Crescita a due cifre per Bracchi (logistica): nel 2021 vendite per 155 milioni

Per il 2022 l'azienda intende estendere il portafoglio dei servizi offerti e aumentare gli investimenti in sostenibilità, qualità e sicurezza

Umberto Ferretti, ad di Bracchi

Il 2021 è stato un anno di cambiamento per Bracchi, azienda bergamasca attiva nel settore dei trasporti e della logistica, che prevede di chiudere l’anno con un fatturato di 155 milioni di euro (erano 142 nel 2020).
Merito anche dei cambiamenti portati da Umberto Ferretti, nominato amministratore delegato nel febbraio 2021. «La nostra crescita è solida e solidi sono i risultati economici che ci attendiamo anche per quest’anno», spiega Ferretti. «La nostra strategia è definita: continueremo ad espanderci commercialmente, in particolare vendendo spazi logistici, ma contestualmente consolidiamo i rapporti storici con clienti di lungo periodo, tra questi molte multinazionali. Da sempre uno dei maggiori punti di forza di Bracchi è l’alta fidelizzazione dei propri clienti».

Ora l’obiettivo di Ferretti è quello di puntare maggiormente su sostenibilità, qualità e sicurezza perché, come spiega l’ad «la crescita di Bracchi è figlia anche di un continuo investimento in mezzi di trasporto, è infatti in costante rinnovamento il nostro parco mezzi in ottica ecologica, Lng, Cng, Elettrico e tutto ciò che va nella direzione della riduzione del carbon footprint. Senza dimenticare le certificazioni ambientali per le quali abbiamo in corso il processo per estendere il riconoscimento a tutti i siti. Entro quest’anno tutta l’azienda otterrà le certificazioni 45001 e 14001, gli standard internazionali su sicurezza e ambiente».







Per quanto riguarda le prospettive future, Bracchi si prefigge di concentrare nei prossimi anni i propri sforzi sull’innovazione tecnologica, sull’automazione dei processi, in particolare sul fronte della tracciatura delle spedizioni. «Abbiamo messo a bilancio anche investimenti in tecnologie informatiche per rendere sempre più performanti i nostri processi. Il business della logistica sta subendo un interessante rimbalzo», spiega Ferretti. «Per questo guardiamo con ottimismo al futuro. Monitoriamo con continuità il mercato per valutare opportunità di acquisizioni che estendano il perimetro aziendale e per verticalizzarci in alcuni segmenti specifici. Negli ultimi tre anni abbiamo messo a segno con successo due acquisizioni, intendiamo proseguire su questa strada come parte integrante del nostro modello di business. Il ruolo chiave che la logistica riveste per il nostro Paese è emerso chiaramente durante questa pandemia. Oltre alle note carenze infrastrutturali italiane, una grossa difficoltà che attanaglia il mondo delle spedizioni è sicuramente la carenza di autisti. Le persone e i talenti sono al primo posto nella nostra strategia aziendale, cerchiamo ingegneri logistici, ingegneri del traffico, autisti e stiamo implementando nuovi modelli di gestione del personale per sostenere i piani di carriera dei giovani potenziali presenti in azienda».

Quello della logistica secondo Ferretti è un settore destinato a rivestire un ruolo sempre più centrale, anche in correlazione ad alcuni processi di rilocalizzazione conseguenti alla pandemia. «Realtà come la nostra sono più vicine alle aziende e ai clienti di quanto lo siano i giganti multinazionali, che coi loro servizi standardizzati faticano a rispondere sartorialmente alle esigenze del mercato. Detto questo, stiamo vivendo un momento di svolta per il settore: l’aumento dei prezzi delle materie prime e dei noli e la dipendenza delle forniture da Paesi lontani, stanno rispostando la produzione in Europa; è in atto il fenomeno del reshoring, che ridisegna il modello della globalizzazione praticato finora. Ci attendiamo dunque come macro-trend un aumento costante di richiesta del trasporto a livello europeo controbilanciato da minori volumi di movimentazione di merci provenienti dal Far East».














Articolo precedenteSaipem, Tenaris e Siad al lavoro su un impianto per catturare l’anidride carbonica
Articolo successivoNestlé sceglie Schneider Electric per migliorare l’efficienza della più grande fabbrica di caffè solubile nel mondo






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui