Nomisma: flessione del Pil nel secondo semestre non preoccupa. Economia italiana resta molto solida

«Il prezzo dei beni energetici è crollato sui mercati internazionali, anche se il calo fatica a tradursi sui prezzi finali dei beni energetici non regolamentati», ha commentato Lucio Poma, capoeconomista della società di consulenza

Nomisma è una società di consulenza fondata nel 1981 a Bologna da un gruppo di economisti

Lucio Poma, capoeconomista di Nomisma, ha commentato così gli ultimi dati pubblicati dall’Istat: «Il secondo trimestre del Pil registra una flessione dello 0,3%, che non deve essere letta come l’inizio della deriva del paese. L’economia italiana è ancora molto solida. Anzitutto, in termini tendenziali, il secondo trimestre aumenta dello 0,8% rispetto allo stesso trimestre del 2022. Il fatturato industriale è tornato ad aumentare sia sul mercato interno che estero ed il clima di fiducia delle imprese cresce. L’occupazione continua a migliorare: su molti comparti del Nord, al di là delle medie statistiche, si sta raggiugendo la piena occupazione. Il prezzo dei beni energetici è crollato sui mercati internazionali, anche se il calo fatica a tradursi sui prezzi finali dei beni energetici non regolamentati, rallentando la discesa dell’inflazione (calata di soli 4 decimali a luglio). Prima di gridare al lupo, è quantomeno opportuno attendere i dati del prossimo trimestre, che ci indicheranno più chiaramente la rotta dell’economia del paese».














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