Lo stampaggio a iniezione e lo stampaggio a compressione sono due processi fondamentali nella produzione di grandi volumi di parti in plastica. Per le aziende che lavorano con materiali plastici, è possibile scegliere l’una o l’altra a seconda delle caratteristiche del pezzo e delle esigenze di produzione. Nell’industria dell’elettronica, ad esempio, si possono stampare a iniezione gusci e alloggiamenti per circuiti, mentre con lo stampaggio a compressione è possibile realizzare isolatori e componenti elettrici in materiale composito.
Proviamo a fare un confronto tecnico.
Processo
Lo stampaggio (o stampa) a iniezione si basa sulla fusione di pellet di resina plastica all’interno di un cilindro di iniezione con una vite a diametro variabile; una volta raggiunto il livello di fusione ottimale, la vite si ritira e poi si spinge in avanti, comprimendo le resine.
Rispetto alla prima, nello stampaggio (o stampa) a compressione i materiali vengono inseriti manualmente nello stampo, comprimendo le resine plastiche a pressioni inferiori rispetto alla stampa a iniezione. Gli stampi a compressione possono utilizzare elastomeri flessibili come gomma e silicone, ma anche materiali compositi rigidi come l’Smc e il Bmc.
Costi
La stampa a iniezione è competitiva in termini di costi per grandi volumi, distribuendo il costo elevato degli utensili su un gran numero di pezzi. Tuttavia, su volumi inferiori, la stampa a compressione risulta più economica grazie ai minori costi iniziali degli stampi.
Velocità
La stampa a iniezione è notevolmente più rapida rispetto a quella a compressione. I tempi ciclo per i pezzi stampati a iniezione possono essere di pochi secondi, mentre la stampa a compressione richiede spesso diversi minuti a causa della necessità di polimerizzazione con riscaldamento.
Volumi
Lo stampaggio a iniezione eccelle nella produzione ad alto volume, grazie alla possibilità di automazione completa del processo. Al contrario, la stampa a compressione richiede spesso l’intervento manuale per inserire le materie prime, rimuovere i pezzi e eseguire la post-elaborazione ma è la soluzione perfetta per volumi medi di produzione.
Materiali
La stampa a iniezione può utilizzare materiali termoplastici rigidi ed elastomeri termoplastici. La stampa a compressione, invece, si basa più frequentemente su elastomeri flessibili come gomma e silicone, ma può anche produrre componenti compositi rigidi con l’uso di Smc e Bmc.
In conclusione, la scelta tra stampa a iniezione e stampa a compressione dipende dalle specifiche esigenze del progetto, compresi i volumi di produzione, i costi e i materiali richiesti, ma entrambe rappresentano tecnologie affidabili e ottimizzate per realizzare parti in plastica in serie medio-grandi.