Ambrogio Intermodal potenzia i collegamenti intermodali attraverso il Brennero: inaugurato a Domegliara il nuovo terminal

Per la movimentazione delle unità di carico è stata installata una gru a portale, supportata da due reach stacker.

Roberto Zorzi (sindaco di Sant’Ambrogio di Valpolicella), Flavio Massimo Pasini (presidente della Provincia di Verona), Pieralberto Vecchi (Ceo Ambrogio Intermodal), Livio Ambrogio (presidente Ambrogio Intermodal), Massimiliano Adamoli (sindaco del Comune di Dolcé), Ralf-Charley Schultze (presidente Uirr), on. Paolo Borchia (europarlamentare)

È finalmente operativo il terminal di Domegliara (VR) di Ambrogio Intermodal a un anno dall’inizio dei lavori, con la partenza del primo treno verso la Germania. Grazie alla sua collocazione strategica sull’asse nord-sud Europa – permette di potenziare i collegamenti intermodali strada-rotaia attraverso il Brennero, per rispondere alla crescente domanda di trasporto sostenibile in Europa. Al momento è attivo un collegamento intermodale con Neuss, in Germania, con tre partenze settimanali per direzione; questa rotta permette di servire il Nord-Est Italia, la zona della Ruhr in Germania e il Benelux.

Il terminal di Domegliara è il settimo in Europa e il terzo in Italia, dopo quelli di Candiolo (TO) e Gallarate (VA). Con un’area di 110.000 m2 è, inoltre, il più grande del Gruppo Ambrogio in Europa in termini di superficie. L’area include 3 binari di lunghezza fino a 700 metri, un edificio amministrativo e un piazzale. Per la movimentazione delle unità di carico è stata installata una gru a portale, supportata da due reach stacker. Sono previste l’aggiunta di ulteriori binari e la costruzione di un magazzino, da definire in base alle esigenze dei clienti e all’andamento del mercato. L’investimento complessivo su questa nuova struttura supera i dodici milioni di euro.







«Siamo orgogliosi – dichiara Livio Ambrogio, presidente del Gruppo Ambrogio – di questo traguardo e di vedere, da un’idea nata in piena pandemia, il terminal già operativo a solo un anno dall’inizio dei lavori di costruzione. Per trasferire traffici dalla strada alla rotaia, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo, sono necessari forti investimenti sulle infrastrutture e tempi d’azione rapidi. Noi stiamo facendo la nostra parte».














Articolo precedenteOmron: robot e sistemi di visione per valorizzare il lavoro uomo sulla linea: il n.1 Italia Donato Candiano mostra l’applicazione
Articolo successivoAl via la XV edizione di Switch2Product, il programma per start-up di PoliHub e Officine Innovazione di Deloitte






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui