LVMH e OneStock: insieme per superare il gap digitale del lusso

Il ritardo digitale dell’intero comparto del lusso va superato. A dettare la linea il gruppo guidato da Bernard Arnault

Gestire la rarità. È questo il problema della moda, almeno secondo LVMH, l’unico gruppo al mondo presente nei cinque più importanti settori del mercato del lusso: Vini e Alcolici, Moda e Pelletteria, Profumi e Cosmetici, Orologi e Gioielleria, Distribuzione selettiva. Per LVMH il ritardo digitale dell’intero comparto del lusso va superato, poiché questa industria ha a che fare con prodotti rari, edizioni limitate, scorte corte che devono fare i conti con la scala globale (scala che oggi significa soprattutto Asia, continente in cui e-commerce e social network sono onnipresenti e determinanti).

OneStock è approdata alla Maison des Start-up LVMH

Per superare il gap LVMH ha incluso OneStock nella sua Maison des Start-up: uno spazio di 220 m² che può ospitare 50 start-up, suddivise in due cicli di promozione di sei mesi. Dunque un programma di accelerazione per start-up e scale- up di tutto il mondo che lavorino per reinventare l’esperienza del cliente, progettando prodotti e servizi innovativi per l’industria del lusso.







Grazie alla collaborazione con lo sviluppatore di soluzioni software OneStock – co-fondato nel 2015 da Romulus Grigoras e attualmente attivo in Italia, Francia, Regno Unito e altri quattro Paesi – è stato delineato un progetto pilota di e-commerce destinato agli Stati Uniti (ma presto sarà orientato all’Europa) per uno dei 75 brand, di cui però non è stato indicato il nome. La base di partenza è la OMS (Order Management System) by OneStock, adattata alle esigenze del lusso grazie a nuove funzionalità e che ha in Delivery Promise (ATP) il suo asso nella manica.

Dalla parte del cliente

In buona sostanza, una volta fornite le informazioni, la soluzione indica il sito migliore per la spedizione dell’ordine. Può essere un magazzino, ma anche, a partire dall’inventario disponibile, i negozi fisici. Risultato: tempi di consegna accorciati, ma soprattutto rendere disponibile un prodotto in click and collect appena due ore dopo un ordine online. In termini concreti, quando un utente visita la pagina del prodotto, viene visualizzato lo stato dello stock, nonché una visualizzazione dinamica delle diverse opzioni di consegna in base agli articoli selezionati.

L’utente viene quindi informato del tempo rimanente per trarre vantaggio dalla promessa di consegna e la modalità di trasporto può quindi essere scelta in base ai tempi di consegna, ai costi e all’impronta di carbonio. Nel backoffice, gli algoritmi interrogano le posizioni dell’inventario in tempo reale, un po’ come fa Amazon.
OneStock ha già testato la sua tecnologia su marchi come Intersport, Pimkie, Ted Baker e altri. Questa è la prima volta che il suo strumento viene utilizzato da un marchio di lusso. La sperimentazione potrebbe in futuro essere allargata a tutti i 75 marchi LVMH, ciascuno con un sito di e-commerce. LVMH ha circa 160mila impiegati in tutto il mondo e ha chiuso il 2018 con un fatturato pari a 46,8 miliardi di euro (+10% anno su anno).














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