Tech e digitalizzazione: senza formazione non si va da nessuna parte! Il podcast di Abb

Le nuove tecnologie stanno plasmando le industrie e lo scenario economico. Ma serve un’istruzione continua offerta dal binomio scuola e impresa. Delle ultime novità parlano con la multinazionale dell’automazione Anna Brancaccio, dirigente Mur; Miriam Cresta, ceo di Junior Achievement

Il digitale e le nuove tecnologie stanno cambiando il nostro futuro, che viaggia sempre più verso un modello innovativo e smart. Ma senza una formazione adeguata è impossibile sfruttare appieno le potenzialità offerte dall’avanzamento tecnologico. È necessaria una formazione continua, che scaturisca dalla collaborazione tra scuola e aziende, per permettere ai giovani di “toccare con mano l’istruzione”.

E l’education,a 360 gradi, è il tema a cui Abb, multinazionale svizzero-svedese dell’automazione e dell’energia, ha dedicato un podcast (che potete ascoltare qui) con quattro esperti del settore: Tiziana Majolo e Cesare Malagrida di Abb Itali; Anna Brancaccio, dirigente Mur; Miriam Cresta, ceo di Junior Achievement.







Questa puntata fa parte della serie di sei podcast “Switch, Cambiamo oggi per un domani più sostenibile”.

Per ascoltare il podcast clicca qui.

Il mondo della scuola e del lavoro sono spesso distanti: l’imprenditoriali la si impara poi sul campo. Sono necessarie leve che mettano a confronto istruzione e imprese per una formazione trasversale. Ma quali sono le nuove sfide che i giovani che stanno entrando nel mondo del lavoro oggi si trovano ad affrontare? E quali sono le nuove competenze su cui è necessario investire per affrontare un mondo in continua evoluzione?

«Le nuove generazioni si trovano ad avere a che fare con l’educazione imprenditoriale e quella finanziaria – commenta Miriam Cresta – e sono state anche le prime ad affrontare la didattica a distanza. Dunque non vanno alla ricerca di un’azienda che si presenta come una sorta di microcosmo, ma cercano realtà che hanno radici piantate nella società civile. E hanno una particolare attenzione verso le tematiche ambientali: i manager per loro dovrebbero essere trasparenti, in grado di attrarre talenti e di indicare la via. Un concetto di attivismo che per le nuove generazioni è centrale».

Per attrarre i giovani bisogna innanzitutto lavorare con tecnologie moderne, proporre degli ambienti di lavoro che non siano rigidi e fare proposte di lavoro che includano la possibilità del lavoro da remoto e dello smart working.

«La scuola non va da nessuna parte se non c’è una collaborazione tra il pubblico e il privato, non solo imprese ma anche tutte quelle realtà territoriali in cui la scuola opera – spiega Anna Brancaccio – e non può essere un mondo isolato pensato da molti e per molto tempo in cui si crea solo cultura».

Gli highlights del podcast sull’education

 

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