Bombardier cede nella totalità i treni ad Alstom

Il gruppo canadese ha annunciato la vendita globale della divisione Transportation al gruppo francese Alstom per un prezzo compreso tra 5,8 e 6,2 miliardi di euro. A operazione compiuta nascerebbe un colosso nel trasporto su ferro

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La multinazionale francese Alstom ha comunicato ieri, sul suo sito internet, di aver siglato un protocollo d’intesa per l’acquisto di Bombardier Transport con il gruppo canadese Bombardier e con la Cassa depositi del Québec (questa detiene il 32,5% del capitale Bombardier Transport con  sede a Berlino).

 







Il prezzo dell’accordo

Il prezzo per l’acquisizione del 100% delle azioni di Bombardier Transport sarà compreso tra 5,8 e 6,2 miliardi di euro e sarà pagato in parte in contanti e in parte in azioni di nuova emissione di Alstom. Secondo i termini dell’accordo, la Cassa del Québec diventerà il maggiore azionista di Alstom con il 18% circa del capitale. Un passaggio per la definizione dell’accordo vedrà il ministro francese dell’Economia, Bruno le Maire, sottoporre al commissario antitrust Ue, Margrethe Vestager, l’accordo con i canadesi.

Un gigante ferroviario con i piedi in Italia

Le nozze tra Alstom e Bombardier daranno vita a un nuovo gigante dell’industria ferroviaria, coinvolgendo anche l’Italia. Bombardier ha nel sito di Vado Ligure il suo sito produttivo. Di qui esce il Frecciarossa frutto della joint venture tra Hitachi Rail Italy e la Bombardier appunto. A Vado, secondo la stampa locale, la notizia ha creato agitazione. Secondo la Cgil savonese la cessione sarebbe legata alla necessità di “ far fronte alla pesantissima situazione debitoria per 9 miliardi di dollari (di Bombardier, ndr.)” situazione debitoria che secondo il sindacato sarebbe stata in gran parte generata dal settore Aerospace dell’azienda canadese, su cui il gruppo – sostiene Cgil – ha deciso di puntare per il futuro.

In quanto ad Alstom, il suo fatturato in Italia è di 960 milioni di euro, generati da otto siti distribuiti sul territorio nazionale che occupano 3mila dipendenti. In particolare ricordiamo la fabbrica di Savigliano (ex Fiat Ferroviaria ceduto nel 2000) produce i treni regionali mentre quelli ad alta velocità, nascono ad Avelia Pendolino (oltre 500 treni venduti nel mondo). È, questa ultima, una fabbrica 4.0, con una sala di realtà virtuale 3D che consente agli ingegneri di progettare treni con una manutenibilità semplificata.














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