Tra software e as a service: che cosa c’è nel futuro di Bystronic?

di Renzo Zonin ♦︎ Software, fidelizzazione, sinergie: sono i pilastri della crescita dell'azienda specializzata in prodotti per il taglio laser. Che investe sulla smart factory, connettendo le sue macchine utensili così da consentire il monitoraggio da remoto. Cybersecurity: la collaborazione con NanoLock Security. Le partnership con Kurago e Airco e il focus sui servizi. Ce ne parla Roberto Nicoli

Lo stand di Bystronic alla fiera Lamiera

La svizzera Bystronic è da anni sul podio delle maggiori aziende del settore del taglio dei metalli, e la sua specializzazione nelle tecnologie laser la colloca in una posizione di favore per quanto riguarda l’evoluzione del suo business. Infatti, nonostante le criticità dell’economia mondiale degli ultimi due anni, il settore dei macchinari per il taglio e la piegatura dei metalli è in continua espansione. I dati parlano di un mercato che, secondo Gvr, valeva 6,17 miliardi di dollari nel 2019, e che crescerà con un Cagr del 5,9% fra il 2020 e il 2027, con i sistemi a taglio laser a catturare la maggiore percentuale di crescita, e crescite inferiori per le altre tecnologie (plasma, waterjet, fiamma). Per il solo segmento delle macchine laser, Absolute Reports stima un valore del mercato globale di 3,37 miliardi di dollari nel 2020, mentre per il 2027 punta a 6,69 miliardi, con un Cagr del 10,65% fra il 2021 e il 2027.

In pratica, il laser cresce il doppio delle altre tecnologie, e nel 2027 il suo mercato varrà quanto cuba oggi l’intero settore del taglio. Abbiamo parlato delle strategie, delle attività e dei prodotti di Bystronic con il managing director della filiale italiana, Roberto Nicoli. Secondo Nicoli, l’azienda sta mettendo in atto una aggressiva strategia di crescita, che opera in più direzioni: dal rafforzamento delle strutture di vendita e customer service, al miglioramento delle sinergie fra le varie aziende del gruppo, all’espansione della sua offerta in particolare nelle aree del software e dei servizi.







I frutti di questa impostazione si sono visti a Lamiera, la fiera di riferimento del settore, dove Bystronic si è presentata in forze, portando allo stand macchine top di gamma (alcune di recentissima introduzione, e in molti casi equipaggiate con soluzioni particolarmente significative e a volte inusuali), sistemi di automazione, software e servizi, ma anche iniziative che vanno incontro ai concetti di sostenibilità ed economia circolare, come per esempio l’arrivo della divisione Pre Owned e la presentazione della macchina per produrre azoto dall’aria.

Una tecnologia di riferimento

ByTube Star 130

Da alcuni anni, il laser è diventato la tecnologia di riferimento per il taglio dei metalli, sia che si tratti di lamierati che di tubi. E nel segmento della produzione di macchine per il taglio laser dei metalli, uno dei nomi di riferimento è Bystronic Laser. Nata in Svizzera nel 1986, l’azienda è oggi una multinazionale che opera in 56 diversi Paesi e possiede 9 stabilimenti di produzione, due dei quali in Italia grazie all’acquisizione di due aziende specializzate in taglio tubi e automazione. Infatti, anche se i macchinari per il taglio laser dei metalli rimangono il “piatto forte” dell’offerta Bystronic, l’azienda negli anni ha sviluppato una serie di business complementari: si va dalle macchine per la piegatura della lamiera a sistemi modulari di automazione per il carico/scarico dei sistemi da taglio. Ma soprattutto, all’hardware si stanno sempre più affiancando componenti di software e servizi, in un’ottica che parte dall’Industria 4.0 e introduce elementi di sostenibilità ed economia circolare. La nuova strategia di sviluppo è stata implementata in Italia alla fine del 2020, e ha avuto una spinta ulteriore con l’arrivo nel giugno 2021 del managing director Roberto Nicoli, dal 2014 in Bystronic, che ha lavorato in precedenza per la sede di Chicago e che nei quattro anni precedenti aveva guidato la filiale canadese dell’azienda. «Bystronic è cresciuta tantissimo negli ultimi anni – dichiara Nicoli – e abbiamo iniziato a impostare una strategia che a livello di Gruppo abbiamo chiamato “Avanti“, un business plan che ci spinge fino al 2025 e che ci pone degli obiettivi di crescita molto aggressivi. 

L’implementazione della strategia per l’Italia l’ho basata su tre strategie, tre pilastri. Il primo pilastro è la crescita, quindi sviluppare in Bystronic Italia tutte le attività necessarie a far crescere il fatturato, con una migliore copertura del territorio, una migliore rete di vendita, un miglior supporto marketing. Il secondo pilastro è la fidelizzazione: Bystronic in Italia oggi ha uno degli installati più importanti per l’intero gruppo, e dobbiamo far seguire a questa nota positiva una struttura di service che ci permetta di raggiungere un livello di customer satisfaction degno del nostro brand. Per questo, fin dal mio arrivo, sono partite varie azioni per rinforzare il customer service, migliorare il supporto e i tempi di risposta: aggiunta di tecnici, di hot line per il supporto remoto eccetera. Terzo pilastro è quello delle sinergie. Il Gruppo ha un grosso vantaggio in Italia, in quanto abbiamo tre realtà sul mercato, una filiale di vendita e due filiali produttive – una a S. Giuliano dedicata alla produzione di sistemi di automazione (Bystronic Automation) e una filiale a Cazzago S. Martino (BS) specializzata nella produzione di taglio laser per i tubi (Bystronic Tube). Questo ci permette di avere un potenziale di quasi 350 persone. Questo ci permetterà di creare delle sinergie all’interno di queste tre realtà per presentarci al mercato come un solo Gruppo Bystronic, un solo team italiano».

Taglio laser e non solo

Roberto Nicoli managing director della filiale italiana di Bystronic (fonte: LionkedIn)

Bystronic è ben conosciuta come brand per i prodotti per il taglio laser, che sono un po’ il prodotto storico dell’azienda – che partì con i primi laser CO2, ormai completamente sostituiti dai sistemi taglio laser fibra. Ma ormai, sono molto pochi i clienti che investono nell’acquisto di una singola macchina, di un singolo sistema laser. «Bystronic preferisce affrontare il problema con un approccio consulenziale – spiega Nicoli – I nostri clienti hanno bisogno di un partner, di un consulente che li supporti nello sviluppo della soluzione tecnica e produttiva. Tipicamente, il cliente viene da noi dicendo “questo è il progetto che il mio cliente mi chiede di realizzare, questo è il pezzo finito, come può supportarmi Bystronic?”. Per questo noi oggi non offriamo più tanto la macchina singola, quanto piuttosto una soluzione, un processo produttivo completo, che va dalla programmazione al taglio, dal trasporto del materiale alla piegatura e relativa automazione. Bystronic secondo me negli ultimi 5 o 6 anni ha raggiunto una posizione di leader di mercato per quanto riguarda l’innovazione. Innovation è uno dei nostri core value. Negli ultimi anni abbiamo investito molto in ricerca e sviluppo per poter essere sempre la prima azienda sul mercato a proporre idee innovative, che si tratti di prodotti o accessori».

In questa ricerca di nuove soluzioni rientra il progetto “Smart Factory“, che è l’implementazione Bystronic dei concetti dell’Industria 4.0. Connettività dei macchinari, comunicazioni, possibilità di monitoraggio remoto. «Bystronic in questi anni ha sviluppato tutta una serie di soluzioni che vanno in quella direzione – conferma Nicoli – con un approccio innovativo e modulare, perché non tutti i clienti oggi sono pronti per fare il primo passo verso la smart Factory o l’Industria 4.0Magari sono al primo macchinario, magari ci arriveranno in 4 o 5 anni, e allora Bystronic ha sviluppato un approccio al problema modulare, nel quale il cliente può investire inizialmente nella singola macchina e in seguito costruire, pezzo dopo pezzo, la propria smart factory, anche in base alla crescita del proprio business, senza essere obbligati a fare il passo più lungo della gamba all’inizio del proprio progetto».

Bystronic Smart Factory nasce ufficialmente a fine 2020, ma in realtà il progetto era già attivo mesi prima, anche se non definito in tutti i dettagli. Il suo focus iniziale era soprattutto l’automazione, resa sempre più impellente dall’aumento delle prestazioni dei macchinari da taglio: era ormai impossibile per operatori umani “reggere il ritmo” di alimentazione e scarico delle macchine, che finivano per essere sottoutilizzate. «Anche sull’automazione abbiamo adottato il nostro approccio modulare – spiega Nicoli – per cui è possibile partire con la macchina singola e un’automazione semplice, per poi aggiungere, pezzo dopo pezzo, sistemi complessi per automatizzare tutto il flusso dei materiali. L’obiettivo finale è che al nostro cliente arrivi il progetto del pezzo da produrre, e con pochi minuti di lavoro dell’ufficio tecnico sia in grado di passare i progetti alla macchina che esegue il taglio, con i sistemi di automazione che si occupano di passare il semilavorato alle macchine di piegatura, magari con celle robotizzate che alla fine scaricano il pezzo finito».

Il problema della sicurezza

ByuSmart

Quando si cominciano a installare nello shopfloor macchine dotate di sistemi di controllo digitale (dai Plc agli edge computer, dai sistemi di comunicazione wireless ai robot) emerge una problematica alla quale gli addetti alla produzione non sono abituati: quella della sicurezza dagli attacchi “cyber”, particolarmente frequenti nel nostro Paese e ulteriormente incrementati dal clima sociopolitico mondiale. Purtroppo, molti responsabili di stabilimento ancora non credono alla concretezza del rischio, e anche molti fabbricanti di macchinari sembrano sottostimare il problema. Bystronic, invece, conosce bene la tematica e ha preso le sue contromisure. «Soprattutto negli ultimi anni abbiamo lavorato in questa direzione. In particolare, stiamo tenendo sotto osservazione diverse start-up specializzate che potrebbero affiancarsi perfettamente alla nostra visione e ai nostri piani di sviluppo. Negli ultimi 24 mesi abbiamo fatto vari accordi con start-up che operano in vari ambiti, per esempio quello degli Agv. Ma sulla cybersecurity, l’accordo più recente è quello con NanoLock». NanoLock Security è specializzata nella protezione dell’integrità operativa dei dispositivi e dei macchinari connessi in rete contro eventi informatici avversi, al fine di preservare la continuità aziendale. La partnership farà sì che NanoLock sviluppi software di sicurezza per la Smart Factory Software Suite, la piattaforma software sviluppata da Bystronic insieme alla (recentemente acquisita) Kurago.

Sempre più software in catalogo

Lo sviluppo del proprio software negli anni è divenuta un’esigenza imprescindibile per i produttori di macchinari. Uno dei motivi, cui spesso non si pensa, è che sta diventando difficile trovare nuova manodopera esperta per far funzionare le macchine. Per questo uno dei requisiti base del sistema sviluppato da Bystronic era quello di essere estremamente semplice da usare. «Abbiamo cambiato il nostro approccio, e invece di fare macchine che richiedano un operatore esperto, abbiamo cercato di adottare un approccio simile a quello dello smartphone, che è talmente facile da usare che arriva senza manuale di istruzioni. Così abbiamo sviluppato un’interfaccia basata su touch screen, con un modello 3D supportato da SolidWorks, che i nostri clienti riconoscono come la più semplice disponibile. Tanto che oggi gli basta assumere un ragazzo che sappia utilizzare su un tablet, e con poche ore di corso sarà in grado di controllare una macchina da taglio laser».

Dopo il software, arrivano i servizi

Ma non c’è solo il software nell’offerta Bystronic orientata alla Smart Factory: i servizi hanno già conquistato un ruolo e cresceranno in futuro. L’e-commerce dei pezzi di ricambio (Webshop) eccetera è già operativo da tempo, e vari servizi sono già disponibili per esempio sul fronte manutenzione, che si trasforma da passiva a proattiva, nell’ottica di impedire i fermi macchina causati da guasti. Per poi arrivare alla manutenzione predittiva, in grado di predire per tempo eventuali rotture. Quando si parla del binomio macchinari e servizi, il discorso finisce fatalmente sulla servitizzazione. È ipotizzabile un “pay per use” sulle macchine per taglio laser? Magari in base ai minuti di utilizzo del laser, o dei metri di lamiera tagliati? «Si tratta di un discorso che è ancora agli inizi, e sul quale stiamo facendo delle valutazioni. Ci sono alcune aziende che hanno cominciato da qualche mese a proporlo e a sondare il mercato. Anche noi ci stiamo pensando, ma non l’abbiamo ancora proposto. Stiamo valutando in base alle richieste dei nostri clienti se possa essere un approccio vincente, o comunque un’alternativa fattibile. Comunque è un approccio innovativo che stiamo considerando» ammette Nicoli.

Una mano all’economia circolare

ByStar

Oggi nessuna azienda può permettersi di ignorare concetti come sostenibilità ed economia circolare. Bystronic è impegnata da tempo su questo fronte, e nelle sue iniziative applica un’idea vincente: la sostenibilità deve essere un guadagno per il cliente e non un costo. In quest’ottica, iniziative di sostenibilità erano esposte allo stand Bystronic durante la fiera Lamiera, la manifestazione milanese di riferimento per il settore in Italia. Due in particolare le iniziative. La prima era la presenza della divisione “Pre Owned” di Bystronic, che si occupa di ritirare l’usato a fronte della vendita di una nuova macchina. Il macchinario usato del cliente viene acquistato, rimesso in ottime condizioni e venduto come “usato ricondizionato”, a prezzi sensibilmente inferiori a quelli di un macchinario equivalente nuovo. Questo permette di allungare la vita utile dei macchinari, riducendo gli scarti e consentendo anche ad aziende molto piccole, che non potrebbero permettersi un macchinario nuovo, di dotarsi di sistemi di taglio laser di qualità. Un piccolo laser CO2 potrebbe costare anche solo qualche centinaio di migliaia di euro. «Abbiamo portato a Lamiera la divisione Pre Owned, che ha basi in Olanda e in Romania, proprio perché anche in Italia cominciamo ad avere molti clienti interessati, che potrebbero entrare sul mercato grazie a questa formula» conferma Nicoli.

La seconda iniziativa in chiave di sostenibilità era la presenza allo stand del macchinario per la produzione del gas azoto dall’aria, frutto di un accordo con la tedesca Airco. L’azoto è necessario per far funzionare i moderni laser da taglio, e soprattutto quando le macchine in azienda sono più di una, i rifornimenti di gas diventano critici. Poter produrre il gas in casa, a prezzo di costo, nella quantità desiderata, consente all’azienda cliente di non avere problemi con le scorte, azzerando il rischio di fermo macchina per mancata consegna; e, contemporaneamente, elimina l’inquinamento generato dalla complessa filiera logistica del trasporto delle bombole.

Le soluzioni presenti allo stand

Oltre alle due postazioni appena citate, lo stand di Bystronic a Lamiera presentava vari altri sistemi, in particolare i top di gamma dell’azienda svizzera. «Per noi Lamiera è l’evento dell’anno – racconta Nicoli – Abbiamo presentato due piattaforme di taglio laser, una chiamata ByStar Fibra, che è la nostra top di gamma, con motori lineari ad alte performance e potenza di 15 kw, e un sistema di carico/scarico automatico chiamato ByTrans Modular e BySort,  upgrade per estrazione dei pezzi completamente automatizzata. A fianco avremo poi una macchina BySmart Fibra da 10 kw, che appartiene alla nostra fascia intermedia, chiamiamola “Silver”, il quale era collegato a un sistema di carico/scarico chiamato ByTrans Extended. Quindi con la ByStar e la BySmart abbiamo offerto ai nostri clienti una panoramica sulle soluzioni di alta potenza delle nostre gamme Gold e Silver e sulle soluzioni di carico e scarico». 

Presente anche una nuova macchina per il taglio di tubi, la ByTube Star 130 (il numero si riferisce al massimo diametro di taglio in mm), evoluzione di un modello precedente con in più la possibilità di tagliare anche profili aperti. A parte i sistemi da taglio, erano in mostra anche le presse piegatrici, come la top di gamma Xpert Pro (150 tonnellate, 3 metri) e la “piccola” Xpert 80, da 80 tonnellate, fra le più vendute nel mondo, connessa a un sistema di piegatura robotizzata montata su ruote la Mobile Banding Cell. Completavano lo stand le due postazioni relative al software Smart Factory e ai servizi: pacchetti di manutenzione, upgrade, ricambi e consumabili.

 

(Ripubblicazione dell’articolo pubblicato il 24 giugno 2022)














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