Fatturato su del 30% per il Competence Center Cim4.0

Pubblicato anche il bilancio di sostenibilità. Il budget per il 2024 prevede un aumento del +35% del valore della produzione

Enrico Pisino, ceo Cim4.0

Nei giorni scorsi l’assemblea dei soci del Competence Center con sede a Torino, uno degli otto centri italiani promossi dal Mimit, ha approvato all’unanimità il bilancio d’esercizio 2023, che si è chiuso con un fatturato pari a 6 milioni di euro (+30% rispetto all’anno precedente) ed il budget per il 2024 che prevede un aumento del +35% del valore della produzione. La fase 2 del Competence Industry Manufacturing 4.0 iniziata lo scorso anno ha messo in luce, grazie al continuo supporto dei soci fondatori e degli activity partners, una dinamicità ed una concretezza confermata anche dai numeri, che fanno del Cim4.0 un punto di riferimento nazionale sia per la qualità dei servizi di trasferimento tecnologico offerti alle imprese, sia per quanto riguarda il supporto in progetti d’innovazione e/o maturità tecnologica delle aziende con il sostegno economico derivante da bandi nazionali ed europei. Per il secondo anno consecutivo il Cim4.0, su base volontaria, ha pubblicato anche il proprio bilancio di sostenibilità, a conferma di una visione organizzativa centrata sulle persone, sul territorio, sulla qualità dei servizi, sui consumi energetici e sull’utilizzo consapevole di tutte le risorse.

Oggi il centro di competenza si compone di due linee pilota, una dedicata all’additive manufacturing, l’altra sulla digitalizzazione dei processi produttivi, al servizio delle imprese e del mercato; una Academy dedicata all’alta formazione e un Learning Hub per l’upskilling e il reskilling delle competenze del capitale umano; un centro studi focalizzato ad analizzare e sviluppare analisi e proiezioni rispetto ad Intelligenza Artificiale e Transizioni 5.0. Il tutto reso possibile grazie ad un team di circa 70 persone tra specialisti; technical fellow, distaccati dalle aziende partner; senior advisor; tesisti e tirocinanti, con unicità legate all’età media (34 anni) e al genere (>50% donne).







Il centro di competenza si compone di due linee pilota, una dedicata all’additive manufacturing, l’altra sulla digitalizzazione dei processi produttivi

«I competence center sono i principali soggetti attuatori del Mimit e direttamente coinvolti nel mettere a terra in tempo utile i piani definiti per la missione 4 del Pnrr. Il nostro centro di competenza ha sin da subito seguito un modello di business basato sulla concretezza operativa; sulla rendicontazione di tutti i kpi richiesti dal Ministero e dai nostri soci; su una visione sostenibile di tutte le attività da noi promosse e funzionali a supportare ed accrescere il tasso tecnologico delle imprese. Un lavoro che non abbiamo svolto da soli, i risultati economici e reputazionali del Cim4.0 derivano infatti da un approccio collaborativo e sistemico che ha visto coinvolti in primis Politecnico e Università di Torino, unitamente a 22 primarie aziende soci fondatori del nostro centro, oltre che importanti player tecnologici e di servizi alle imprese, qualificati come activity partner e soprattutto numerosi stakeholder, istituzionali ed industriali, che hanno contribuito a valorizzare le nostre attività in un contesto territoriale, locale e nazionale. La nostra ambizione è di crescere ulteriormente ed essere riconosciuti dalle imprese come – Centro World Class – per il trasferimento tecnologico» ha dichiarato Enrico Pisino, ceo di Cim4.0.

«I risultati ottenuti in questi anni dal Cim4.0, sostenuti dai numeri non solo economici ma anche dalle imprese che si sono rivolte al nostro centro di competenza – sono oltre 400 tra grandi aziende, pmi e start-up – sono frutto di un lavoro inclusivo caratterizzato da una parte a rispondere alle esigenze dell’industria a trazione 5.0 nel perseguire gli obiettivi legati alle transizioni, digitale e green, dall’altra nel supportare, in termini di know how, il capitale umano impegnato nella digitalizzazione e della trasformazione tecnologica. La nostra offerta di alta formazione specialistica ci posiziona come un unicum nel panorama nazionale, sia per il programma proposto sia per le modalità fruitive, dal carattere fortemente esperienziale. Last but not least la nostra visione di sostenibilità: la concretezza che ci contraddistingue ci ha portato a redigere, su base volontaria, negli ultimi due anni un bilancio in cui i valori contano più dei numeri. L’impegno nei confronti della sostenibilità, intesa come sociale, ambientale ed economica, rafforza la nostra responsabilità nella rendicontazione delle informazioni non finanziarie, in un’ottica di una crescente trasparenza nei confronti di tutti i nostri stakeholder e ci rende consapevoli di avere un ruolo, non solo economico ma anche etico, all’interno della società in cui viviamo ed operiamo» ha confermato Luca Iuliano, presidente del Cim4.0.

 














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