Tra manutenzione predittiva, digital twin e cybersecurity: parte il 3 maggio la seconda edizione di Cim4.0 Academy

C’è tempo fino al 19 aprile per candidarsi all’accademia del competence center piemontese. Corsi full e part time, laboratori in presenza e lezioni da remoto, si rivolgono a professionisti che vogliono riqualificare le proprie competenze in ottica 4.0. Qui la guida completa con tutte le informazioni utili per presentare domanda

La Linea Pilota Digital Factory di CIM4.0, uno degli spazi utilizzati dai partecipanti all'Academy

Chiuderanno il 19 aprile le candidature alla seconda edizione di CIM4.0 Academy, l’accademia del Competence Center piemontese CIM4.0, che si rivolge a middle manager o a professionisti – anche disoccupati – che desiderano rivedere le proprie competenze. CIM4.0, di cui sono capofila Università e Politecnico di Torino, insieme a 23 aziende del territorio è il Competence center punto di riferimento nazionale per l’industria 4.0, con una forte specializzazione sull’Additive Manufacturing e la Digital Factory. Da qui l’idea di contribuire a creare, attraverso l’accademia, professionisti della transizione digitale, formati alle competenze trasversali sulle tecnologie e sui modelli operativi da queste abilitati.

L’obiettivo finale è quello di concretizzare le competenze, attraverso sfide aziendali reali, in capacità di indirizzare, guidare e gestire la trasformazione digitale ed il relativo re-engineering dei processi di aziende operanti in diversi settori industriali e manifatturieri, con ricadute positive anche sui territori. Con l’aiuto di Cristina Cibrario, coordinatrice per la formazione di CIM4.0 e di Giulia Marcocchia, co-responsabile scientifico dell’accademia, abbiamo costruito una guida ad uso dei middle manager che ne sono destinatari, per descrivere quali sono le competenze e il valore aggiunto che l’Academy potrà portare a loro ed alle aziende, in particolare modo alle pmi, di cui fanno (o faranno) parte.







A chi si rivolge: middle manager che vogliono fare un upgrade o riqualificarsi L’Academy si rivolge a lavoratori inseriti in aziende ma anche alle persone in cerca di occupazione che desiderano riposizionarsi, parliamo quindi di attività di reskilling e upskilling. Ovvero, rispettivamente, dello sviluppo di competenze aggiuntive che riqualificano i professionisti e dello sviluppo di abilità nuove e differenti per permettere al partecipante di ricoprire un ruolo diverso in azienda. I destinatari, che sono tipicamente i responsabili di area tecnica e area business, hanno necessità di approfondire temi tecnologici ma senza diventarne esperti: l’accademia non forma programmatori o tecnici di additive manufacturing o data science, ma offre gli strumenti in termini di conoscenza e applicazioni concrete per articolare efficacemente le tecnologie digitali con i processi esistenti in un contesto estremamente dinamico ed ecosistemico. Ogni partecipante avrà un tutor che lo seguirà durante tutto il percorso e che lo guiderà in tutte le attività, una figura di riferimento che fornirà anche validi strumenti di valutazione dell’apprendimento.

 

Costi e agevolazioni

La prima classe dell’Academy durante una lezione nell’Aula Formazione del CIM4.0. Per quanto riguarda la seconda edizione di Cim4.0 Academy, le candidature chiuderanno il 19 aprile. L’accademia del Competence Center piemontese si rivolge a middle manager o a professionisti – anche disoccupati – che desiderano rivedere le proprie competenze. CIM4.0, di cui sono capofila Università e Politecnico di Torino, insieme a 23 aziende del territorio è il Competence center punto di riferimento nazionale per l’industria 4.0, con una forte specializzazione sull’Additive Manufacturing e laDigital Factory. Da qui l’idea di contribuire a creare, attraverso l’accademia, professionisti della transizione digitale, formati alle competenze trasversali sulle tecnologie e sui modelli operativi da queste abilitati

L’investimento è tutto sommato contenuto: 7mila euro a partecipante ma per le pmi è prevista una copertura del 50% dei costi da parte di CIM4.0, in ossequio al suo mandato di ente mirato al trasferimento tecnologico verso le pmi. Inoltre sono previste formule di consulenza, grazie alla collaborazione con Innova Finance, per agevolare le imprese nell’ottenimento del credito di imposta sulla formazione 4.0 in cui le 350 ore dell’Academy possono rientrare. Ancora, CIM4.0 ha pubblicato un bando per cinque borse di studio per persone disoccupate over 30, l’altra categoria a cui l’Academy si rivolge.

 

Come ci si iscrive

Se per tutte le altre iniziative di CIM4.0 l’iscrizione avviene online compilando un modulo, per l’Academy la procedura è differente. Il form a cui si accede da questa pagina (clicca qui) serve a inviare una richiesta di contatto: CIM4.0 si propone di incontrare one to one – da remoto – tutti i potenziali candidati per raccontare loro la struttura dell’Academy. Mentre scriviamo ci sono ancora posti disponibili per la seconda edizione del corso che partirà il 3 maggio in modalità part time.

 

Modalità di fruizione 1: part time

Il corso si articola su 350 ore di formazione, su un totale di 5 mesi con frequenza settimanale di 16 ore strutturata come segue: martedì e mercoledì dalle 16 alle 18 in modalità virtuale; venerdì tra le 8,30 e le 12,30 e dalle 13,30 alle 17,30 in presenza presso l’Aula Formazione del CIM e infine il sabato mattina in modalità virtuale (9,00-13,00).

 

 

Le classi

Un partecipante della prima edizione sperimenta la realtà virtuale. L’obiettivo finale dell’Academy di Cim4.0 è quello di concretizzare le competenze, attraverso sfide aziendali reali, in capacità di indirizzare, guidare e gestire la trasformazione digitale ed il relativo reengineering dei processi di aziende operanti in diversi settori industriali e manifatturieri, con ricadute positive anche sui territori

Le classi sono composte idealmente da 40 persone, ma per attivare l’accademia è necessario avere 20 partecipanti e la forbice massima arriva a 60 partecipanti per corso. Ogni anno ci saranno due edizioni, con l’ambizione di arrivare a tre edizioni all’anno per formare tra gli 80 e i 120 manager che nel futuro guideranno l’azienda sulla via della trasformazione digitale.

 

Modalità di fruizione 2: in presenza o online

Dato il periodo storico, e il rischio di nuovi lockdown, le lezioni sono in modalità mista e prevedono momenti di aula e momenti da remoto per garantire anche agli utenti la massima flessibilità. Ma poiché l’obiettivo finale dell’Academy è trasformare le conoscenze in capacità e competenze, il corso prevede momenti in cui «ci si sporca le mani nei laboratori e nelle linee pilota», che sono collocate nella sede del CIM4.0, in Corso Settembrini 178, Torino. Le linee pilota sono stanzialmente il fulcro del Competence Center: linee dimostrative di manifattura, costruite sull’intersezione tra tecnologie abilitanti (che vanno dell’AI, alla sensoristica, al cloud, alle smart grid, alla manifattura additiva) e ambiti di attività, i quali per il CIM4.0 sono tre. Ovvero soluzioni per manifattura e processi avanzati industria 4.0, automotive e aerospazio. Le “pilot lines” del Centro torinese operano dunque su due ambiti differenti. Il primo è l’additive manufacturing per prodotti in metallo e leghe metalliche e il secondo è la Digital Factory, che include, solo per citarne qualcuna, attività come Predictive Maintenance & Prognostics, Digital Twinning, Communication & Cybersecurity.

 

Teoria e pratica

Enrico Pisino, ceo di Cim 4.0. L’investimento per iscriversi all’Academy è tutto sommato contenuto: 7mila euro a partecipante ma per le pmi è prevista una copertura del 50% dei costi da parte di CIM4.0, in ossequio al suo mandato di ente mirato al trasferimento tecnologico verso le pmi. Inoltre sono previste formule di consulenza, grazie alla collaborazione con Innova Finance, per agevolare le imprese nell’ottenimento del credito di imposta sulla formazione 4.0 in cui le 350 ore dell’Academy possono rientrare

Il programma alterna momenti di formazione pratica a momenti di condivisione di conoscenza. Dunque i partecipanti potranno entrare direttamente in contatto con professionisti attualmente impegnati nell’ecosistema dell’innovazione internazionale, provenienti da alcune delle 23 Grandi Imprese consorziate, e con i più qualificati professori delle due Università (Politecnico e Università di Torino). Durante i corsi si alterneranno momenti di apprendimento teorico a momenti in cui si passerà all’azione pratica con lo svolgimento di workshop piuttosto che cimentandosi nella soluzione di un caso reale aziendale durante la fase di project work. Il filo conduttore del corso sarà un progetto vero e proprio che i partecipanti, divisi in team, dovranno approfondire e finalizzare.

 

La struttura dell’Academy: step, moduli, corsi

L’accademia è strutturata per livelli: step, moduli, corsi. Ogni step definisce un obiettivo che si realizza attraverso il completamento dei moduli, che sono i macro argomenti all’interno dei quali si inseriscono i corsi. Partiamo dagli step: il primo è di assessment, per capire quale sia il punto del partecipante in termini di competenze e di contesto. Il secondo è focalizzato sul system thinking ed è un passaggio chiave per fornire le basi del cambio culturale necessario alla trasformazione digitale e della creazione di valore in network . In questo step si affrontano temi legati alla creazione di intelligenza sistemica e comprensione delle dinamiche di ecosistema. Il terzo step è quello che entra nel vivo dei principi fondamentali ed esempi applicativi delle tecnologie 4.0, per poi passare alle competenze sistemiche. Il quinto passaggio è quello con cui concretizziamo le conoscenze acquisite attraverso il project work, in cui la classe viene divisa in gruppi di 5 persone che devono svolgere un compito assegnato da un’azienda, in maniera collaborativa usando competenze e conoscenze acquisite durante gli steps precedenti, e preparando un rapporto che verrà infine discusso insieme ai docenti». Il quinto passaggio è quello con cui concretizziamo le conoscenze acquisite attraverso il project work, in cui la classe viene divisa in gruppi di 5 persone che devono svolgere un compito assegnato da una pmi, in maniera collaborativa usando competenze e conoscenze e preparando un rapporto che verrà infine discusso insieme ai docenti». L’ultima tappa del percorso è un nuovo assessment: il primo era servito a mappare il bagaglio con cui la persona arriva, per seguire la sua evoluzione, l’ultimo, dopo sei mesi, per valutare come la trasformazione di conoscenza in capacità e competenze si è verificata.

La struttura del percorso. Ogni step è composto da uno o più moduli, macrotemi all’interno dei quali a loro volta sono rappresentate le singole materie di studio e applicazione

 

I moduli e i corsi

Ogni step, come sopra descritto, è composto da uno o più moduli, macrotemi all’interno dei quali a loro volta sono rappresentate le singole materie di studio e applicazione. Nel dettaglio:

  • Lo step 1 si compone di due moduli: Welcome(4h) e Assessment(4h), i quali si esauriscono in una singola giornata di frequenza.
  • Lo step 2 riguarda il System thinking, che ha una durata complessiva di 24 ore e si articola in cinque corsi, che riportiamo a titolo esemplificativo. Si va dal Systems thinking applicato all’industria, implicazioni per sostenibilità (8 ore); all’Impatto dello human centered design sul system thinking e risk management in innovation; Value Network e complessità in ambito ecosistemic; Modelli di interazione e social network analysis; Networks e processi organizzativi (tutti corsi da 4 ore ciascuno).
  • Con lo step 3 si entra nel vivo delle tecnologie abilitanti. Si tratta anche della parte, insieme allo step successivo, più corposa del corso, con una durata di 20 giornate lavorative. I moduli in questo caso sono i seguenti:
    1. Tecnologie abilitanti i 4.0 digital twin, ar/vr, 5g (32h);
    2. Additive manufacturing (32h);
    3. Cybersecurity (16h);
    4. Predictive maintenance (16h);
    5. Worldclassmanufacturing (32h).
  • Lo step 4 invece si focalizza sullo sviluppo delle competenze manageriali-sistemichee si conclude con il project work, la “prova” pratica finale che mette in evidenza come applicare la teoria alla pratica delle aziende e della produzione. I moduli afferenti, che si articolano in 13 giornate lavorative oltre le 5,75 del project work, sono i seguenti:
    1. Agile, lean management (32h);
    2. Platform design and management (30h);
    3. Problem solving, design thinking (30h);
    4. Approfondimento evoluzione legislazioni (12h);
    5. Progetto collettivo (46h).

Il quinto e ultimo step coincide con il modulo del Final assessments (8h), che si svolge in due mezze giornate e serve a valutare i risultati raggiunti dai partecipanti al termine dell’Academy e successivamente a distanza di sei mesi dalla fine del percorso.

 

I trainer

Luca Iuliano, presidente Cim4.0 e tra i trainer dell’Academy. La mag­gior par­te dei trai­ner pro­ven­go­no dal­le impre­se con­sor­zia­te e part­ner di CIM4.0 e dal­le due Uni­ver­si­tà (Poli­tec­ni­co e Uni­ver­si­tà di Tori­no) e sono pro­fes­sio­ni­sti di rile­van­za inter­na­zio­na­le che han­no scel­to di con­di­vi­de­re le pro­prie cono­scen­ze con i par­te­ci­pan­ti all’A­ca­de­my, con fina­li­tà di upskil­ling e reskil­ling

La mag­gior par­te dei trai­ner pro­ven­go­no dal­le impre­se con­sor­zia­te e part­ner di CIM4.0 e dal­le due Uni­ver­si­tà (Poli­tec­ni­co e Uni­ver­si­tà di Tori­no) e sono pro­fes­sio­ni­sti di rile­van­za inter­na­zio­na­le che han­no scel­to di con­di­vi­de­re le pro­prie cono­scen­ze con i par­te­ci­pan­ti all’A­ca­de­my, con fina­li­tà di upskil­ling e reskil­ling. Per le com­pe­ten­ze Mana­ge­ria­li, ci avva­lia­mo del­l’ap­por­to di Skil­lab, la socie­tà di Unio­ne Indu­stria­le Tori­no e AMMA che van­ta anni di espe­rien­za sul tema. Ecco i trainer: Luca Iuliano, Poli­tec­ni­co di Tori­no, Addi­ti­ve Manu­fac­tu­ring; Barbara Caputo, Poli­tec­ni­co di Tori­no, Data Scien­ce; Luigi Bistagnino, Poli­tec­ni­co di Tori­no, System Thin­king; Roberto Zuffada, Sie­mens, Plat­form Mana­ge­ment; Gian Luca Bottino, Stel­lan­tis, WCM; Stefano Porro, Con­soft, Agi­le Lean Mana­ge­ment

 

Diploma

CIM4.0 Academy è un percorso di alta formazione progettato e realizzato in collaborazione con la Scuola di Master e Formazione Permanente del Politecnico di Torino. I partecipanti riceveranno a fine percorso un certificato dalla Scuola Master e dal CIM4.0 che attesta le competenze acquisite.

 

Verso una trasformazione culturale

Per concludere, la caratteristica principale del progetto è la sua concretezza. «La strada che stiamo percorrendo è quella del lavorare Insieme al territorio accompagnando le persone e le aziende anche dopo il corso, attraverso la raccolta e il monitoraggio di input nuovi ed emergenti. Questo approccio inevitabilmente avrà ricadute positive sul territorio che beneficerà della presenza di risorse qualificate e pronte per le sfide dell’industria 4.0» dice Cibrario. Anche perché quello che intende fare l’Accademia del CIM va ben oltre la frequenza dell’Academy stessa e consiste in quella che Marcocchia definisce «una trasformazione culturale. Non è solo questione di conoscenze, la trasformazione digitale comporta una nuova articolazione di saperi e competenze. Questo richiede un percorso lungo che non si esaurisce nella full immersion di formazione sulle tecnologie, ma necessita dell’acquisizione di una visione globale e complessiva del sistema in cui ci muoviamo». Per questa ragione chi entra nell’Academy entra in un «ambiente multisettoriale in cui esiste reale contaminazione dei saperi e know how, con un continuo avvicendarsi, per ogni corso, di una lezione accademica che spiega i principi della singola tecnologia e dell’applicazione pratica condotta dall’azienda partner del CIM4.0 che trasferisce a sua volta come queste tecnologie siano state integrate nella struttura organizzativa e/o produttiva».














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