Per l’UE, nessuna criptovaluta privata senza regolamentazione rigorosa

In una dichiarazione congiunta, il Consiglio e la Commissione europea annunciano che nessuna criptovaluta privata sarebbe consentita nell'area europea senza un'adeguata regolamentazione. Una posizione assunta da diverse istituzioni contro il progetto Bilancia portato avanti da Facebook

In una dichiarazione congiunta, rilasciata il 5 dicembre 2019, il Consiglio e la Commissione europea sono molto chiari: “Nessun accordo globale dovrebbe entrare in vigore nell’Unione europea fino a quando le sfide e i rischi legali non saranno stati adeguatamente affrontati. identificati e trattati.” Senza menzionarlo esplicitamente, la dichiarazione si rivolge al progetto di criptovaluta Libra portato avanti da Facebook.

Per inquadrare le sue iniziative pubbliche, l’Ue – secondo Reuters – sta già lavorando a un progetto di regolamento per inquadrare le criptovalute. Questo testo avrebbe l’obiettivo di chiarire lo status giuridico delle criptovalute in modo che si adattino più facilmente al mercato unico nel rispetto delle regole di concorrenza.







 

Una visione ampiamente condivisa

Per giustificare questo dura posizione, le due istituzioni elencano i rischi associati all’emergere di criptovalute selvagge: protezione dei consumatori, riservatezza, fiscalità, sicurezza informatica, riciclaggio di denaro, finanziamento del terrorismo, integrità del mercato e sicurezza legale. Questo elenco fa eco alla relazione scritta dai ministri delle finanze del G7 pubblicata nell’ottobre 2019 dove si legge: “Il G7 ritiene che nessun progetto dovrebbe iniziare a funzionare fintanto che le sfide e i rischi legali le misure regolamentari e di vigilanza non saranno state adeguatamente affrontate.”

 

I vantaggi delle criptovalute secondo l’Ue

Allo stesso tempo, la dichiarazione ufficiale riconosce i vantaggi della cripto valuta, tra cui i metodi di pagamento che diventeranno pratici, veloci, efficienti ed economici, soprattutto per i pagamenti transfrontalieri. La nota accoglie con favore il lavoro della Banca centrale europea (Bce), che potrebbe presto lanciare una moneta digitale pubblica per contrastare i progetti privati ritenuti troppo rischiosi. Il Consiglio e la Commissione approvano anche progetti nazionali per la moneta digitale.














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