Il Mite rende noto il piano per il contenimento dei consumi di gas

Sono stati modificati orari e temperature di esercizio dei sistemi di riscaldamento negli edifici. Il Governo avvierà una campagna di sensibilizzazione per la riduzione dei consumi

Il Ministero della transizione ecologica ha pubblicato il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale, contenente le misure che verranno adottata per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti e gestire le scorte.

Come già stabilito nel Dl N° 17 del del 1° marzo 2022 Per quanto riguarda lo stoccaggio, il Governo intende raggiungere il livello del 90%, monitorando quotidianamente il riempimento delle giacenze.







«L’insieme delle iniziative messe in campo consente di sostituire entro il 2025 circa 30 miliardi di Smc di gas russo con circa 25 miliardi di Smc di gas di diversa provenienza, colmando la differenza con fonti rinnovabili e con politiche di efficienza energetica», si legge nel documento. A questo si aggiungono misure per aumentare la produzione di energia tramite rinnovabili, inclusi biometano e idrogeno.

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Roberto Cingolani, Ministro della transizione ecologica

Per quanto riguarda il contenimento dei consumi, l’obiettivo è di ridurli del 15% circa, massimizzando la produzione con altri combustibili e accelerando sulle rinnovabili, ma anche adottando una serie di misure per abbattere il consumo legato al riscaldamento e per usare in maniera più efficiente l’energia.

In sintesi, il piano prevede di modificare il periodo e gli orari di accensione dei riscaldamenti e di limitare le temperature. Nello specifico, negli edifici destinati ad attività industriali o artigianali, la temperatura non dovrà superare i 17° (con 2 gradi di tolleranza), mentre per tutti gli altri edifici il limite sarà di 19°, fatta esclusione per ospedali, cliniche, case di riposo e, in generale, le utenze sensibili.

Per quanto riguarda i tempi, il periodo di accensione è stato ridotto di 15 giorni, posticipando la data di inizio di 8 giorni e anticipando di 7 giorni lo spegnimento. Verrà inoltre ridotta di un’ora la durata giornaliera del periodo di accensione.

Questa la tabella riportata dal Mite:

Zona A: ore 5 giornaliere dal 8 dicembre al 7 marzo;
Zona B: ore 7 giornaliere dal 8 dicembre al 23 marzo;
Zona C: ore 9 giornaliere dal 22 novembre al 23 marzo;
Zona D: ore 11 giornaliere dal 8 novembre al 7 aprile;
Zona E: ore 13 giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile;
Zona F: nessuna limitazione.

Queste due misure, sommate, porteranno al risparmio di 3.182.809.794 smc di gas nel periodo compreso fra il 1° agosto e il 31 marzo.

Le misure comportamentali

Il Mite intende promuovere una campagna di sensibilizzazione per spingere i cittadini a limitare i consumi energetici.
Fra i suggerimenti:

  • ridurre durata e temperatura delle docce;
  • Utilizzare le pompe di calore anche per il riscaldamento invernale, ove possibile;
  • utilizzare lavatrice e lavastoviglie a pieno carico, staccando dall’alimentazione questi elettrodomestici quando non sono usati;
  • utilizzo della funzione “basso consumo” del frigorifero quando ci si allontana da casa per più giorni;
  • evitare lo stand by degli apparecchi elettronici (Tv, decoder);

Misure che, sommate, porterebbero alla riduzione di 2,7 smc di gas, secondo le stime di Enea.

Oltre a queste misure a costo zero, il Mite suggerisce anche alcuni investimenti che contribuirebbero a ridurre i consumi, a partire dalla sostituzione degli elettrodomestici con modelli più efficienti per arrivare alla sostituzione delle caldaie a gas con pompe di calore, delle lampadine tradizionali con quelle a led e l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda. Misure che potrebbero portare a un risparmio compreso fra i 200 milioni di smc e 1 milliardo di smc.

Le stime dell’impatto di tutte le misure di contenimento portano ad un potenziale di circa 5,3 miliardi di Smc di gas, considerando la massimizzazione della produzione di energia elettrica da combustibili diversi dal gas (circa 2,1 miliardi di Smc di gas) e i risparmi connessi al contenimento del riscaldamento (circa 3,2 miliardi di Smc di gas), cui si aggiungono le misure comportamentali da promuovere attraverso campagne di sensibilizzazione degli utenti ai fini di un comportamento più virtuoso nei consumi.














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