Officine Maccaferri chiude la procedura di concordato preventivo

Grazie all’aumento di capitale per complessivi 60 milioni di euro, l'azienda ha potuto contare su una iniezione di finanza che le ha permesso di eseguire il piano concordatario in tempi record

Sergio Iasi, presidente di Officine Maccaferri

Il Tribunale di Bologna ha dichiarato la chiusura della procedura di concordato preventivo di Officine Maccaferri.

Nel maggio 2020, il ricorso al concordato è stato ritenuto la via più efficace per permettere a Officine Maccaferri di accedere a nuove risorse finanziarie, consentendo il rilancio di una società che in oltre 140 anni ha sempre dimostrato di essere solida e profittevole. Grazie all’aumento di capitale per complessivi 60 milioni di euro, interamente versato dai soci di OM Topco, società partecipata da Ad-Hoc Group, il gruppo di investitori composto da Carlyle Global Credit Investment Management, Man Glg e Stellex Capital Management, Officine Maccaferri ha potuto contare su una iniezione di finanza che le ha permesso di eseguire il piano concordatario in tempi record.







La conclusione positiva della procedura di concordato conferma la solidità strutturale del business e delle performance di Officine Maccaferri, che in questi anni, grazie alle competenze e alla dedizione del management team e di tutti i dipendenti, ha continuato con successo ad implementare la propria strategia di sviluppo, aumentando strutturalmente la generazione di cassa anno dopo anno e registrando straordinari risultati economico finanziari. Nell’esercizio conclusosi il 31 dicembre 2022, Officine Maccaferri ha registrato infatti un fatturato record, pari a €665,7 milioni, in aumento del 23,1% rispetto ai €540,5 milioni del 2021. L’aumento del Valore della produzione è stato di 125 milioni di euro, pari al 23%, soprattutto grazie al consolidamento della leadership in tutti i mercati in cui Officine Maccaferri è presente.

«Con la decisione del Tribunale di Bologna, possiamo dire con orgoglio che abbiamo chiuso in tempi record un percorso complesso, ma che non ha mai visto venir meno la determinazione di tutti e il sostegno degli azionisti, che hanno creduto fin dall’inizio nel nostro processo di turnaround», dichiara Sergio Iasi, presidente di Officine Maccaferri. «Possiamo affermare di aver mantenuto la promessa che avevamo fatto al mercato: Maccaferri ha riconquistato la posizione di leader internazionale che gli spetta, grazie a un focus su soluzioni innovative che generano valore nel tempo dal punto di vista economico, sociale e ambientale. Questo risultato ci inorgoglisce e ci permette di guardare al futuro con fiducia ed entusiasmo».

«Officine Maccaferri è sinonimo di eccellenza e la decisione odierna rappresenta un ulteriore tassello verso il brillante cammino che abbiamo stabilito per l’azienda», commenta Lapo Vivarelli Colonna, ceo di Officine Maccaferri. «La chiusura della procedura di concordato è un ulteriore conferma della solidità del nostro piano di sviluppo e degli ottimi risultati raggiunti, che ci permetteranno di continuare a perseguire i nostri ambiziosi obiettivi di crescita su scala globale».

Officine Maccaferri affronterà il futuro con un nuovo piano industriale che le consentirà di concentrarsi sul percorso di consolidamento della propria posizione di leader di mercato. Ad oggi, il Gruppo conta oltre 20 stabilimenti in 4 diversi continenti e una presenza commerciale in più di 130 Paesi e l’obiettivo per i prossimi 3-5 anni è di rafforzare la penetrazione nei mercati in cui opera e di espandersi verso nuovi ed emergenti mercati, sostenendone lo sviluppo infrastrutturale. La società continuerà ad impegnarsi nell’offrire soluzioni tecniche ad alto valore aggiunto e sostenibili ad una clientela globale diversificata e nello sviluppo di nuovi prodotti all’avanguardia in tutte le linee di business, rafforzando così la propria reputazione di brand riconosciuto per la varietà dell’offerta e la qualità dei propri sistemi in tutti i segmenti della ingegneria civile e ambientale a livello mondiale.














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