Dalla logistica per l’industria siderurgica e ferroviaria all’IA. Il futuro secondo Bertolotti, uno dei protagonisti

di Laura Magna ♦︎ L'azienda toscana, 27 mln di fatturato nel 2022, è diventata negli anni un fornitore chiave nella logistica per il siderurgico e nel ferroviario. Fra i clienti ArcelorMittal, Swiss Steel, Marcegaglia, Alstom Hitachi. Ora è divisa in tre divisioni: Industries (servizi per le aziende siderurgiche), Rail (manutenzione treni) e AIWorks (software e automazione). Internazionalizzazione: dopo la fondazione di Bertolotti Usa nel 2022, arrivano Bertolotti India e Bertolotti France. Ne parliamo con l'ad Luca Barneschi

Bogie Rotator di Bertolotti Train. Il ribaltatore è progettato per sollevare e ruotare un telaio del carrello o il carrello completo all'altezza e alla posizione opportune per consentire ispezioni e interventi di manutenzione specifici da parte dell'operatore

Dal trasporto di lignite ai sistemi complessi end to end di logistica e manutenzione per la siderurgia, l’aeronautica e il ferroviario. È la parabola di Bertolotti, così come a Industria Italiana l’ha raccontata l’ad Luca Barneschi, subentrato nel 1998 nella proprietà dell’azienda fondata 16 anni prima intorno alle miniere di lignite della Val di Cecina in Toscana. «Bertolotti si occupava di costruire sistemi per trasportare il combustibile che veniva estratto nelle cave e usato per la produzione di energia – dice Barneschi – le cave ora sono chiuse. Ma negli anni, abbiamo sviluppato un poderoso know-how al servizio del polo siderurgico di Piombino, diventando un fornitore di primaria importanza per la logistica dell’industria dell’acciaio». Tra i clienti principali ci sono ArcelorMittal, Swiss Steel e in Italia Marcegaglia nel settore siderurgico, e nell’ambito ferroviario, Sncf in Francia, Rif in Italia e Network Rail nel Regno Unito, oltre ad Alstom Hitachi. L’azienda conta attualmente 120 dipendenti, con un fatturato nel 2022 di 27 milioni di euro e un backlog di oltre 70 milioni di euro. La crescita del gruppo è stata estremamente significativa, passando da 3 milioni di euro nel 1998 a un valore consolidato di 27 milioni di euro nel 2022.

Questa crescita ha reso necessaria l’entrata nel mercato finanziario, prima tramite l’emissione di bond sul mercato di Vienna e poi attraverso Egm con just listing, “per aumentare la visibilità e aumentare la disciplina fiscale, come una società quotata senza aver definito il target di raccolta”. La crescita è destinata a proseguire anche grazie agli investimenti previsti a piano industriale: oltre 20 milioni di euro nei prossimi 4 anni.







La meccatronica che realizza impianti per la logistica sulle colline fiorentine

Luca Barneschi, ad di Bertolotti.

Bertolotti sorge su una collina nel fiorentino, in un’area molto poco industriale, «ma dove in realtà esiste una tradizione meccanica che ha fornito risorse significative che hanno contribuito alla crescita dell’azienda nel tempo». E sulle colline toscane realizza sistemi chiavi in mano per la movimentazione delle merci dall’uscita della linea fino ai camion che li trasportano al cliente finale e sistemi per la manutenzione dei treni.

«Il nostro processo è interamente verticalizzato – spiega Barneschi – Dall’ideazione della proposta, al disegno, al calcolo strutturale, all’analisi dei rischi specifici e funzionali. Ci occupiamo poi della realizzazione della macchina, eseguendo tutti i lavori di carpenteria, fino al montaggio e la messa in servizio. Il cliente viene da noi con un problema e esce con una macchina che ha una soluzione a quel problema».

Industries, Rail e AiWork: le tre anime di Bertolotti

Più in dettaglio, Bertolotti si compone di tre divisioni: Industries, Rail e AiWork. Industries si rivolge alle siderurgie e si pone come un interlocutore logistico unico, capace di sviluppare impianti per la movimentazione dei materiali, soluzioni complete dall’uscita della linea produttiva fino alla spedizione del prodotto verso il cliente finale.

Il punto di forza di Bertolotti sono gli agv, macchine intelligenti automatizzano il trasporto del materiale e del semilavorato, come per esempio i rotoli di lamiera che servono alla Bmw per realizzare le auto.

«Il nostro punto di forza sono gli agv, veicoli a guida autonoma, senza operatore, senza binari: macchine intelligenti che captano gli ostacoli, che siano fissi o mobili, anche le persone e che realizzano l’obiettivo di automatizzare il trasporto del materiale e del semilavorato, per esempio i rotoli di lamiera che servono alla Bmw per realizzare le auto. Rotoli che escono fuori dal laminatoio e hanno bisogno di essere movimentati: costruiamo quindi sistemi capaci di trasportare oggetti voluminosi con peso di 40-50 tonnellate, ma anche acciaio liquido oltre le 160 tonnellate. Le nostre sono macchine di carpenteria molto sofisticate su cui applichiamo guida naturale, plc e automazione. E otteniamo l’obiettivo collaterale di ridurre il rischio di infortuni, sottraendo al lavoro umano i processi più pericolosi».

Nel 2017, viene fondata Bertolotti Rail: l’attività è già in essere dal 2010, anno in cui Bertolotti inizia a trasferire il proprio know-how maturato nella siderurgia in questo settore che è per molti versi affine. «Il 2017 è un anno di svolta – spiega Barneschi – in cui passiamo attraverso un concordato preventivo e prendiamo decisioni strategiche decisive. In quello stesso anno si è verificato un cambio manageriale e nuove strategie sono state implementate. Nel mondo ferroviario abbiamo un portafoglio prodotti che copre l’80% della manutenzione di treno e vogliamo arrivare al 90%: per diventare un interlocutore unico per quel genere di cliente».

I sistemi cala carrelli con funzione integrata di sostituzione assili e componenti sotto cassa sono adatti per i sistemi metropolitani ma anche per il cambio dei carrelli per treni Emu, alta velocità o locomotive di grandi dimensioni.

Per crescere al servizio dei clienti del trasporto ferroviario, l’azienda sta investendo in un polo ferroviario, dove Bertolotti Rail concentrerà la propria attività. Questo polo si sviluppa attraverso un deposito ferroviario a Pontassieve, con 16.000 metri quadrati coperti collegati al tronchetto ferroviario. «Si tratta di un’evoluzione cruciale per il business – dice Barneschi – perché chiaramente focalizzeremo la nostra attività proprio nel luogo dove serve».

L’espansione internazionale e l’ingresso nell’IA

Le ultime novità riguardano infine l’espansione internazionale e l’ingresso nel mondo dell’IA. Nel 2022 viene fondata Bertolotti Usa, nel 2024 Bertolotti India e Bertolotti France, con sedi operative rispettivamente a Pittsburgh, New Delhi e Parigi. «Le sedi operative comprendono un’area commerciale e un’area tecnica – spiega l’amministratore delegato – in grado di seguire da vicino il mercato e rispondere rapidamente alle esigenze dei clienti. Il mercato statunitense nel 2023 ha visto l’azienda ottenere contratti per un valore di 38 milioni di dollari, mentre in India c’è un mercato potenziale in crescita nel settore ferroviario e siderurgico, e in Francia si è consolidata una presenza storica».

Fondata nel 2023, Bertolotti AiWorks è specializzata nello sviluppo e nella progettazione di software e sistemi robotici per l’automazione dei processi industriali.

Nel 2023 è stata infine fondata Bertolotti AIWorks, focalizzata su software e manutenzione predittiva. «Non ci limitiamo più a fornire impianti, ma tracciamo anche la vita futura degli stessi durante il loro utilizzo operativo. Questo ha due risvolti importanti: la produzione di nuovi macchinari basati sull’esperienza dei macchinari installati e la fornitura di expertise ai clienti per evitare fermi, sia nel settore siderurgico che ferroviario».

Bertolotti AIWorks fornisce supporto alle altre due divisioni attraverso software sviluppati internamente: «per esempio quelli che governano i veicoli a guida autonoma – spiega l’ad – Vogliamo detenere il know how non tanto per aumentare i margini internalizzando una produzione ma più per sviluppare una tecnologia totalmente in casa. Questo ci permette di essere considerati partner importanti per la logistica da un lato. E per i treni di diventare interlocutori unici di chi si occupa di manutenzione: è dunque una scelta strategica».














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