Bain & Company: calano m&a (-36%) nel 2022. Aumenta in Italia il volume delle operazioni (+24%)

Crescono le acquisizioni con impronta Esg: questo trend dovrebbe proseguire anche nel 2023

Il report annuale di Bain & Company sulle fusioni e acquisizioni è finalmente disponibile e sottolinea come queste continuino a rappresentare un driver fondamentale di crescita e redditività per le aziende. Dopo cinque mesi su livelli pre-pandemici, la battuta d’arresto dei mercati di giugno 2022 ha frenato le operazioni di m&a, con la seconda metà dell’anno caratterizzata da condizioni macroeconomiche più complesse e da un aumento dei tassi d’interesse della Fed. Nel 2022, il valore delle operazioni strategiche è diminuito più marcatamente del loro volume. I multipli mediani delle operazioni sono scesi al minimo decennale di 11,9x lo scorso anno, dopo i massimi storici toccati nel 2021. I cali più consistenti si sono registrati nelle operazioni su settori quali tech ed healthcare & life sciences.

«L’area Emea, nel 2022, è stata quella che ha registrato il valore delle operazioni più basso di tutte le aree geografiche, contratto del 31% rispetto al 2021 a quota 674 miliardi di dollari, sotto ai livelli pre-pandemici. Tuttavia, il volume delle operazioni è cresciuto del 2% e l’Italia, in particolare, ha registrato un +24% di volumi rispetto all’anno precedente, con circa 900 operazioni» spiega Roberto Prioreschi, Semea regional managing partner di Bain & Company. «La storia delle ultime flessioni di mercato ci porta ad essere ottimisti sulle strategie di m&a: i prezzi degli asset diminuiscono, e questo offre buone opportunità agli operatori più preparati a compiere mosse coraggiose per rafforzare il loro core business o creare opzioni strategiche attraverso deal di scopo».







Un’analisi di Bain sull’attività di fusioni e acquisizioni di circa 2.900 società durante la crisi del 2008-2009 rivela come le realtà coinvolte in attività di m&a abbiano generato rendimenti superiori per gli azionisti rispetto a quelle che non si sono mosse sul mercato. «Di fronte all’incertezza, una due diligence proattiva e approfondita può offrire un vantaggio competitivo in termini di velocità e qualità delle operazioni», continua Prioreschi.

Cinque trend rilevanti per il 2023

Il Report identifica cinque trend principali dell’M&A da monitorare nel 2023:

  • aziende con elevati livelli di liquidità che fanno mosse strategiche e audaci;
  • continuo dominio delle operazioni di piccole e medie dimensioni;
  • equilibrio tra deal di scala e di scopo;
  • ulteriore pressione sulle valutazioni;
  • riorganizzazione dei loro portafogli attraverso cessioni e separazioni.

Il ruolo delle strategie Esg nelle operazioni di m&a

A fronte di un calo del valore e del volume delle operazioni di m&a in molti settori industriali, Bain ha osservato un numero crescente di acquisizioni con impronta Esg; questo trend dovrebbe proseguire anche nel 2023. Sebbene rimanga difficile quantificare l’attività di m&a in base ai criteri di sostenibilità, Bain stima che un’operazione su 10 incorpori oggi una componente Esg. Due sono le principali tipologie di operazioni industriali legate ai criteri Esg: alcune realtà stanno acquisendo business potenzialmente sinergici per accedere più rapidamente a segmenti di mercato più green, altre – invece – sono alla ricerca di opportunità che possano migliorarne le capacità produttive in ottica di perseguimento degli obiettivi Esg.

Focus geografico: l’area Emea e il resto del mondo

In Medio Oriente, i fondi sovrani stanno utilizzando le strategie di m&a per trasformare le proprie economie. India in controtrendenza nel 2022, con il valore dei deal cresciuto del 139% rispetto all’anno precedente. In Brasile, le aziende stanno ripensando alla pianificazione dello scenario in base ai potenziali outcome delle politiche del nuovo governo. In Giappone, si è contratto il numero di aziende impegnate in grandi operazioni transfrontaliere volte a trasformare i portafogli aziendali.

«I dealmaker», conclude Prioreschi, «sono consapevoli della natura ciclica del mercato dell’m&a. In un contesto di rallentamento – che ha un impatto sia sul business degli acquirenti che su quello delle società target – abbiamo visto più volte come le aziende che non rallentano l’attività durante i periodi di crisi, ma sfruttano le opportunità per rimodellare il proprio business, sono quelle che ne escono poi vincitrici. Le aziende possono utilizzare le operazioni di m&a e le cessioni per rimodellare i portafogli, scalare l’innovazione e costruire un Engine 2».














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