Tutto su Eit Manufacturing, l’iniziativa dell’Unione Europea per finanziare e far crescere il manifatturiero

di Piero Macrì ♦︎ Istruzione, ricerca e innovazione. I tre pillar della knowledge triangle integration di Eit. A Milano ha sede Clc South, uno dei sei co-location center europei di Eit. Ha la responsabilità di estendere il network d’imprese europeo al mercato italiano e Sud Europa. Ne fanno parte AvioAero, Bonfiglioli, Brembo, Comau, Dana, Itemalab, Poggipolini, Prima Industrie, Reply, TIM e Whirlpool. Collaborazioni con i competence Made e Cim4.e poi PoliHub, Gellify, Intellimech, InnovUp, Messe Frankfurt Italia, Invitalia e Mesa. Zero Defect: intelligenza artificiale e big data per prevedere difetti di qualità e risparmiare materie prime. Moma-Flex: middleware intelligente per promuovere l’adozione di manipolatori mobili nell'intralogistica. Ce ne parla Gian Mario Maggio

Sviluppare sinergie e creare consorzi d’impresa, coinvolgere attori accademici e centri di ricerca, dare vita a progetti d’innovazione manifatturiera, incentivare la crescita di startup e scaleup, promuovere l’accesso a bandi europei su scala nazionale e regionale, formare e istruire professionisti nell’ambito delle competenze digitali. È questa la missione di Eit Manufacturing, l’associazione finanziata dall’Unione Europea, comunità di innovazione dello European Institute of Innovation and Technology (Eit), fondata nel 2020, che può contare su finanziamenti per un ammontare complessivo di circa 400 milioni da qui al 2027.

Con sede principale a Milano, Eit Manufacturing South o Clc South, uno dei sei co-location center europei dell’associazione, ha la responsabilità di estendere il network d’imprese europeo al mercato italiano e Sud Europa (Malta, Svizzera, Israele, Bosnia-Erzegovina, Kosovo e Montenegro). Come spiega Gian Mario Maggio, managing director South di Eit Manufacturing, l’obiettivo del piano 2023-2025 è raggiungere un numero minimo di 300 partner, formare 2.000 mila persone, supportare oltre 150 start-up e rendere disponibili 360 nuove soluzioni attraverso la creazione di raggruppamenti d’impresa».







Le attività del co-location center di Milano hanno sempre un fine comune: fare in modo che le imprese italiane del settore manifatturiero – dall’automotive all’aerospace – continuino ad essere competitive e sostenibili, nel mercato globale. Esempi di attività supportate da Eit Manufacturing comprendono progetti della durata di 12 o 24 mesi e un budget compreso tra 1 e 2 milioni di euro e possono essere presentate da consorzi con dimensione europea.

Il network di imprese partner di Eit Manufacturing

«Il Clc South opera in concertazione con la sede centrale di Eit Manufacturing a Parigi, in Francia, e con i partner locali provenienti dall’industria, dall’ambito accademico e dalla ricerca», spiega Maggio. Tra le società italiane attualmente a bordo dell’associazione: AvioAero, Bonfiglioli, Brembo, Comau, Dana, Itemalab, IsCleanAir, I-Fevs, Officine Meccaniche Bbm, Poggipolini, Prima Industrie, Reply, Tim e Whirlpool. Collaborazioni strategiche sono poi state avviate con i maggiori Competence Center italiani, trai i quali Made e Cim.0, con PoliHub,  Gellify, Intellimech, InnovUp, Messe Frankfurt Italia, Invitalia e Mesap.

Nel 2024 è inoltre prevista la creazione di Thematic Working Group, comunità su temi di interesse strategico, ad esempio Metaverso Industriale, per creare progettualità e massa critica in applicazioni di frontiera. Su base annuale, Eit Manufacturing sostiene più di 30 innovazioni che si trovano nelle fasi iniziali di sviluppo. Ecco come l’associazione può accelerare lo sviluppo di nuovi progetti per il manifatturiero, proiettando le aziende italiane in ecosistemi di innovazione europei, i servizi disponibili per supportare la crescita di startup, e alcuni esempi di soluzioni (Zero-Defect e Moma-Flex) realizzate nell’ambito dell’intralogistica e del controllo qualità. Da segnalare, inoltre, il progetto in cui è coinvolta Bonfiglioli, che mira a diffondere in ambienti di fabbrica l’utilizzo di interfacce vocali grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale di ultima generazione.

Istruzione, ricerca e innovazione, la knowledge triangle integration di Eit Manufacturing

Gian Mario Maggio, managing director South di Eit Manufacturing

«Il manifatturiero è il principale motore della creazione di posti di lavoro e della crescita economica. Tuttavia, è un mercato ancora troppo frammentato e vincolato a modelli economici non più sostenibili. Questa situazione mette a rischio la competitività delle imprese del settore. Il mezzo per traguardare nuovi obiettivi di sviluppo coerenti con il new deal della green economy e dell’economia circolare è creare network d’impresa collaborativi paneuropei che possano dare vita a veri e propri ecosistemi di innovazione», afferma Maggio. Una visione, quella di Eit Manufacturing, che aderisce al principio della “knowledge triangle integration”, una logica operativa che sottolinea l’importanza di integrare innovazione, formazione e sviluppo di imprese innovative, i tre elementi che costituiscono le fondamenta per lo sviluppo sostenibile e la competitività economica dell’industria. «L’integrazione di questi tre elementi è vitale per affrontare le sfide globali nell’ambito della transizione digitale ed ecologica», dice Maggio.

Accesso a finanziamenti europei, collaborazioni con acceleratori e incubatori d’impresa, istruzione e formazione

Nello specifico, come già detto, il ruolo di Eit Manufacturing è puntare alla valorizzazione di progetti di ricerca e innovazione nel settore manifatturiero, promuovendo la collaborazione tra aziende, istituti di ricerca e istituzioni accademiche. Creare consorzi d’imprese per risolvere sfide tecnologiche e di business. L’idea è dare vita a soluzioni scalabili e intersettoriali. Come dice Maggio, «una soluzione di realtà aumentata potrebbe avere applicazione in una linea di assemblaggio dell’automotive così come nel settore aerospaziale». Da una parte l’opportunità di accedere ai bandi europei, dall’altra servizi di scouting di start-up e scaleup per conto di aziende che ricercano competenze e soluzioni specifiche per la risoluzione e implementazione di soluzioni industriali avanzate. E programmi e collaborazioni con acceleratori d’impresa e incubatori industriali per favorire la crescita delle realtà imprenditoriali più interessanti.

Le iniziative Eit Manufacturing per risolvere il problema dello skill shortage

La formazione viene sostenuta con proprie piattaforme digitali, con iniziative e partnership con università e centri di eccellenza formativa per sopperire alla mancanza di skill appropriate, favorendo la generazione di talenti per la manifattura avanzata. «L’istruzione e la formazione dovrebbero stimolare e sostenere le persone nel costruire non solo le loro competenze tecniche, ma anche competenze trasversali, per comprendere e operare in ecosistemi altamente complessi, dice Maggio.

La formazione viene sostenuta con proprie piattaforme digitali, con iniziative e partnership con università e centri di eccellenza formativa per sopperire alla mancanza di skill appropriate

Offrendo questo tipo di istruzione, sviluppiamo la capacità di sostenere le sfide della vita reale attraverso le conoscenze e tecnologie più recenti, quali ad esempio l’intelligenza artificiale. Le esperienze di apprendimento che offriamo agli studenti e ai professionisti sono co-progettate con i migliori team accademici, di ricerca e industriali. Il nostro obiettivo è trasmettere le competenze tecniche più rilevanti e la mentalità innovativa e imprenditoriale per rendere possibile la trasformazione digitale ed ecologica».

Sostenere l’innovazione promuovendo e integrando le migliori competenze presenti a livello europeo

L’integrazione del Knowledge triaangle integration coinvolge attività nell’educazione, nell’innovazione e nella creazione di imprese. Avvicinando le tre parti del triangolo, Eit abilita l’innovazione con l’obiettivo di aiutare l’Europa a crescere in modo sostenibile

Tra i vari servizi che rende disponibili Eit Manufacturing anche attività di scouting e supporto alle startup attraverso finanziamenti, mentoring e reti di collaborazione. «Nostro obiettivo è favorire la ricerca delle realtà più interessanti, quelle che hanno maggiore potenzialità di crescita, quelle più promettenti, che possano fornire un valore aggiunto ai nostri partner industriali. In questo senso lavoriamo con acceleratori e incubatori per fare promozione a livello europeo. Nel nostro portoflio sono ormai presenti più di un centinaio di startup», afferma Maggio. Accelerare i processi d’innovazione, aumentare la competitività delle imprese europee su scala globale. Obiettivi che per l’associazione possono essere raggiunti mettendo insieme i principali attori industriali e le medie imprese di filiera che operano nei vari settori di riferimento, dall’automotive al robotics al machinery. Digitalizzazione, intelligenza artificiale, industrial iot, cybersecurity, digital twin. «In tutte queste aree supportiamo progetti che coinvolgono più aziende europee. A differenza di altri programmi europei lavoriamo con “technology readyness level” piuttosto elevati, sottolinea Maggio. Acceleriamo lo sviluppo di tecnologie che sono state sviluppate in centri di ricerca e startup e che sono in una fase avanzata. Obiettivo è accelerare l’integrazione di queste tecnologie nei sistemi di produzione per renderli più sostenibili resilienti e competitivi».

Istruzione, ricerca e innovazione. La “knowledge triangle integration” di Eit Manufacturing

In sintesi, l’associazione europea Eit Manufacturing mira a promuovere la sinergia tra istituzioni accademiche, settore privato e istituzioni pubbliche al fine di massimizzare il trasferimento di conoscenze e tecnologie.

Ecco una breve descrizione di ciascun elemento del triangolo fondante la strategia di Eit Manufacturing:

Education – Rappresenta il primo vertice del triangolo e sottolinea l’importanza della formazione di persone altamente qualificate. Ciò include sia l’istruzione superiore/universitaria che la formazione professionale.

Business Creation – Il secondo vertice del triangolo sottolinea l’importanza della creazione, dell’accelerazione e della trasformazione delle opportunità di business. L’avere accesso a clienti, tecnologie, opportunità di finanziamento e potenziali clienti accresce di molto la maturazione della propria attività.

Innovazione – Il terzo vertice evidenzia l’importanza di tradurre la conoscenza acquisita dalla ricerca in applicazioni pratiche. L’innovazione può avvenire attraverso lo sviluppo di nuovi prodotti, servizi o processi che contribuiscono al progresso economico e sociale.

Zero Defect: intelligenza artificiale e big data per prevedere difetti di qualità e risparmiare materie prime

Attraverso la previsione dei difetti e la raccomandazione di parametri di processo e azioni per massimizzare la qualità del prodotto, il progetto Zero Defect mira a contribuire alla riduzione di materie prime, energia e altre risorse

Il progetto Zero Defect finanziato da Eit Manufacturing fornisce una soluzione per ridurre lo spreco di energia e materie prime dovuto a difetti di qualità. Ogni anno vengono prodotti milioni di prodotti difettosi, causando uno spreco inutile di materie prime ed energia. Attraverso la previsione dei difetti e la raccomandazione di parametri di processo e azioni per massimizzare la qualità del prodotto, il progetto Zero Defect mira a contribuire alla riduzione di materie prime, energia e altre risorse, supportando contemporaneamente il personale operativo e gli sviluppatori/ingegneri di prodotto nell’ottimizzazione del loro lavoro. La soluzione sfrutta l’intelligenza artificiale e il big data per garantire una qualità consistente e prevedere i difetti di qualità prima che si verifichino. Nel primo progetto pilota in cui è stata utilizzata la soluzione, nello specifico in una fabbrica di produzione di pannelli a base di legno, si stima che, grazie alla riduzione dei difetti, nel primo anno di introduzione del sistema siano state risparmiati circa 245 tonnellate di legno.

Il progetto Moma-Flex per la robotica collaborativa nell’intralogistica

Tra i progetti supportati dall’associazione quello denominato Moma-Flex: propone di implementare un middleware intelligente per promuovere l’adozione di manipolatori mobili dedicati alle operazioni intralogistiche manifatturiere. La proposta nasce dal fatto che ancora oggi, in molti settori, c’è ancora un’elevata percentuale di personale che svolge attività logistiche in modalità manuale, attività noiose e ripetitive, con una forte propensione all’errore e nessun valore aggiunto per il prodotto finale. La soluzione sarà testata in due diversi scenari di caso d’uso provenienti dalle industrie retail e sanità. Contribuirà ad aumentare l’efficienza, ridurre i costi operativi e consentirà il trasferimento degli operatori a compiti con maggiore valore aggiunto. L’obiettivo è progettare l’integrazione di manipolatori mobili dotati di sistemi di percezione innovativi che possano favorire un’operatività robotica in tempo reale.














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