Eurofighter vola in Arabia

Euroarabia

Dopo Qatar, Arabia saudita e Oman, anche in Kuwait gli Eurofighter Typhoon. Il ruolo di Leonardo ex Finmeccanica nel programma europeo del caccia multiruolo

Inizierà nel 2020 e sarà completata nel 2023, facendo del Kuwait l’ottavo cliente del velivolo, la consegna dei 28 Eurofighter Typhoon destinati al Kuwait. I velivoli avranno un pacchetto di capacità aggiuntive rispetto ai precedenti programmi di ammodernamento del Typhoon, comprendente il radar a scansione elettronica Captor-E e diverse novità nel sistema d’arma. Il contratto tra Leonardo, la maggior azienda manifatturiera italiana e il Ministero della Difesa dello Stato del Kuwait, siglato nell’aprile 2016, include anche una serie di servizi per gestire al meglio la flotta di Eurofighter, come la progettazione e la costruzione delle infrastrutture presso la base aerea di Al-Salem, in Kuwait, e i servizi di supporto iniziale per tre anni (con un’opzione per altri cinque). Questi ultimi includono la fornitura di equipaggiamenti e una serie di ausili per l’addestramento, in modo da costituire una Unità di Conversione Operativa per i piloti in Kuwait.

L’Eurofighter nella Regione del Golfo

Quello che succede in Kuwait è un’ulteriore conferma del crescente impegno che il velivolo multiruolo prodotto dal consorzio Eurofighter svolge nella Regione del Golfo. L’ultimo contratto è quello siglato dal Qatar per 24 Typhoon, che vede il partner di Eurofighter BAE Systems nel ruolo di Prime Contractor. Sono state, inoltre, completate quest’anno le consegne dei 72 esemplari ordinati dall’Arabia Saudita e l’Oman ha già ricevuto la metà dei 12 velivoli previsti.







Programma Eurofighter: il ruolo di Leonardo

Il worksharing del complesso programma di collaborazione europeo vede Leonardo responsabile per la produzione di tutte le semiali sinistre, complete di sistemi installati, tutte le sezioni posteriori di fusoliera, progettate insieme alla britannica BAE Systems, alcune superfici mobili e piloni sub-alari per i carichi, i raccordi ala-fusoliera e la carenatura in titanio dei motori. Leonardo progetta e integra importanti sistemi di bordo (gestione dei carichi, navigazione, controllo del volo, display nel cockpit) e realizza l’integrazione con il velivolo dell’intero sistema d’arma e di propulsione. Presso gli stabilimenti di Nola (Napoli) e Foggia della Divisione Aerostrutture e di Venegono Superiore (Varese) della Divisione Velivoli si producono le parti che vengono poi assemblate per realizzare le semiali e le sezioni posteriori di fusoliera presso lo stabilimento di Torino-Caselle, sede della linea finale di assemblaggio dei velivoli completi.

 

Euroschema
Diagramma di localizzazione dei componenti

Il vantaggio del radar E-scan

Molto importante è il contributo nello sviluppo e produzione dell’avionica e dei sensori principali del velivolo fornito dalla Divisione Sistemi Avionici e Spaziali di Leonardo, con il coinvolgimento di diversi siti produttivi in Italia e in Gran Bretagna. In particolare, il radar CAPTOR (versioni M-scan e E-scan), prodotto dal consorzio Euroradar, il sistema passivo ad infrarossi PIRATE, prodotto dal consorzio EuroFirst (entrambi i consorzi sono a guida Leonardo), il sistema di auto-protezione DASS (Defensive Aids Sub-System) e i sistemi di comunicazione e IFF (Identification Friend or Foe).

Infine, presso lo stabilimento della Divisione Velivoli di Venegono, si progettano e si costruiscono gli equipaggiamenti di supporto a terra (Ground Support Equipment o AGE), come le unità di avvio del motore o per la generazione di potenza ausiliaria. Il radar E-scan fornisce una potenza significativamente superiore rispetto alla maggior parte dei sistemi concorrenti. In combinazione con l’ampia apertura frontale del velivolo e la capacità unica di muovere l’antenna del radar, il Typhoon ha un campo visivo di 200 gradi e le prove di volo confermano i vantaggi che questo porterà in termini di capacità di discriminazione del target.














Articolo precedenteMecspe: tutte le novità dell’ edizione 2018 in anteprima
Articolo successivoLotte Versalis Elastomers: in Corea del Sud un nuovo complesso industriale






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui