I talenti scarseggiano? Fanuc guarda avanti e li coltiva a scuola

di Alberto Falchi ♦︎ La multinazionale giapponese è sponsor – insieme ad Agenzia Piemonte Lavoro – dei Campionati dei Mestieri Wordskills. Novità dell’edizione di quest’anno: la skill “Sistemi Robotici Integrati”. Gli studenti dovranno gestire un sistema che include dei robot e scriverne la documentazione. L’azienda continua a supportare le scuole perché il mercato automation è in costante espansione: l’85% delle imprese italiane aumenterà la forza lavoro dedicata all’automazione

Fanuc sede Lainate

Il mercato della robotica è in costante crescita, sia a livello mondiale, sia a livello italiano. Al mondo ci sono circa 3 milioni di robot che operano all’interno di stabilimenti di vario tipo, e più di 10.000 di questi si trovano in Italia. Fatta eccezione per il 2020, quando la pandemia ha rallentato la produzione in vari settori, il numero di robot installati cresce a ritmi del 13% anno su anno. Non si prevede un rallentamento a breve: gli studi di settore suggeriscono che l’85% delle imprese italiane aumenterà la forza lavoro dedicata all’automazione, e il 43% prevede di accelerare anche sui processi di automazione.

Questo significa che entro ll 2025 i lavori più richiesti saranno meccanici riparatori e ingegneri robotici, oltre che specializzati in materie Stem. C’è però un problema: queste competenze scarseggiano e per le aziende sarà sempre più difficile trovare personale specializzato. Ecco perché Fanuc sta investendo molto sulla formazione dei giovani, collaborando con le scuole per far conoscere ai ragazzi il mondo dell’automazione e per coinvolgerli in varie iniziative.







Come i Campionati dei Mestieri Wordskills, di cui Fanuc è lo sponsor principale insieme ad Agenzia Piemonte Lavoro. L’edizione di quest’anno del campionato si terrà dal 30 novembre al 1° dicembre a Torino e sarà caratterizzata da una novità: l’introduzione della skill “Sistemi Robotici Integrati”, promossa da Fanuc stessa. La filiale italiana dell’azienda giapponese non si è limitata a promuovere la nuova skill, ma ha investito molto nel supporto alle scuole, offrendo loro corsi di formazione e offrendo ad alcuni istituti l’hardware a prezzo scontato, così da poter stimolare nei ragazzi la curiosità nel settore.

Il mercato della robotica in Italia, Fonte Fanuc

Il mercato della robotica in Italia e nel mondo

«Cresce il numero di robot in Italia ma tale crescita non è ancora accompagnata da altrettanta “cultura robotica”», afferma Domenico Appendino, presidente di Siri, l’associazione italiana di robotica e automazione. I robot sono sempre più adottati a livello globale, con il continente asiatico in testa, seguito con un significativo distacco dall’Europa. Fanalino di coda sono gli Stati Uniti. L’Italia sotto questo profilo si trova in una posizione privilegiata: è infatti la sesta nazione al mondo per numero di robot installati, oltre che la seconda in Europa, superata solo dalla Germania. Il settore che più sta spingendo l’adozione è quello del metal & machinery, seguito dall’automotive, dal food & beverage e dalla produzione di plastica e prodotti chimici.

I robot industriali installati nel mondo. Fonte Siri

Secondo le analisi di Ifr il trend è destinato a proseguire sino ad almeno il 2024. I motivi sono ben noti: introdurre l’automazione permette di abbattere i costi di produzione e, di conseguenza, il prezzo dei prodotti finiti, stimolandone la domanda. Un loop che porta quindi a incrementare la produzione e quindi il numero di occupati. L’idea che l’automazione e la robotica sostituiscano i lavoratori con macchine è ancora molto diffusa, ma è un concetto ormai obsoleto e sconfessato dai fatti: le imprese che più hanno investito in automazione sono anche quelle che hanno aumentato maggiormente la forza lavoro. Non è un caso che i primi quattro Paesi a mondo con la più elevata densità di robot abbiano tutti un tasso di disoccupazione al di sotto del 4%.

Secondo le analisi di Ifr il trend è destinato a proseguire sino ad almeno il 2024. Fonte Siri
Fanuc interno sede di Lainate

I robot sostituiscono le persone nei compiti più ripetitivi, faticosi e pericolosi, questo è vero, ma non sono dotati di intelligenza: introducendoli in fabbrica, non si “ruba” lavoro alle persone, ma si consente loro di dedicarsi a compiti più sicuri e a maggiore valore aggiunto. Quelli che alla fine sono i meno apprezzati dai lavoratori stessi, oltre che i meno pagati Trovare addetti competenti, però, sta diventando una sfida sempre più difficile ed è per questo che Fanuc sta puntando molto sugli investimenti e sulla formazione, partendo dalle scuole. In preparazione di WorldSkill Piemonte, che si terrà dal 30 novembre al 1° ottobre al Lingotto di Torino, l’azienda ha inviato i rappresentanti di una decina di istituti scolastici nella sua sede di Lainate per incontrare ragazzi, docenti e dirigenti scolastici e svolgere con loro esercitazioni pratiche. L’obiettivo è quello di stimolare l’interesse per WordSkill Piemonte e raccogliere nuove adesioni da parte delle scuole, che avranno tempo sino al 14 ottobre per candidare i loro studenti. Non si tratta di un evento una tantum: «Questo open day è solo l’inizio del percorso che intendiamo portare avanti con le scuole ed i ragazzi che si candideranno a WorldSkills, per la nuova skill “Integrazione di sistemi robotici», spiega Marco Delaini, managing director di Fanuc Italia. «Offriremo gratuitamente un corso di formazione che durerà da adesso fino alla giornata della competizione Nazionale e di quelle Internazionali. Selezioneremo i ragazzi che rappresenteranno l’Italia nelle competizioni e faremo crescere in loro quella passione per la robotica che li accompagnerà nella loro carriera professionale».

Il futuro del lavoro. Fonte Fanuc

Cosa è WorldSkill?

Fanuc interno sede di Lainate

WorldSkill International è un’organizzazione fondata nel 1950 alla quale fanno parte più di 83 nazioni. Riconosciuta dalle Nazioni Unite, si pone l’obiettivo di promuovere l’istruzione e la formazione professionale in tutto il mondo. Riferimento principale dell’organizzazione nel nostro Paese è WorldSkills Italy, nata nel 1998 su iniziativa di Confartigianato Bolzano e che ogni due anni organizza i Campionati Nazionali dei Mestieri WorldSkills Italy. L’ultima competizione nazionale, tenutasi nel 2020, ha visto sfidarsi 150 competitor italiani tra i 17 e i 24 anni, valutati da altrettanti esperti membri delle giurie nazionali, in 18 mestieri, tra cui acconciatore, cameriere, cuoco, grafico, meccanico d’auto, muratore, falegname. Dal 2022, però, entrerà una nuova skill, Sistemi Robotici Integrati, promossa proprio da Fanuc insieme ad Agenzia Piemonte Lavoro, WorldSkills Piemonte e WorldSkills Italia. Gli studenti che vorranno aderire alla sfida, dovranno gestire un sistema che include dei robot e scriverne la documentazione. Le competenze richieste per affrontare questa sfida, ma anche per lavorare nel settore della robotica, sono la capacità di risolvere problemi complessi, saper utilizzare i computer e l’attrezzatura, il pensiero laterale, la capacità di lavorare in team

Fanuc interno sede di Lainate

Non verranno abbandonati a sé stessi, naturalmente, ma saranno supportati dai loro docenti e dagli esperti di Fanuc, che si occuperanno anche di fornire il software e l’hardware necessari. Per gli istituti scolastici sono disponibili due pacchetti: il Pacchetto formativo standard è una soluzione pronta all’uso che contiene una cella formativa e il robot Fanuc Er-4iA. Il Pacchetto formativo e collaborativo comprende invece un robot collaborativo Fanuc CRX-10iA e tutte le funzioni necessarie per ottenere le competenze fondamentali di programmazione. Durante l’open day, Fanuc ha offerto ai primi due istituti che si sono registrati dei robot a prezzo speciale, ben più basso del mercato. Perché, spiega Delaini, «Fanuc sente di avere un dovere verso le nuove generazioni e di indirizzare al meglio le loro capacità. I ragazzi in gara nella skills Sistemi Robotici Integrati stanno gettando le basi per il proprio futuro. Un futuro in cui ci sarà sempre più bisogno di figure che adattano i robot ai processi e sviluppano soluzioni tecniche per integrarli nella produzione». La sponsorizzazione dei WorldSkiss non è l’unica attività di Fanuc a supporto della formazione: l’azienda infatti collabora con le scuole offrendo due percorsi formativi per i docenti uno dedicato a Cnc e uno ai robot. Nel training center della filiale italiana di Fanuc sono presenti 6 stanze dedicate alla formazione, ciascuna con un numero di posti compreso fra i 6 e i 12. Al loro interno si trovano cellule robotiche industriali, accademiche e collaborative, oltre che macchine utensili a controllo numerico e simulatori Cnc. I docenti che parteciperanno a questi corsi

Fanuc in pillole

Fanuc interno sede di Lainate

Fanuc è un’azienda giapponese fondata da Seiuemon Inaba nel 1956 e specializzata in macchine a controllo numerico. Inizialmente Fanuc si è concentrata sull’automazione di un singolo macchinario, il cnc, per poi dedicarsi all’automazione di intere linee di produzione. Negli anni 70 e 80 l’azienda si fa riconoscere per i suoi macchinari Robocut, Robodrill e Roboshot, così da ampliare il suo raggio di azione. Fanuc tra l’altro non si limita a vendere a terzi le sue soluzioni, ma le sperimenta nelle sue fabbriche, tanto che è stata la prima azienda in Giappone a  costruire e utilizzare una fabbrica automatizzata con robot e macchine utensili CN. Nel 1977 inizia a esportare prodotti all’estero, e nel 1983 distribuisce i suoi primi robot in Europa. Il 2015 segna l’introduzione del primo robot collaborativo (cobot) dell’azienda. Nel 2012 nasce Fanuc Europe, che offre ai clienti europei una gamma completa di servizi ai 24 diversi reparti europei, ad esempio di servizi e vendite, di supporto per i prodotti, per le funzioni di catena di fornitura, per parti e ricambi, nonché marketing, risorse umane e supporto amministrativo e IT. A oggi, Fanuc conta 1.800 dipendente nel solo Vecchio Continente, sparsi su 24 filiali. Il fatturato a livello globale è di 6,4 miliardi di dollari, 960 dei quali sono ricavi generati in Europa. La sola sede italiana ha chiuso il 2021 con un fatturato di 173 milioni di euro in crescita del 30% rispetto al precedente esercizio. Solo nel 2021, Fanuc ha distribuito in Italia 11.500 robot, segnando una crescita delle vendite del 50% rispetto al 2020.














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