Pnrr: al via il Centro Nazionale di Supercalcolo. Ifab ponte tra il polo e le Pmi

Francesco Ubertini, presidente della Fondazione per lo sviluppo dei Big Data e l’Intelligenza Artificiale, nominato vicepresidente della nuova realtà. Metterà in connessione l’hub con le aziende

Sono stati eletti il gli organi direttivi della Fondazione Icsc: nasce così il nuovo Centro Nazionale di Supercalcolo che farà base al Tecnopolo di Bologna, la cittadella dell’innovazione promossa dalla Regione Emilia-Romagna anche grazie a investimenti del Governo Italiano e della Comunità Europea.

Francesco Ubertini, Presidente della Fondazione per lo sviluppo dei Big Data e l’Intelligenza Artificiale Ifab è stato nominato Vicepresidente della Fondazione Icsc che gestirà uno dei cinque Centri Nazionali previsti dal Pnrr: il Centro Nazionale di ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing.







«Con la nascita del Centro Nazionale di Supercalcolo, Ifab diventa un attore ancor più importante, in grado di unire il mondo della ricerca e imprese in una strategia comune per l’innovazione – commenta Marco Becca, Direttore Ifab Consapevole del fortissimo impatto che le nuove tecnologie possono avere sulla nostra vita, Ifab si impegna a stimolare una proficua collaborazione tra la ricerca e il contesto socio-economico, sostenendo e promuovendo progetti innovativi con ricadute applicative per contribuire a uno sviluppo sociale più aperto, sostenibile e inclusivo».

Icsc può contare su un finanziamento di quasi 320 milioni di euro per realizzare il più grande sistema italiano dedicato al calcolo ad alte prestazioni, alla gestione dei big data e al calcolo quantistico. Si tratta quindi di un’infrastruttura trasversale a supporto dei principali settori oggi strategici per il Paese con Hub al Tecnopolo di Bologna. Tali investimenti comprendono una quota significativa dedicata all’assunzione di nuovo personale, in grado di rendere fruibili queste infrastrutture estremamente sofisticate anche al mondo delle aziende e dei ricercatori, ed oltre 60M€ per lo sviluppo di progetti di innovazione e per “open calls”.

Ifab entra quindi nel vivo, in qualità di attore importante, all’interno del Centro Nazionale e del Big Data Technopole, un vero hub europeo della ricerca, cui parteciperanno alcuni fra i maggiori enti scientifici italiani coinvolti nelle applicazioni del supercalcolo. Ifab sarà il ponte che metterà in connessione il Centro con le aziende, in particolare le Pmi che sono l’eccellenza del sistema Italia e che più hanno bisogno di supporto nell’evolvere il proprio business attraverso i dati. L’azione di Ifab sarà anche focalizzata sul garantire che attività svolte all’interno del Centro Nazionale abbiano un impatto positivo per il bene comune,  per le aziende e per la collettività, in coerenza con la propria missione che è anche divulgativa ed intende contribuire alla diffusione della consapevolezza sul ruolo centrale che le nuove tecnologie avranno nello sviluppo della nostra società.

La Fondazione, che attualmente coinvolge già 18 aziende in qualità di soci, ha l’obiettivo di arrivare a 30 soci totali entro il 2022. A queste aziende viene data l’opportunità di attivarsi concretamente e partecipare in prima linea nel nuovo Centro Nazionale, ottenendo soluzioni innovative a problemi complessi per il proprio business, ed aumentando le competenze delle proprie risorse coinvolte.














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