Costi di sviluppo esorbitanti, accompagnati da vincoli legali entrati in vigore nel tempo, hanno messo a rischio il programma sulle auto intelligenti del gruppo tedesco, che vanta brand come Mercedes e Smart. “Una distribuzione su larga scala richiederebbe un sacco di soldi e incertezza sul ritorno degli investimenti“, ha dichiarato il numero uno di Daimler, Ola Källenius.
L’auto elettrica richiede sacrifici
Al Capital Market Day, di Londra, Ola Källenius ha presentato un piano che prevede 1,4 miliardi di risparmi sulla forza lavoro con l’intento di recuperare margini sulle vendite, ma ha anche affermato che i profitti resteranno sotto pressione nel 2020 e nel 2021.
L’auto elettrica, che chiede alti investimenti e rappresenta ancora un mercato di “nicchia”, impone sacrifici presso le tre principali divisioni del Gruppo: alla Mercedes sono stati annunciati tagli al personale per 1 miliardo entro il 2022 nel settore auto e per 100 milioni nel settore van, con l’obiettivo di riportare il margine sulle vendite (Ros) al 4% nel 2020 ed almeno al 6% nel 2022; per la divisione camion e bus a marchio Daimler sono previsti tagli al personale per 300 milioni ed altri tagli di costi per 250 milioni entro il 2022, con l’intento di riportare il Ros ad un livello del 5% nel 2020 e del 7% nel 2022.