Accordo Mimit-pastificio Rana da 78 milioni. Tornano in Italia le linee di produzione di piatti pronti

La sottoscrizione dell’accordo prevede un incremento di 96 lavoratori e un impatto di oltre 180 milioni di euro sulla filiera produttiva

Il programma coinvolgerà gli stabilimenti di Moretta (Cuneo), Gaggiano (Milano) e San Giovanni Lupatoto

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e pastificio Rana, storica impresa italiana di San Giovanni Lupatoto (Verona), hanno sottoscritto un accordo di sviluppo di 78 milioni di euro. L’azienda, che opera con otto stabilimenti ed è il principale produttore di pasta fresca ripiena in Europa e negli Stati Uniti d’America, ha oltre 1600 addetti: con la sottoscrizione dell’accordo prevede un incremento occupazionale di 96 lavoratori e un impatto di oltre 180 milioni di euro sulla filiera produttiva, con ricadute positive sui fornitori di materie prime (verdure, formaggi, farine, carni e salumi) composti per oltre l’80% da imprese di piccole e medie dimensioni, e sui fornitori di packaging e tecnologia di produzione. Il piano, oltre al consolidamento della struttura produttiva dei territori di riferimento, permetterà anche il rafforzamento del Gruppo sui mercati esteri

L’accordo, di particolare rilevanza strategica per i territori delle regioni Piemonte, Lombardia e Veneto, prevede la realizzazione di un programma di sviluppo industriale finalizzato all’aumento della capacità produttiva dell’azienda, che attualmente commercializza in 52 paesi, con l’obiettivo di soddisfare la maggiore richiesta sul mercato dei prodotti di punta del Gruppo: pasta, sughi e piatti pronti. Il programma coinvolgerà gli stabilimenti di Moretta (Cuneo), Gaggiano (Milano) e San Giovanni Lupatoto, con la realizzazione di opere accessorie e funzionali all’ampliamento, e il trasferimento nello stabilimento di Moretta della produzione di piatti pronti precedentemente svolta in Belgio.







A sostegno dell’investimento, il Ministero ha concesso oltre 9.6 milioni di euro di agevolazioni a fondo perduto. La Regione Piemonte comparteciperà economicamente con 350 mila euro. L’accordo sarà gestito da Invitalia per conto del Ministero.














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