Sostenibilità: Phoenix Contact cambia i processi produttivi per eliminare il piombo dai suoi prodotti

L'azienda è già pronta e conforme alle future specifiche e ai requisiti legali voluti dalla commissione europea

La direttiva europea RoHS limita già o addirittura vieta le sostanze che hanno dimostrato di avere effetti dannosi sull'ambiente

Il piombo è un metallo pesante le cui caratteristiche particolari fanno sì che si accumula nell’ambiente e negli organismi, minacciando la salute dell’uomo: già da tempo, il settore dei carburanti ha effettuato l’auspicata conversione, eliminando il piombo dalla benzina. La produzione industriale attenta all’ambiente e alla salute umana è considerata una delle maggiori sfide degli ultimi decenni e dei prossimi anni a venire. La direttiva europea RoHS limita già o addirittura vieta le sostanze che hanno dimostrato di avere effetti dannosi sull’ambiente. Oltre al piombo, però, ci sono ancora sostanze pericolose che non possono essere ancora sostituite a causa delle loro proprietà tecniche ma che si auspica di riuscire a sostituire nel prossimo futuro. L’eliminazione di queste sostanze nocive dalla produzione è necessaria in tutti i settori, soprattutto nel campo dell’elettronica poiché il piombo è presente nelle leghe di rame, largamente utilizzate in questo mercato.

Phoenix Contact ha fin da subito sentito l’esigenza di ridurre la presenza di piombo e le altre sostanze indicate nella direttiva RoHS e nel regolamento Reach, dannose per la salute delle persone e dell’ambiente, consapevole dei benefici a favore dell’uomo e dell’ambiente. Per raggiungere questo obiettivo, l’azienda ha testato vari tipi di materiali e diversi processi produttivi interni per essere conforme alle direttive e preparata alle sfide del prossimo futuro. Nel corso degli anni Phoenix Contact ha prodotto un’ampia gamma di articoli lead-free, tra cui connettori circolari senza piombo, da M5 a M58, a conferma del suo costante impegno per salvaguardare la salute umana e il pianeta. Il processo di trasformazione svolto negli anni da Phoenix Contact, è avvenuto grazie al coinvolgimento di ingegneri e tavoli di lavoro dislocati in diverse parti del mondo, motivati a identificare materiali alternativi, adattati poi a loro volta nei processi di produzione. Da quel momento in poi, la ricerca del materiale giusto – basata su basi scientifiche – ha comportato un costante scambio di idee tra la produzione e il laboratorio tecnologico ed ha richiesto una stretta collaborazione tra fornitori, laboratori tecnologici, sviluppatori di prodotti e reparto di produzione in serie. Per evitare che la produzione destinata ai clienti subisse un rallentamento a causa di approfonditi test sui materiali, Phoenix Contact ha integrato nei suoi processi produttivi nuove macchine, per realizzare prodotti senza piombo.







Il cambiamento è già in atto

Come nel caso della transizione ai carburanti senza piombo, il percorso verso le leghe di rame senza piombo per l’industria elettronica è un progetto che richiede grandi sforzi e molto tempo. Tuttavia, il lavoro necessario per raggiungere questo obiettivo è già in atto da diversi anni. Oggi, chiunque progetti articoli e non voglia rinnovare faticosamente le approvazioni ottenute, deve considerare la direttiva RoHS sin dalla fase iniziale della selezione dei componenti. In questo senso, Phoenix Contact è già pronta e conforme alle future specifiche e ai requisiti legali. Gli sviluppatori possono già pianificare dispositivi a prova di futuro per il mondo di domani e allo stesso tempo proteggere le persone e l’ambiente. A tal fine, Phoenix Contact ha reso già disponibili versioni senza piombo per migliaia di prodotti. La comunità europea impone la dichiarazione di prodotti attuali e futuri conformi ai requisiti della direttiva 2011/65/UE (RoHS 2) e la regolamentazione Reach (1907/2006/CE). Proprio per questo motivo, Phoenix Contact offre un servizio immediato per generare in autonomia le dichiarazioni di conformità di cui si necessita.














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