Enrico Magni, Txt: perché abbiamo investito in Reversal Sim

di Piero Macrì ♦︎ L’azionista di maggioranza della software house spiega perché ha puntato (51% delle azioni) sulla nuova Sim presieduta da Giuseppe Vegas (ex numero uno Consob) e guidata da Lorenzo Mion. Obiettivo: un partner che possa portare un know how di processo. Perché l’investimento finanziario deve fare i conti con l’innovazione tecnologica. La struttura snella di Reversal Sim, il rivoluzionario modello fee only e l’accordo con Northern Trust

Enrico Magni, presidente di Txt Group

Reversal Sim – società di raccolta del risparmio controllata al 51% da Enrico Magni, presidente e maggior azionista di Txt Group e presieduta dall’ex numero uno Consob Giuseppe Vegas – sbarca sul mercato italiano con un modello di business fee-only. «Ci caratterizziamo per essere soprattutto una società di consulenza. In Italia, il costo medio della gestione finanziaria si aggira intorno al 3-4%, tra i più alti dei paesi europei. Il modello fee-only (un’unica commissione oltre al costo dei fondi sottostanti) ci permetterà di offrire prodotti che costino almeno la metà rispetto all’offerta sul mercato, con la possibilità di arrivare addirittura a un terzo. Le commissioni base saranno dell’1% e potranno arrivare allo 0,8% all’aumentare dell’importo investito», ha detto Vegas durante la presentazione.

L’obiettivo della startup del fintech è riuscire a movimentare 4-5 miliardi di risparmio nei prossimi cinque anni con un’offerta di prodotti basati sul portafoglio dell’asset manager americano Northern Trust, focalizzato su etf e fondi passivi che movimenta 1.300 miliardi di dollari e che, grazie a Reversal, entra per la prima volta sul mercato italiano. Il business sarà generato in primo luogo da clientela privata (90%) e da investitori istituzionali (10%).







 

Enrico Magni (Txt) spiega le ragioni dell’investimento: sinergie e possibilità di apprendere

Da sx a dx Lorenzo Mion, Giuseppe Vegas, Andrea Sanguinetto

«Txt è da sempre attenta all’innovazione. Siamo convinti che il modello di business di Reversal rappresenti una novità per il mercato italiano» afferma Magni, che ha investito nell’iniziativa attraverso la software house che lui presiede e controlla, a sua volta quotata in Borsa. «Come Txt, nel finance siamo già presenti con diverse soluzioni, di antiriciclaggio e risk management, per esempio, con soluzioni adottate da una decina di banche. E’ un mondo che per noi rappresenta l’opportunità per sviluppare soluzioni digitali evolute. Certo, l’investimento ha un obiettivo di rendimento finanziario, ma quello che più ci interessa è avere un partner in business che possa portare uno specifico know how di processo. Comprendere i meccanismi che sono alla base dell’operatività di Reversal è centrale per sviluppare nuove soluzioni e algoritmi per automatizzare e creare nuova efficienza di processo nel mondo fintech».

Reversal Sim fornisce quindi servizi di consulenza finanziaria innovativa ispirata alle best practice del mondo degli investimenti anglosassone. Combina le competenze e la solidità di Northern Trust, leader mondiale di investimenti finanziari (che ha dato a Reversal l’esclusiva per la distribuzione in Italia) con la volontà di fare innovazione di Txt Group, contribuendo alla diffusione di piattaforme di finanza digitale. Come dice il presidente Vegas, «Qualunque investimento finanziario deve ormai fare i conti con l’innovazione tecnologica e avere alle spalle un’impresa come Txt sarà sicuramente molto utile per sviluppare servizi sempre più efficienti». «Da un punto di vista informatico abbiamo realizzato una struttura molto snella e leggera, aggiunge Andrea Sanguinetto, Cio di Reversal. Attraverso la nostra piattaforma forniamo delle raccomandazioni ai clienti lavorando in una logica di consulenza finanziaria».

 

Il modello fee only: una rivoluzione a vantaggio dell’investitore. Ecco perché

Un modello fee only significa che la rete di distribuzione viene pagata dall’investitore su una percentuale del capitale investito, senza retrocessioni dai fondi che vende. L’assenza di retrocessioni può consentire ai fondi di applicare commissioni di gestioni molto più basse della media. Il modello di funzionamento fee only è una rivoluzione fra le società che si occupano di private banking, distribuzione del risparmio e dintorni. Di solito queste società si fanno retrocedere dai gestori dei fondi di investimento che vendono ai clienti una percentuale piuttosto ampia (dal 30% al 60%) delle loro commissioni di gestione, che a loro volta sono molto rilevanti. In media le commissioni di gestione vanno dall’1,2% al 3% del capitale gestito, e vengono calcolate ogni anno. Si tratta di una enormità: se ad esempio un investitore resta per 5 anni in un fondo, lascia alla società che lo gestisce circa il 10% del totale del capitale investito, e ciò avviene indipendentemente dal fatto che il fondo abbia guadagnato oppure no.

Così, a causa delle commissioni, capita molto spesso che l’investitore finisca col perdere soldi anche se il fondo, nel complesso, ha guadagnato. Le commissioni di gestione sono così alte anche perché gran parte di queste cifre viene retrocessa alle banche o alle società di distribuzione (sim, reti di promotori finanziari, eccetera). Inoltre, guadagnare in base alle retrocessioni pone la rete di distribuzione in conflitto di interesse, perché potrebbe (il condizionale è eufemistico, perché quasi tutte fanno così) preferire spingere sui prodotti che fanno guadagnare maggiormente i distributori invece che su quelli che sono più convenienti per i clienti. Anche per questo motivo, le reti di distribuzione/private banker/banche/promotori finanziari non spingono quasi mai sugli Etf, i fondi che replicano passivamente gli indici, che in genere performano nettamente meglio dei fondi di investimento a gestione attiva e soprattutto hanno costi notevolmente più bassi (tra lo 0,15% e lo 0,30% del capitale investito).

Reversal Sim fornisce quindi servizi di consulenza finanziaria innovativa ispirata alle best practice del mondo degli investimenti anglosassone. Combina le competenze e la solidità di Northern Trust, leader mondiale di investimenti finanziari (che ha dato a Reversal l’esclusiva per la distribuzione in Italia) con la volontà di fare innovazione di Txt Group, contribuendo alla diffusione di piattaforme di finanza digitale

Vegas: superare l’insicurezza degli investitori

«A seguito della grande crisi economica del primo decennio del secolo, che ha fatto emergere le criticità del sistema bancario e le incertezze della regolamentazione dei mercati finanziari, si è diffuso tra gli investitori un senso di insicurezza per la sorte dei propri risparmi, che spesso si è trasformato in paura». racconta Vegas. «La pandemia e la guerra in Ucraina hanno ulteriormente minato le loro convinzioni. La nuova realtà ha influito negativamente sullo sviluppo economico e sull’attitudine dei risparmiatori, che sono andati, e sono ancora, alla ricerca di un porto sicuro. Ed è quello a cui puntiamo di realizzare con Reversal, una nuova realtà per la raccolta del risparmio con un modello di distribuzione che è in grado di ridurre i costi, garantendo un maggiore guadagno netto agli acquirenti». Aggiunge Lorenzo Mion, ceo Reversal Sim: «Non sono previste commissioni di retrocessione perché prevediamo che il mercato, come già è successo nel Regno Unito e in Olanda, vada in questa direzione: il fatto che quest’anno ci sia stato tanto dibattito in Europa testimonia che la strada è questa». Il nostro obiettivo è servire la clientela di fascia alta con un modello unico, privo di conflitti d’interesse e in abbinata con Northern Trust Asset Management, uno dei player più riconosciuti sul mercato globale per la gestione dei grandi patrimoni». «L’approccio di gestione passiva utilizzato da Northern Trust rimane poco utilizzato dagli intermediari in Italia, racconta Sanguinetto. Il risparmio italiano è particolarmente esposto alla gestione attiva (fondi, gestioni patrimoniali e unit linked) che conta per oltre il 71% degli asset gestiti. Le masse del risparmio vengono movimentate frequentemente alla ricerca della massima profittabilità attraverso strumenti finanziari attivi, ma solo il 20% circa dei gestori attivi riescono a battere il mercato».

Ecco, quindi, che la filosofia operativa di Reversal attribuisce molta importanza all’asset allocation strategica del cliente. Prevista l’implementazione di view tattiche di medio termine e un ampio utilizzo di strategie passive come gli etf e fondi indicizzati, nella evidenza empirica e statistica che le cosiddette gestioni attive difficilmente riescono a fare meglio del mercato e fanno aumentare i costi per il cliente in conseguenza del continuo turn over di portafoglio e di scelte d’investimento molto concentrate. Nella costruzione dei portafogli vengono infine attuate una diversificazione fattoriale dei rischi e una diversificazione temporale. Nei portafogli di Reversal le diverse asset class hanno funzioni precise. Sono utilizzate per fornire una crescita del capitale a lungo termine in modo efficiente dal punto di vista del rischio: tra queste l’azionario globale per la crescita del capitale, le obbligazioni high yield per generare reddito, le materie prime, il real estate e le infrastrutture per aumentare la diversificazione del portafoglio. Tra le asset class “risk control”, inserite per mitigare la volatilità e raggiungere gli obiettivi di breve termine, rientrano la liquidità, le obbligazioni investment grade per la generazione di reddito e le obbligazioni legate all’inflazione per la preservazione del valore reale del portafoglio. «L’attuale posizionamento tattico dei portafogli dei nostri clienti – commenta Sanguinetto – vede un modesto rischio attivo costruito attraverso la preferenza del credito high yield rispetto alle azioni, delle materie prime rispetto ai mercati emergenti e della liquidità rispetto alle obbligazioni legate all’inflazione».

Nei portafogli di Reversal le diverse asset class hanno funzioni precise. Sono utilizzate per fornire una crescita del capitale a lungo termine in modo efficiente dal punto di vista del rischio: tra queste l’azionario globale per la crescita del capitale, le obbligazioni high yield per generare reddito, le materie prime, il real estate e le infrastrutture per aumentare la diversificazione del portafoglio













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