Huawei: obiettivo automotive. E i conti volano

di Chiara Volontè ♦︎ La multinazionale presenta a Shanghai il primo modulo 5G per l’auto a guidata autonoma

Nuova sfida per Huawei: diventare il primo fornitore per il settore dei veicoli a guida autonoma, e sembra che il colosso di Shenzhen abbia tutte le carte in regola per centrare l’obiettivo.







Infatti, in occasione dello Shanghai Autoshow in corso in questi giorni nella città cinese, la società ha presentato MH5000 (che si basa sul modem Balong 5000 5G), il primo hardware 5G per l’industria automotive.

«Questo modulo 5G è un importante prodotto di comunicazione che servirà per il futuro dell’auto intelligente che si guida da sola – riporta in una nota Huawei – e permetterà all’industria automobilistica di spostarsi più velocemente in quella direzione».

La multinazionale telco è convinta che la novità proposta durante l’autosalone di Shanghai faciliterà e promuoverà la messa in commercio della tecnologia di rete 5G per il comparto dell’automotive già dalla seconda metà di quest’anno.

Tutta questa positività è dovuta anche al fatto che il colosso di Shenzhen ha già testato la tecnologia per la connessione tra automobili a Shanghai, Shenzhen e Wuxi, ed ha inoltre siglato una partnership con costruttori locali – tra cui Faw, Dongfeng e Changan.

Huawei Technologies, secondo produttore di smartphone al mondo (considerando anche quelli commercializzati col brand Honor) dopo Samsung (avendo sorpassato Apple nel secondo trimestre del 2018), sta guidando la corsa per le infrastrutture Ict di prossima generazione, grazie al lancio di nuovi impianti tlc.

Anche i numeri del gruppo di Shenzhen – nonostante le pressioni e le accuse di spionaggio da parte degli Stati Uniti – confermano il periodo positivo che sta vivendo la società: il primo trimestre 2019 si chiude con un fatturato in crescita del 39%, a 23,72 miliardi di euro (179,7 miliardi di yuan); mentre il margine netto sui ricavi si è attestato all’8%, circa 1,91 miliardi di euro.














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