ha assorbito 200 milioni di euro cui vanno aggiunti 100 milioni per l’acquisto delle licenze, che comprendono sia la spesa per il rinnovo delle licenze pre-esistenti sia quella per l’acquisto delle frequenze 5G (rateizzata dagli operatori in 5 anni a partire dal 2018 e che vedrà nel 2022 un ulteriore esborso di oltre 2 miliardi per le frequenze a 700 Mhz). Cifre importanti, dunque, che tolgono ossigeno ai ricavi. Nel 2010 il comparto valeva 41,9 miliardi mentre nel 2020 è sceso a 28,3 miliardi di cui 15,5 generati dal traffico fisso e 13 da quello mobile. Il fenomeno più allarmante è il calo di redditività. Nel periodo 2010-2020 il valore assoluto del margine lordo (ebitda) è passato da 16,83 a 10,36 miliardi mentre il margine netto si è ridotto da 8,4 a 2,7 miliardi. Quel che invece non scende è il traffico internet: dal 2019 è aumentato del 63% su rete fissa mentre, nel periodo 2017-2021, su rete mobile è più che quadruplicato. 

 

La sfida? Realizzare soluzioni integrate

Mauro Cucci, Direttore BU Business Sme & Microbusiness di WindTre

«A volte si dà per scontata la connettività, la si considera una commodity. Ma è sbagliato, dice Cucci. Per poter offrire servizi digitali competitivi la rete va personalizzata. E per fare questo servono più ingredienti. Da una parte connettività di qualità, che vuol dire avere una rete sempre più performante, affidabile e sicura. Dall’altra, occorre completare la connettività con servizi di security, cloud, collaboration, data analytics, private network e Iot». Per WindTre Business la sfida è realizzare soluzioni integrate, senza che la singola azienda debba fare riferimento a fornitori diversi per poterle implementare. Con questo tipo di approccio al mercato, non di sola connettività, ma di servizio, aumenta infatti la complessità, che WindTre Business semplifica proponendosi come unico interlocutore. «Il rischio per i clienti è avere un fornitore per la connettività, uno per i servizi, uno per l’hardware e uno per la system integration. Noi interpretiamo invece un ruolo da regista, coordinando e mettendo a fattor comune le quattro diverse competenze», spiega il manager.

 

Un’infrastruttura distribuita: il futuro è edge

Nel corso dell’anno WindTre ha continuato, nell’ambito dei progetti finanziati europei, la sperimentazione dei nuovi paradigmi applicativi basati sull’uso dell’edge computing per migliorare le performance delle risorse computazionali disponibili sul territorio. Si tratta di una rete di micro data center in grado di erogare localmente servizi ad alto valore computazionale riducendo i tempi di latenza per soluzioni nell’ambito dell’automotive, del comparto energetico e dell’industria. La virtualizzazione della rete, ossia la separazione dei servizi di rete dall’hardware sottostante e il raggruppamento delle risorse della rete fisica, abiliterà servizi di network slicing, segmenti di rete (letteralmente delle “fette”) che condividono la medesima infrastruttura fisica di accesso e trasporto e supportano diverse applicazioni con caratteristiche e requisiti specifici. Una stessa rete può avere molteplici “slice”, ciascuna dedicata a servizi o clienti specifici. La virtualizzazione della rete – come spiegato da Cucci – consentirà di automatizzare diverse attività, di diventare più flessibile e ottimizzare l’allocazione di risorse in base alle performance richieste. L’edge permetterà a WindTre di offrire una piattaforma integrata fatta di rete e risorse computazionali integrate e dinamiche in grado di fornire ai clienti e partner soluzioni applicative facilmente implementabili e replicabili su tutto il territorio nazionale.

 

Intelligenza artificiale e analytics

Per WindTre Business, divisione del gruppo dedicata alle imprese, la strategia è basata sull’offerta di soluzioni integrate, on top alla connettività ultrabroadband, erogabili attraverso la propria infrastruttura Cloud presente a Milano e Roma o in partnership con le infrastrutture pubbliche degli hyperscaler

L’intelligenza artificiale è la componente che permette ai sistemi di analizzare il proprio ambiente e agire di conseguenza con un certo grado di autonomia. Applicata alle reti tlc, è fondamentale non solo per la gestione del controllo degli elementi di rete, ma per continuare a immaginare nuove soluzioni per i diversi comparti industriali. In primo piano anche la blockchain, il registro virtuale che traccia pubblicamente tutte le transazioni degli utenti che lo usano. Su entrambe le nuove frontiere digitali, WindTre continua a lavorare per definire metodologie di integrazione delle tecnologie nei processi organizzativi e per sviluppare potenziali ecosistemi tecnologici. «La rete intelligente – racconta Cucci – permette di acquisire dati che possono essere rilevanti per il business. In tutti i punti di interazione con il cliente possiamo raccogliere i dati in forma aggregata e anonima per abilitare un modello di conoscenza data driven. Per tutte quelle realtà retail siamo per esempio in grado di fornire informazioni sulla durata e frequenza dei clienti all’interno dei punti vendita e, attraverso analisi di roaming, capire da dove arrivano. Sono informazioni strategiche per le amministrazioni comunali per gestire al meglio il traffico stradale in base agli spostamenti delle persone. Si pensi alla definizione dello scheduling delle aziende di trasporto pubblico. Per stabilire orario e frequenza delle corse è indispensabile avere degli analytics. Ed è un’intelligenza che portiamo a bordo della nostra rete». 

 

Canali distributivi e di gestione dei clienti differenziati per profili di business

Con le opportunità introdotte del 5G sarà importante riuscire a giocare un ruolo di primo piano nell’offerta di servizi e applicazioni IoT verticali. Una digital transformation che richiede competenze specialistiche di cybersecurity, big data, intelligenza artificiale, internet of things e cloud computing

WindTre ha servizi e strutture che indirizzano esigenze diversificate. Oltre 4.500 negozi di cui 2.000 specializzati per offrire servizi sul segmento micro-business. Più di 1.200 consulenti che lavorano come agenti per il comparto pmi. Il brand WindTre Business, inoltre, garantisce assistenza ai clienti attraverso consulenti specializzati che rispondono dall’Italia 24 ore su 24 e offre soluzioni mirate alle esigenze delle singole imprese. In particolare, le aziende più grandi e strutturate sono seguite da una rete di key account manager, coadiuvati da sales engineering dedicati, che annualmente progettano oltre 8.000 soluzioni tecnologiche personalizzate. Prima della fusione esisteva Wind, con un’offerta soprattutto mirata a pubblica amministrazione e big industriali come Enel, mentre H3G era focalizzata sul segmento micro business. Dal matrimonio delle due aziende si è realizzata una copertura a 360 gradi, consumer e business. Quest’ultimo comparto vanta oltre 800 mila referenze che includono professionisti, micro, piccole, medie e grandi aziende

 

Soluzioni verticali di efficienza energetica e smart IoT 

La divisione business di WindTre sta lavorando per mettere a catalogo un ampio spettro di soluzioni verticali. Tra queste, per esempio, quella legata alla sostenibilità e all’efficienza energetica. Prevede un cruscotto di supervisione e di analisi che evidenzia i consumi energetici e che consente di mettere in atto tutta una serie di interventi per ridurre la spesa globale. Centrale, in questo senso, il ruolo dei competence center WindTre Business che si occupano di analytics e che si rivelano essenziali per creare applicazioni smart IoT, anche in 5G. «Porti, aeroporti, stadi, aree industriali. Il 5G è il candidato ideale per perimetri ampi ma circoscritti dove si ha bisogno di una connettività performante a bassissime latenze e di sicurezza, afferma Cucci. In questi casi, le attuali tecnologie radio presentano dei limiti e non possono garantire performance di grande qualità poiché si devono connettere oggetti e persone in movimento con altissimi standard di sicurezza». 

La divisione business di WindTre sta lavorando per mettere a catalogo un ampio spettro di soluzioni verticali. Tra queste, per esempio, quella legata alla sostenibilità e all’efficienza energetica

5G, l’abilitatore dell’Internet of Everything

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Uno degli use case di WindTre Business è la partnership con Italgas per supportare la digitalizzazione dell’intera rete gas attraverso l’infrastruttura NB-IoT di WindTre

Uno degli use case di WindTre Business è la partnership con Italgas per supportare la digitalizzazione dell’intera rete gas attraverso l’infrastruttura NB-IoT di WindTre. In particolare, la soluzione combina le Sim IoT di WindTre Business con un Apn privato per la trasmissione sicura dei dati di rete ai data center Italgas e a una piattaforma di gestione dei servizi Cisco/Jasper. La struttura consente a Italgas il monitoraggio in tempo reale delle operazioni di rete, la gestione di eventuali allarmi, l’analisi dei big data e la manutenzione predittiva. Attraverso i servizi WindTre Business, inoltre, Italgas può effettuare la lettura a distanza dei consumi di gas ed evitare così la necessità di spostamenti del personale di servizio per rilevare possibili anomalie, con importanti efficienze operative e un ridotto utilizzo di carburante per il trasporto.

 

Reti dinamiche che si autoregolano

Il 95% della popolazione italiana sfrutta attualmente una connettività di rete dinamica che modula lo spettro delle frequenze 4G e 5G. E’ la rete che sceglie la connessione più opportuna in funzione di un insieme di variabili, dai device che si stanno utilizzando al tipo di copertura e all’applicazione utilizzata. «Rispetto all’Lte il 5G richiede partnership differenti, ma la strada è segnata, spiega Cucci. Metteremo a punto un’offerta di reti private 5G, attualmente a uno stadio di proof of concept, che renderanno disponibili tutti i vantaggi, di questa tecnologia, vale a dire velocità, latenza e capacità di numero di dispositivi connessi, combinate ai vantaggi delle soluzioni di edge computing».

 

Fwa, tecnologia di accesso ibrida radio fibra potenziata dal 5G

Una digital transformation che richiede competenze specialistiche di cybersecurity, big data, intelligenza artificiale, internet of things e cloud computing. Con la fusione tra Wind e H3G nel 2016 e la nascita del brand WindTre nel marzo 2020 l’operatore telco italiano, sotto la guida di Jeffrey Hedberg, ha valorizzato le sinergie tra le due società, modernizzando la rete, i sistemi, i canali e la gestione dei clienti delle due entità

Il Fixed Wireless Access (Fwa) è una tecnologia di accesso ibrida radio-fibra molto interessante, che può avere un ruolo come tecnologia complementare a 4G5G, soprattutto in ambito industriale. «Si pensa che sia dedicata alla sola utenza consumer ma in realtà non è così. Se da una parte risolve l’accesso ultimo miglio, dove non arriva la fibra o dove la connettività è limitata al rame, dall’altra la si può utilizzare come accesso secondario, una sorta di backup alla connettività primaria in fibra ottica. Abbiamo investito molto sulla tecnologia Fwa, sia sulla parte consumer che sulla parte business e l’evoluzione di questo mercato è ovviamente associata al 5G in quanto ne potenzierà le performance».

 

L’ approccio è multicloud

WindTre ha accordi con vari public service provider, ma ha anche una propria soluzione cloud, con nodi a Milano e Roma. Nell’uno e nell’altro caso l’operatore è in grado di costruire l’autostrada digitale per l’interconnessione realizzando specifiche soluzioni multicloud. «Sulla base delle specifiche esigenze dell’infrastruttura IT del cliente siamo in grado di indirizzare il cliente verso la miglior piattaforma cloud in termini di performance e pricing garantendo la connettività e l’accesso alle piattaforme multicloud nel modo ottimale. Ancora una volta, dice Cucci, risolviamo tutta la complessità offrendo soluzioni integrate. Prima i dati erano on premise, oggi sono ovunque. I dipendenti lavorano in sede, in mobilità, in smart working. Il ruolo della connettività è profondamente diverso dal passato e necessita di soluzione adeguate al nuovo stile di lavoro».

 

(Ripubblicazione dell’articolo pubblicato il 21 marzo 2022)














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