Sensori Hyperwave Profile Io-Link di Gefran: l’ultima frontiera della comunicazione

La serie Wpl richiede un investimento contenuto e sfrutta tutti i vantaggi della tecnologia magnetostrittiva

Si tratta di trasduttori di posizione magnetostrittivi senza contatto

Lo standard aperto Io-Link per sensori e attuatori è una tecnologia in grado di soddisfare le principali necessità dell’Industry 4.0, soprattutto in ambito diagnostico e ottimizzazione di processi produttivi. Gefran – multinazionale italiana specializzata nella progettazione e produzione di sensori, strumentazione per il controllo di processi industriali, azionamenti elettrici e sistemi per l’automazione – accompagna con successo le trasformazioni del tessuto industriale italiano e propone un’ampia gamma di soluzioni Io-Link, tra cui spicca la serie Wpl. Si tratta di trasduttori di posizione magnetostrittivi senza contatto, dotati di interfaccia Io-Link 1.1 che ne assicura un’integrazione e una comunicazione ottimizzata con le nuove architetture 4.0, tipicamente utilizzate negli impianti di medie-grandi dimensioni destinati ad un’ampia varietà di applicazioni, tra cui: plastica, alluminio, metallo, legno, ceramica, vetro e automotive.

Gli smart sensor Wpl, certificati cUlus, si distinguono per la capacità di raccogliere una maggior quantità di dati di processo e per la loro trasmissione rapida e sicura in modalità digitale, con bit di errore e byte di controllo di coerenza (checksum). Inoltre, sono gli unici sul mercato in grado di fornire, contemporaneamente, dati ciclici relativi a posizione e velocità di spostamento del cursore, disponibili anche in versione con 2 uscite Ssc, utili per l’impostazione di soglie di controllo o di allarme. Degne di nota anche le informazioni acicliche acquisite dai sensori, dati validi sia ai costruttori di macchine per valutarne lo stato di utilizzo e i potenziali guasti, così da migliorare la progettazione delle serie successive, sia agli utilizzatori finali, per mantenere l’impianto in perfette condizioni e per discriminare le cause di errore, in caso di riparazione. Nello specifico, il sensore memorizza il numero di Km realizzati e il time in movement, a favore di una manutenzione periodica programmabile (ad es. ingrassaggio, cambio delle guarnizioni, pulizia). Consente, inoltre, di registrare velocità e accelerazione massime, con l’obiettivo di ricostruire le potenziali cause della produzione di lotti anomali, nonché la temperatura più alta raggiunta dalla macchina, al fine di ottimizzarne le impostazioni ed evitare sovratemperature che potrebbero introdurre false o mancate letture del cursore. Completa il set di funzioni la rilevazione di out of range, ovvero dello spostamento del cursore fuori dall’area di lavoro, dovuto a perdite del segnale, anche di pochi mSec, non rilevabili dal Plc. In aggiunta, la sostituzione del trasduttore risulta particolarmente veloce, in quanto il master Io-Link riconfigura i parametri, rendendoli idonei al nuovo sensore. Infine, i cavi di connessione Io-Link, standardizzati, facilmente reperibili in commercio e ready-to-use, sono garanzia di un’installazione semplificata.







«I sensori Wpl condividono con il resto della gamma i vantaggi derivanti dalla tecnologia magnetostrittiva Hyperwave, in termini di amplificazione del segnale di 15 volte rispetto ai modelli tradizionali, risoluzione inferiore a 0,5µm ed elevata stabilità della misura anche in presenza dei vari disturbi tipici a livello di campo, quali shock, vibrazioni, disturbi Emc e deriva termica» commenta Edoardo Zilioli, sensors marketing manager di Gefran, che conclude «Grazie all’interfaccia Io-Link, la serie Wpl è un concentrato di tecnologia che richiede un investimento contenuto, assolutamente in linea con i componenti utilizzati per la trasduzione di un segnale analogico oppure con un circuito elettronico per la comunicazione in bus di campo».














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