Cim4.0, piano strategico triennale e nuovo sportello per la transizione digitale e green delle pmi

È stata presentata anche una carta dei servizi che consentirà alle piccole e medie imprese e alle start-up di usufruire di una “corsia privilegiata”

Il piano strategico 2023-2025 è finalizzato a intensificare il supporto alla transizione digitale e green delle pmi italiane

La fase 2 del Competence industry manufacturing 4.0 (Cim4.0) è partita ufficialmente con il piano strategico 2023-2025 finalizzato a intensificare il supporto alla transizione digitale e green delle pmi italiane. Il bilancio d’esercizio 2022 ha visto più che triplicato il valore dei servizi alle imprese e incrementato del 30% il valore della produzione complessiva. Un piano di ulteriore crescita basato sulle competenze e sugli asset specifici del Cim4.0 che, grazie al continuo supporto dei soci fondatori e degli activity partners, finalizza nel migliore dei modi le nuove risorse economiche garantite dal Mimit in coerenza con il recente decreto con cui si definisce il contributo alla Missione 4 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Il Cim4.0 con la stessa tempestività che ha contraddistinto l’operato dei primi anni, presenta una carta dei servizi ancora più ricca ed avvia nuovi bandi dedicati a tutte le imprese italiane – grandi, pmi e start-up – impegnate con progetti d’innovazione e/o maturità tecnologica nella transizione digitale e green. In questo contesto il competence center potrà giocare la propria partita a supporto delle imprese anche riguardo la Missione 2 del Pnrr, dedicata proprio alla transizione ecologica. La prima e forse più importante novità del piano 2023-2025 riguarda l’immediata apertura di uno sportello dedicato alle aziende che intendono avvicinarsi al 4.0 in base alla loro specificità di business attuale o futuro, al proprio settore o filiera produttiva e alla relativa dimensione o struttura organizzativa. Si tratta di un’operazione concreta che punta a ridurre sensibilmente i tempi di comprensione e analisi dei fabbisogni delle imprese, singole o in partnership, e di avvio delle proposte progettuali che fanno leva sui vantaggi offerti dalle tecnologie additive e digitali. Contestualmente è stata presentata una carta dei servizi completa e a misura di Pmi che consentirà alle piccole e medie imprese e alle startup di usufruire di una “corsia privilegiata”, anche dal punto di vista economico, aderendo ai servizi del centro di competenza con sede a Torino: upskilling e reskilling del capitale umano, supporto al trasferimento tecnologico, test before invest.







«Oggi i competence center sono i principali soggetti attuatori del Mimit e direttamente coinvolti nel mettere a terra i piani definiti per la missione 4 del Pnrr. Piani che dovranno rispondere in modo coerente ai reali fabbisogni delle imprese accompagnandole verso un’innovazione a trazione digitale e green. Occorre pertanto garantire un’offerta di servizi di qualità, personalizzabile e funzionale ad accrescere il loro tasso tecnologico e al tempo stesso promuovere un sostegno tempestivo alla domanda che alleggerisca alle imprese, soprattutto Pmi, il peso degli investimenti. Questa mattina abbiamo presentato la nostra visione e un Piano concreto di supporto alla transizione digitale e green con servizi mirati ad agevolare aziende innovative e a sviluppare un ecosistema nazionale del Made In Italy di eccellenza e sempre più votato all’innovazione sostenibile» ha dichiarato Enrico Pisino, ceo di Cim4.0.














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