Azeco trasforma l’illuminazione pubblica in rete di ricarica

di Nicodemo Angì ♦︎ L'azienda propone di tenere sotto tensione questa infrastruttura anche durante il giorno, usandola per la ricarica dei veicoli elettrici

«La rete di ricarica per le auto elettriche è ancora scarsa» quante volte abbiamo sentito questa frase? A pensarci bene, però, tutti i comuni italiani hanno una fitta rete di distribuzione dell’energia elettrica: l’illuminazione pubblica. È questa considerazione che ha spinto Demos Fuochi, un esperto di impiantistica per le amministrazioni pubbliche, a far nascere Azeco. Il ragionamento di Fuochi è lineare: la pubblica illuminazione conta milioni di lampioni in tutta Italia, una rete imponente che durante il giorno rimane inutilizzata. Azeco propone di tenere sotto tensione questa infrastruttura anche durante il giorno, usandola per la ricarica dei veicoli elettrici.

Dall’Azienda fanno notare che la progressiva diffusione dei corpi illuminanti a LED, che sostituiscono quelli con lampade a scarica, rende disponibile una certa potenza per la ricarica anche quando l’illuminazione pubblica è attiva. Questo perché le armature a LED hanno un consumo che in genere è più che dimezzato rispetto a quelle tradizionali. Il sistema Ls-Prime di Azeco prevede 3 moduli da installare nei quadri elettrici che servono i lampioni, nella ‘asola’ (è il vano, presente in ogni palo, che permette l’accesso al cablaggio interno) mentre il terzo dispositivo va all’interno della colonnina di ricarica (o qualsiasi altro carico elettrico) collegata all’impianto elettrico che alimenta l’illuminazione pubblica.







 

Una rete già pronta

Una delle considerazione che ha spinto Fuochi a sviluppare questa soluzione è il fatto che molto spesso i lavori per far arrivare l’energia ai punti di ricarica sono più costosi della colonnina o della wallbox in sé. Aggiungendo il dato che, secondo un’indagine europea, soltanto il 30% dei cittadini avrà a disposizione un punto di ricarica domestica, si capisce che la soluzione Azeco potrebbe velocizzare il processo della creazione di una rete di ricarica capillare.

Il modulo di controllo Sqt, installabile facilmente nel quadro elettrico perché a standard per barra Din, comunica con un sistema proprietario ai moduli Sql-L, inseriti nei pali, e con quelli Sql-C nelle colonnine. Tutto il sistema è in attesa di brevetto, che arriverà a breve, e gestisce automaticamente l’alternanza giorno/notte fra lampioni e ricarica. Nel caso l’impianto elettrico riesca a energizzare anche la ricarica notturna, con i lampioni accesi, il sistema doserà la potenza in modo da mantenere in ogni caso attiva la pubblica illuminazione. Le potenze di ricarica gestibili dagli impianti Azeco – stiamo parlando di sistemi in corrente alternata – vanno da 1 x3,7 kW a 2 x 22 kW.














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