Manifattura additiva: Cmf Marelli porta in Italia le soluzioni per la micro-fabbricazione di Boston Micro Fabrication

Questi sistemi per la stampa 3D utilizzano plastiche fotopolimeriche e composite capaci di eguagliare lo stampaggio tradizionale ad alta risoluzione

Stampante 3D Microarch P130 di Bmf

Cmf Marelli ha ampliato il suo portafoglio di soluzioni per la manifattura additiva introducendo le stampanti 3D di Bmf Boston Micro Fabrication. Sono prodotti basati sulla tecnologia PμSL (Projection Micro Stereolithography), che consente di realizzare miniature ad altissima risoluzione (2/50 micron) e tolleranze (±10/25 micron) con standard qualità e replicabilità industriale.

Bmf, nata nel 2016 come spin-off del prestigioso Massachusetts Institute of Technology, ha implementato sistemi di stampa 3D che utilizzando plastiche fotopolimeriche e composite capaci di eguagliare lo stampaggio tradizionale ad alta risoluzione, adatte quindi per applicazioni in ambiti come apparecchiature medicali e diagnostiche (sistemi auricolari, lenti, chip, impianti, attrezzature), componentistica elettronica (connettori, sensori, cellulari), micromeccanica (ingranaggi, attuatori) microfluidica (valvole, collettori, filtri) e naturalmente ricerca e sviluppo (microstrutture).







Si tratta di una tecnologia che rappresenta una vera svolta del settore in quanto consente ai produttori di capitalizzare i vantaggi della manifattura additiva – la complessità geometrica, efficienza tempo/costo nelle piccole tirature – senza compromessi qualità o scala dimensionale. Sono così finalmente raggiungibili tubi conformati in miniatura, stents vascolari o glaucoma, microfiltri o strutture lattice, altrimenti irrealizzabili in stampa 3D.














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