Crisi Marelli: chiude la fabbrica di Crevalcore

L'impianto impiega 229 dipendenti nella produzione di collettori di aspirazione aria e di pressofusi di alluminio entrambi componenti per motori

Marelli

Marelli chiude la fabbrica di Crevalcore, specializzata in componenti per motori. Lo ha annunciato l’azienda ai sindacati Fim Fiom Uilm Fismic UglM AqcfR

La Direzione aziendale ha spiegato che le ragioni sono duplici, vale a dire il risultato economico assai negativo, quest’anno previsto pari a circa 6 milioni di perdita anche a causa dell’aumento del costo dell’energia, nonché la dinamica negativa delle attività legate al motore endotermico che oggi porta a un utilizzo del 45% della capacità produttiva e calerebbe naturalmente anno dopo anno fino ad arrivare al 20% nel 2027. «Questo – si legge in una nota dei sindacati – aggravato dalla scelta di non prevedere alcun investimento per la transizione all’elettrico. L’intenzione in ogni caso è quella di chiudere all’inizio del prossimo anno».







Per quanto riguarda gli altri stabilimenti italiani, invece, la situazione appare nel complesso stabile. Sul comparto Lighting non ci sono novità, così come sullo after market per cui non è stato raggiunto l’accordo di cessione. Per quanto concerne Venaria Reale, la fabbrica che produce sistemi di scarico, a fronte della cessazione e del trasferimento della produzione, prosegue il piano di passaggio dei lavoratori all’altro stabilimento Automotive Lighting, che sorge ad appena un chilometro di distanza. Lo stabilimento di sistemi di scarico di Caivano nel prossimo futuro dovrà ricevere i volumi da Venaria Reale, ma in prospettiva dovrà compensare il progressivo calo di volumi causato dalla elettrificazione delle vetture Stellantis con prodotti di settori diversi dall’automotive, in particolare attraverso forniture a veicoli commerciali per cui è già in corso una trattativa con Iveco; sono anche attesi trasfertisti volontari da Melfi e da Sulmona, in mancanza dei quali si procederà ad assunzioni temporanee. Lo stabilimento di Melfi ha acquisito da Stellantis anche la fornitura del telaio posteriore, oltre naturalmente la traversa anteriore già acquisita in precedenza e questo consente di guardare con rinnovata fiducia al futuro dello stabilimento lucano, poiché si tratta di commesse da 7-10 anni che possono portare al superamento del contratto di solidarietà nel 2025. Nello stabilimento di Sulmona, per effetto della prosecuzione della fornitura al Ducato Messico, il potenziale esubero, che comunque sarà affrontato nel 2024 con il contratto di solidarietà, si ridurrà da 135 a 100 persone; resta fondamentale la trattativa in corso con Stellantis per la fornitura alla piattaforma large. Per quanto riguarda Bari si è in attesa di conoscere i risultati di varie gare a cui Marelli sta partecipando, a iniziare da quella per il motore elettrico di Porsche e da quelle in discussione con Stellantis; sul versante degli ammortizzatori sociali, con ogni probabilità l’unificazione dei due plant consente di ripristinarne una completa disponibilità.














Articolo precedenteDentro l’area 2 della Fabbrica Digitale del Competence Center Made, fra digital twin, logistica e Lean 4.0. Con SimTec
Articolo successivoGruppo Durst (stampa digitale e tecnologie di produzione) compra Aleph dal fondo Wise Equity






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui