I cambiamenti climatici rappresentano e rappresenteranno in futuro una delle sfide più rilevanti da affrontare a livello globale ed anche nel territorio italiano. L’Italia si trova nel cosiddetto “hot spot mediterraneo”, un’area identificata come particolarmente vulnerabile ai cambiamenti climatici. Il territorio nazionale è, inoltre, notoriamente soggetto ai rischi naturali (fenomeni di dissesto, alluvioni, erosione delle coste, carenza idrica) e già oggi è evidente come l’aumento delle temperature e l’intensificarsi di eventi estremi connessi ai cambiamenti climatici (siccità, ondate di caldo, venti, piogge intense, ecc.) amplifichino tali rischi i cui impatti economici, sociali e ambientali sono destinati ad aumentare nei prossimi decenni. È quindi evidente l’importanza dell’attuazione di azioni di adattamento nel territorio per far fronte ai rischi provocati dai cambiamenti climatici.
Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha approvato il piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici. Il decreto n. 434 del 21 dicembre 2023 segna un passo importante per la pianificazione e l’attuazione di azioni di adattamento ai cambiamenti climatici nel nostro paese.
Il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ha specificato che sono oltre 360 le azioni rivolte ai sistemi naturali, sociali ed economici per rispondere alla sfida dei cambiamenti climatici.